Battlefield Vegas, a Las Vegas!

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Se c'è un posto al mondo dove chiunque può trovare qualcosa per divertirsi, qualcosa che incontri i suoi gusti e solletichi le sue fantasie, quel posto è sicuramente Las Vegas. E se per i Viveur ci sono i Casinò, i rinomati ristoranti, i locali notturni e i Lounge sul Las Vegas Boulevard − la Strip, come la definiscono i locali − per gli appassionati di armi il luogo adatto si trova in fondo ad Industrial Road, una sua parallela, all'estremità nord della città e non lontano da due riferimenti ormai storici quali l'hotel-Casinò Circus Circus − famoso per le scene giratevi nel film 007 - Una cascata di diamanti − e la torre dello Stratosphere.

Chi frequenta Las Vegas − come i giornalisti del settore, che almeno una volta all'anno vi si recano per lo SHOT Show − ha familiarità con un'ampia costruzione ad un solo piano, recintata al centro di un'area di circa un acro d'estensione (quasi mezzo ettaro) e circondata da vecchi mezzi militari: camion M35 da mezza tonnellata e semicingolati M2A1, un intero parco-macchine di Humvee, persino un elicottero UH-1C Huey ed un carro armato M4A3 Sherman.

Se non ci si avvicina all'edificio dalla direzione giusta, esso risulta alquanto anonimo e ad alcuni può dare l'idea di una rimessa militare per veicoli da rottamare... ma non lo è.

Congratulazioni. Siete appena arrivati a Battlefield Vegas.

Aperto a giugno del 2012, Battlefield Vegas si fregia del titolo di "azienda fondata e gestita da veterani": i due fondatori, Ron M. Cheney e David Famiglietti, hanno servito per anni rispettivamente nell'Esercito degli Stati Uniti − come ufficiale addetto al controspionaggio (una posizione designata col codice 97-Bravo) − e nell'Aeronautica Militare USA come sergente dell'820mo squadrone genieri "Red Horse". Allo stesso modo, sono ex militari − anche con esperienza di combattimento nei teatri operativi che si sono aperti in Medio Oriente negli ultimi dieci anni circa − molti dei dipendenti e dei direttori di tiro impiegati nella struttura.

Ma... cos'è Battlefield Vegas? Molte cose: armeria, negozio d'accessori e di curiosità, poligono di tiro a fini turistici; collegata ad una piccola fabbrica d'armi della zona che le funge da "sister company" − la Henderson Defense Industries, LLC., con sede nell'omonimo sobborgo di Las Vegas − Battlefield Vegas è dotato anche di un laboratorio per la riparazione in loco di armi di tutti i tipi.

L'ambiente principale della struttura di Battlefield Vegas è costituito dall'armeria vera e propria, anche se sono poche le armi in bella vista − quelle in esposizione sono degli accattivanti Mock-Up, salvo alcuni esemplari tenuti sotto vetro − ed abbondano accessori di tutti i tipi, soprattutto abbigliamento e buffetteria di tipo tattico, caricatori, ed ogni sorta di ninnoli e fronzoli. L'ambiente è "ravvivato" quì e lì dalla presenza di cassette di munizioni di ogni provenienza, con marchi di ogni tipo − tutte rigorosamente vuote − ed altri inerti decisamente impressionanti che spaziano dai bossoli d'artiglieria ai lanciarazzi spallabili usati. Un invitante "assaggio" per i visitatori, quasi una promessa delle esperienze che si possono provare appena girato l'angolo ed entrati nell'altra ala della struttura − quella che ospita il poligono di tiro.

Quello che i normali visitatori non vedono, e che noi siamo stati invitati a visitare, è il laboratorio: non enorme ma decisamente grande, e molto funzionale, ospita anche attività che comprendono la distruzione di armi − evidentemente su richiesta delle autorità di Polizia in seguito a sequestri − ed il loro smontaggio per la realizzazione di Parts Kit da cui ricavare componenti di ricambio per quelle tenute in armeria.

Già, l'armeria. Battlefield Vegas ne ha due: una, dietro il bancone attiguo all'entrata del poligono di tiro, ospita armi corte e lunghe semi-automatiche, nonché tutte le munizioni − una quantità impressionante − ed è lì che ai visitatori, prima di consentire l'ingresso al poligono, vengono illustrate le regole della casa e fornite protezioni auricolari e per gli occhi.

L'altra, più interessante, si trova oltre il laboratorio, ed è confidenzialmente definita "Fort Knox" dai membri dello staff. Il motivo ci è stato chiaro appena l'abbiamo vista: trattasi di un autentico Caveau in cemento armato, un camerone isolato dal resto della struttura, con un'immensa porta blindata come unico punto d'accesso, nel quale vengono conservate le armi a raffica.

Checché se ne dica dalle nostre parti, le armi automatiche non sono cosa per tutti negli Stati Uniti: il National Firearms Act del 1934 ed il Gun Control Act del 1968, più diversi decreti locali e statali, nel corso degli anni ne hanno limitato la fruizione a molti cittadini, e l'emendamento Hughes del 1986 ha messo al bando dal possesso privato tutte le armi a raffica prodotte dopo il maggio di quell'anno.

Ne consegue che si tratta di oggetti rari e molto costosi − ancor di più dato che la Battlefield Vegas è un'azienda, e come tale autorizzata a possedere anche armi a raffica post-1986 − che in quanto tali devono essere protetti a dovere. E Battlefield Vegas ne ha eccome, da proteggere.

Il Caveau di Battlefield Vegas ospita attualmente oltre trecento esemplari tra armi lunghe e corte, moderne e degli inizi del 20mo Secolo, semi-automatiche e a raffica. Un autentico paradiso per qualsiasi collezionista e tiratore − tanto più che, lungi dallo stare sotto la teca di un museo, queste armi sono disponibili per i visitatori che possano permettersi di corrispondere il prezzo richiesto per sparare qualche colpo con armi delle quali sinora si è solo letto, o visto, in riviste, libri, film e videogiochi. Di fatto, quella di Battlefield Vegas è la più ampia collezione di armi a raffica disponibili per la prova al pubblico negli Stati Uniti.

Ovviamente Battlefield Vegas è una struttura a pagamento: si deve prenotare − è molto popolare, e i tempi vanno scaglinati − e ai tiratori vengono fornite nozioni sull'arma che si andrà ad utilizzare, oltre che un bersaglio ed un caricatore. I visitatori possono scegliere individualmente, da una lista, cosa utilizzare, e volendo possono richiedere ulteriori bersagli e munizioni con un sovrapprezzo minimo. Si possono anche fare dei "pacchetti", che garantiscono l'uso di più modelli, à la carte, con prezzi però alquanto elevati − per questo raccomandiamo ai nostri lettori di "dividere le spese" presentandosi in gruppo, cosa peraltro ben accetta come si legge sulle pagine Internet di Battlefield Vegas.

L'età minima per chi voglia sparare al poligono di tiro di Battlefield Vegas è dieci anni; i minori di 18 anni devono essere accompagnati da un adulto. La prenotazione garantisce, per chi si trovi all'interno della cinta urbana di Las Vegas, il diritto ad essere accompagnati al poligono − e riaccompagnati a casa o in albergo − da uno Humvee con autista inviato da Battlefield Vegas. Non parliamo di un tamarrissimo Hummer civile, badate bene, ma di un veicolo HMMWV militare USA in configurazione da trasporto: scoperto, essenziale, con autista in mimetica MultiCam!

Ciò detto, la nostra curiosità − lo staff di ALL4SHOOTERS.COM si trovata in quei giorni a Las Vegas per la copertura dello SHOT Show − era già sufficientemente solleticata. Il gentile invito da parte di Ron Cheney a recarci a Battlefield Vegas, assieme ad un gruppo di colleghi stranieri, per una visita informale in orario di chiusura ed un "giro" al poligono con armi di nostra scelta − "offre la casa!" − è stata una graditissima sorpresa la sera del 17 gennaio, ultima giornata della fiera, quando molti di noi decidevano come passare la serata senza "esagerare": per poter prendere il volo di rientro in Italia ci aspettava una levataccia all'alba!

È stato così che, in una tipica serata di metà gennaio di Las Vegas, dopo un giro sulla Strip e su Fremont Street a bordo di un vecchio HMMWV in versione camionata, ci siamo ritrovati a Battlefield Vegas.

Nonostante l'orario di chiusura si avvicini − e la nostra visita sia destinata a sforarlo abbondantemente − Ron Cheney e il personale di Battlefield Vegas ci accolgono con cordialità e ci accompagnano in un Tour completo della struttura, comprese le citate parti che sono normalmente Off-Limits per i comuni visitatori: l'officina di riparazione delle armi e "Fort Knox", il Caveau dell'azienda, ove ci viene mostrata l'impressionante collezione di armi per una intensa sessione di foto, filmati, ed ovviamente domande e risposte.

Che sono a doppio senso: sebbene infatti il personale di Battlefield Vegas sia decisamente esperto e competente, i proprietari, gli armaioli e i direttori di tiro si dimostrano altresì molto disponibili a scambiare con noi informazioni e dubbi, cosicché gli uni possano imparare dagli altri.

L'atmosfera è rilassata ed amichevole, così, tra una parola e l'altra, ci scambiamo le nostre considerazioni su quanto sia difficile trovare un caricatore ad alta capacità funzionante per una mitragliatrice ULTIMAX-100 come quella in loro possesso, su quanto sia raro il loro Arisaka Type 99 cal.7,7x58mm in condizioni pari al nuovo e col crisantemo ancora intatto, o sulle origini del revolver Rhino che quasi tutti i visitatori sembrano ansiosi quantomeno di maneggiare.

Della collezione di Battlefield Vegas stupisce soprattutto la natura variegata. Accanto alle armi più moderne, infatti, troviamo alcuni pezzi classici che raramente capita di maneggiare. Spiccano Bergmann e Sten Mk2, mitra Madsen e Carl Gustafs, mitragliatrici risalenti alle due guerre mondiali, o anche a prima − tutte in perfette condizioni, tutte curatissime ed ovviamente tutte funzionanti.

Restiamo ovviamente estasiati di fronte a quelli che a Battlefield Vegas considerano i loro "gioielli della corona": una mitragliatrice Browning M1919-A6 calibro .30-06 Springfield con canna ridotta − soprannominata The Beast dal personale del poligono − ed una splendida Minigun M134D, che per l'impiego all'interno di un poligono al chiuso viene caricata sempre e solo con munizioni da addestramento (palla in plastica, carica ridotta, bossolo in polimero), in modo da ridurre i possibili danni alle strutture − parapalle e quant'altro − e salvaguardare le componenti interne dell'arma stessa.

In effetti, se di primo acchito qualcuno può restare un po' stranito di fronte ai prezzi praticati da Battlefield Vegas per l'uso di armi a raffica nel suo poligono − in particolare per i "pacchetti", che comprendono la prova di più armi − a ben guardare la collezione, si comprende che si tratta in fondo di spese ragionevoli. Quì parliamo di pezzi rari, non facili da mantenere in perfette condizioni operative, in particolar modo se qualche componente dovesse necessitare di sostituzione!

Siamo stati infine condotti nel poligono, assieme ad un carrello che trasportava la nostra selezione: pistole mitragliatrici PM-63 RAK polacche, Zastava M56 jugoslave, un MAC-10 munito di silenziatore SIONICS originale, un mitra Thompson M1 ed un rarissimo Hotchkiss francese; un fucile d'assalto FN SCAR-H di produzione belga ed un raro Bull-Pup ST-Kinetics SAR-21, raramente visto al di fuori della madrepatria, la città-Stato di Singapore.

Ed ancora: una carabina d'addestramento MPiK-69 calibro .22 proveniente dagli arsenali dell'ex-Germania Est, convertita a raffica; una mitragliatrice leggera ULTIMAX-100; una mitragliatrice Mg15; e l'immancabile The Beast. La Minigun M134D ci aspettava peraltro già al poligono, installata su un affusto permanente.

Un'altra particolarità del poligono di Battlefield Vegas: sebbene per alcuni modelli − i più rari − fosse disponibile solo un caricatore, di certo non mancavano le munizioni, e i direttori di tiro non hanno dato segno di voler fare economia. E se questo valeva per noi che eravamo ospiti, possiamo immaginare come funzioni per i clienti paganti... veramente un altro pianeta rispetto ai poligoni di tiro a cui siamo abituati dalle nostre parti!

Gentilissimi e professionali come sempre, i direttori di tiro di Battlefield Vegas hanno preparato per noi le armi ed "amministrato" i turni di tiro nel poligono di tiro interno della struttura.

Il che ci porta a parlare di un'altra cosa che ci ha francamente stupiti: a differenza di quanto accade in Italia, i poligoni di tiro al chiuso negli Stati Uniti sono incentivati rispetto a quelli all'aperto, e dunque sono in numero maggiore. Tuttavia, per consentire l'uso di armi a raffica anche molto potenti, devono essere costruiti a regola d'arte. E il poligono di Battlefield Vegas decisamente lo è.

Il balipedio interno conta una dozzina di linee di tiro a 20 metri, ed è uno dei più curati del suo genere che ci sia mai stato dato di vedere, tanto nel settore pubblico quanto nel settore privato − ancora una volta per quanto riguarda quelli aperti alla fruizione generale. Oltre all'ampio spazio per i visitatori, l'ambiente offre il massimo livello di sicurezza e protezione, grazie ad un sistema di pressurizzazione, doppie porte, ed un efficacissimo impianto di ventilazione forzata e d'illuminazione. La temperatura interna era forse un po' bassa per i nostri canoni − ma si sa, noi europei non siamo abituati all'aria condizionata "a palla" come si usa a Las Vegas, ovunque ogni giorno, tutto l'anno! − ma in generale l'ambiente era funzionale, accogliente, molto razionale.

L'esperienza d'uso delle armi che abbiamo selezionato si è rivelata molto soddisfacente − qualcosa che consigliamo a tutti gli appassionati, anche e soprattutto se non "addetti ai lavori"! − grazie anche, o soprattutto, alla cura con cui tutto è stato preparato e curato in ogni singolo momento dal personale di Battlefield Vegas... che non si è perso d'animo neanche quando la nostra visita si è protratta ben più del previsto, fino a più di un'ora e mezza dopo l'orario di chiusura al pubblico della struttura.

È stato proprio questo aspetto − l'accoglienza, l'interazione umana, la grande simpatia e disponibilità a qualsiasi cosa in abbinamento ad una professionalità estrema e ad una grande cura per la sicurezza in ogni momento − a rendere piacevole la nostra visita più della possibilità di provare qualsiasi tipo di arma da fuoco a disposizione. L'ambiente è sempre estremamente importante... e a Battlefield Vegas è perfettamente curato.

Insomma, se qualcuno degli affezionati lettori di ALL4SHOOTERS.COM si trovasse dalle parti di Las Vegas, è caldamente invitato a farci un salto − tutti sono benvenuti, senza impegno, anche se per l'accompagnamento con HMMWV è ovviamente necessaria la prenotazione.

Per il futuro, Battlefield Vegas sta pianificando un processo di crescita e modernizzazione sicuramente graduale, ma costante ed importante: l'ampliamento del numero e del tipo di armi a disposizione dei clienti per le prove, ovviamente, ma anche la costruzione di nuove strutture interne ed esterne per fornire altri servizi ed esperienze ancora più eccitanti e soddisfacenti. Già oggi, sono soldi ben spesi; in futuro lo saranno anche di più.

Come abbiamo detto: a Las Vegas c'è qualcosa per tutti. E se vi trovate nella Città del Peccato e sentite il bisogno di convertire i vostri soldi in un tipo di rumore diverso dal tintinnio delle slot machines, allora Battlefield Vegas è il posto che fa per voi.