Il Veneto verso il Servizio regionale di Vigilanza

Su alcuni temi il Veneto arriva spesso primo, c'è poco da dire. Su proposta dell'assessore all'agricoltura Giuseppe Pan e del vicepresidente Gianluca Forcolin, entrambi esponenti della Lega Nord, la Giunta Zaia ha approvato un disegno di legge che mira a istituire il Servizio regionale di Vigilanza. Il nuovo corpo riunirà guardie provinciali e ispettori regionali in un’unica forza diretta e organizzata dalla Regione. Al corpo saranno affidate le attività di vigilanza e di controllo in materia ambientale, agroalimentare, faunistica e venatoria su tutto il territorio regionale. In una nota rilasciata dopo la riunione della giunta, Forcolin spiega la genesi del provvedimento come una conseguenza della riforma Delrio: dopo il decreto di riordino delle Province, la Regione si è interrogata “su come valorizzare professionalità e competenze dei circa 180 agenti dei corpi di Polizia provinciale. Da qui l’iniziativa legislativa di far confluire in un unico servizio organizzato su scala regionale l’organico che risulta dal trasferimento nei ruoli regionali del personale dipendente dalle Province, in parte dalla Città metropolitana di Venezia e infine del Nucleo regionale ispettori di vigilanza nel settore primario”. Giuseppe Pan rileva inoltre un'esigenza di uniformità nella gestione della vigilanza faunistico-venatoria: “dovendo assicurare coordinamento alle funzioni di vigilanza, come per esempio il controllo del bracconaggio con questo provvedimento sarà possibile pianificare e gestire al meglio e in modo più efficace la vigilanza e il controllo venatorio, ittico e ambientale su tutto il territorio regionale”.

La Terza Commissione: attribuire competenze alla Regione

Va nella stessa direzione il lavoro della Terza Commissione regionale, presieduta dal consigliere Sergio Berlato (Fratelli d’Italia). Nell’ultima seduta la Commissione ha approvato una serie di emendamenti al collegato alla Legge di stabilità regionale 2017 grazie ai quali la Regione potrà tornare a occuparsi di alcuni temi finora delegati alle Province.

“Ci riferiamo in particolar modo a materie come caccia e pesca e alle relative funzioni di vigilanza, specifica Berlato, secondo il quale l’obiettivo è “migliorare la gestione di queste competenze e creare un Servizio di vigilanza regionale”. La nuova forza, secondo Berlato, potrà “valorizzare le professionalità degli agenti della Polizia sinora operanti alle dipendenze delle Province, enti oramai in disarmo per effetto delle decisioni del governo nazionale”.

Il Consiglio regionale del Veneto ha tempo fino alla fine di dicembre 2016 per approvare i provvedimenti dopo il passaggio nelle Commissioni preposte.