Incontro politica-associazioni venatorie sulla Direttiva Uccelli

Ci sono due donne, un ministro e una direttiva europea. Potrebbe sembrare la trama di un giallo di seconda mano, e invece è uno degli snodi della politica venatoria di quest’autunno. Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia, è riuscita nel proprio intento: assieme alla collega del PD Renata Briano, è riuscita a mettere intorno a un tavolo il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti (UDC) e tutte le associazioni venatorie per discutere di caccia in deroga e richiami vivi, i punti più caldi della Direttiva Uccelli. E il circoletto rosso è appuntato sulla data del 19 ottobre.

È verosimile pensare che l’incontro non sarà risolutivo, almeno in prima battuta: Galletti ha più volte ribadito di non voler intervenire sulle norme nazionali per non esporre l’Italia al rischio di procedure d’infrazione. Ma qualcosa si sta muovendo: le associazioni venatorie hanno già sottoscritto un documento unitario nel quale rimarcano le loro perplessità e preparato la copia della documentazione scientifica raccolta sulla piccola migratoria raccolta negli ultimi mesi.

E a sbloccare la situazione potrebbe essere l’interrogazione presentata al Parlamento Europeo da Comi, Briano e dai deputati Salvatore Cicu (Forza Italia - PPE), Paolo De Castro, Damiano Zoffoli (PD –Socialisti e Democratici) e Remo Sernagiotto (Conservatori e Riformisti - Riformisti Europei), membri dell’intergruppo parlamentare Caccia, Biodiversità e Attività rurali.

Interrogazione a Bruxelles: mancano i censimenti dell’ISPRA

I sei parlamentari italiani hanno presentato a Karmenu Vella, Commissiario europeo all’Ambiente, un’interrogazione sulla questione ISPRA, che da anni non fornisce i dati sulla piccola migratoria impedendo così il prelievo in deroga e le catture dei richiami.

I firmatari chiedono alla Commissione di svolgere un’indagine approfondita sull’effettiva applicazione delle norme e di specificare le modalità concrete con cui calcolare il numero di esemplari prelevabili, dato che la Direttiva Uccelli “richiede agli Stati membri un'attenzione particolare al censimento dei dati sul livello di popolazione degli uccelli migratori”. A fronte delle richieste di attivazione del prelievo in deroga, da anni l’ISPRA “argomenta sull’insufficienza di dati sul livello delle popolazioni [e] ha eccepito la propria impossibilità di applicare il metodo di calcolo delle piccole quantità, come indicato dalla Commissione europea stessa”.

 

Di certo non si risolverà nel giro di pochi giorni; ma la situazione potrebbe davvero sbloccarsi. E confermare una volta di più che a dettare i tempi non sono i meccanismi, ma le scelte politiche.

(esseti)