Steyr Mannlicher L-A1

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Steyr-Mannlicher L-A1
Lunga circa diciotto centimetri, la pistola L-A1 presenta una canna da quattro pollici e mezzo

Guardando indietro, si può ben dire che questo nuovo modello rappresenti il coronamento di una lunga fase di rinnovamento per la Steyr-Mannlicher GmbH, azienda con sede nella città austriaca di Kleinraming che rappresenta uno dei nomi più noti dell'industria armiera europea ed internazionale.

Come molte altre storiche realtà del settore, verso la fine del 20mo Secolo anche la Steyr si ritrovava con un catalogo di prodotti, sia a livello civile che in ambito professionale, "ingessato" dalla mancanza di dinamicità del settore.
La sua arma lunga più importante (il Bull-Pup AUG, nelle versioni semi-automatiche civili e a raffica per impieghi militari e di Polizia) aveva a malapena subito modifiche relative alla presenza di rotaie Picatinny, ma restava sostanzialmente ferma al progetto originale di metà degli anni '70.

La sua pistola-mitragliatrice TMP era un residuato degli abortivi programmi d'ammodernamento degli armamenti individuali statunitensi abbozzati alla fine degli anni '80; la sua versione semi-automatica (la SPP), assieme all'unica altra arma corta prodotta dall'azienda in tempi moderni − la GB con funzionamento a freno di gas di tipo Barnitzke − era ormai da tempo fuori produzione.

Steyr-Mannlicher L-A1
Tre i calibri in cui la L-A1 sarà resa disponibile: 9x19mm "Parabellum", 9x21mm-IMI e .40 Smith & Wesson

Venne poi il 1999, e con esso il lancio della linea di pistole semi-automatiche Steyr M ed S: progettate da Wilhelm Bubits e Friedrich Aigner, caratterizzate da un design futuristico e da un assetto tecnico all'avanguardia, le nuove pistole semi-automatiche a corto rinculo di canna − offerte dall'azienda austriaca nei calibri 9mm, .40 Smith & Wesson e .357 SIG − impiegavano un percussore lanciato interno, un fusto in polimero caricato con fibra di vetro ricavato per iniezione, un carrello in acciaio inossidabile realizzato con macchinari di precisione e rifinito in Tenifer, una canna rotomartellata a freddo con rigatura poligonale, parti meccaniche ricavate in lamiera stampata tramite tranciatura di precisione, ed uno scatto in sola doppia azione leggera.

L'assetto tecnico era simile a quello di un'altra famosissima linea di armi corte prodotte in Austria − al cui sviluppo lo stesso Bubits aveva, a suo tempo, contribuito − ma le differenze erano numerose soprattutto nelle linee più morbide, compatte e slanciate, che le rendevano più adeguate all'impiego da parte di tiratori con mani piccole.

Il rinculo di queste pistole risultava essere uno dei più bassi della categoria, mentre la combinazione tra l'angolo d'inclinazione dell'impugnatura (111°, unica al mondo!) e la conformazione delle mire ad allineamento rapido facilitava e rendeva istintiva e pressoché automatica, una volta assunta la posizione di punteria, l'acquisizione del bersaglio. Disponibili in versioni compatte e sub-compatte, le nuove pistole della Steyr-Mannlicher riportarono un soddisfacente successo commerciale e si guadagnarono un buon seguito anche tra gli operatori di Polizia e di alcune forze per operazioni speciali in ambito militare, in almeno una decina di paesi.

Steyr-Mannlicher L-A1
La conformazione delle mire e l'angolo d'inclinazione dell'impugnatura rende rapida ed istintiva l'acquisizione del bersaglio

Nel 2004, il Design fu modernizzato in base ai suggerimenti e alle necessità di operatori e tiratori civili; denominati A1, i nuovi modelli si caratterizzavano per la presenza di una rotaia MIL-STD-1913 "Picatinny" sotto il Dust Cover per il montaggio di accessori tattici, e per un livello d'ergonomia leggermente migliorato grazie ad un ritocco delle linee generali, oltre che per la presenza opzionale di una sicura manuale, di un estrattore migliorato e di uno spino elastico che interviene a migliorare lo scatto.

La serie A1 ha rapidamente "doppiato" il successo delle varianti precedenti, e nel corso di pochi anni ai modelli compatti (M-A1) e subcompatti (S-A1) della serie − pensati per il porto manifesto e l'impego di Backup da parte del personale di Polizia e di sicurezza privata − hanno fatto seguito altre varianti, tra cui la più recente C-A1, di dimensioni intermedie ed ancora più adeguata al porto occulto.

La novità di cui parliamo oggi, tuttavia, è arrivata nel corso del 2013: per la precisione, in occasione dell'expo IWA di Norimberga, lo scorso marzo. Nonostante la distribuzione di questo nuovo modello sia iniziata su scala ridotta in alcuni paesi del nord Europa già da qualche mese, solo adesso − tra la fine dell'anno e l'inizio del prossimo − la Steyr-Mannlicher ha annunciato l'imminente inizio della commercializzazione su vasta scala in tutti i paesi in cui esso non era ancora presente, tra cui molte nazioni dell'Europa meridionale (Italia compresa) ed orientale, e nel resto del mondo.

Steyr-Mannlicher L-A1
La Steyr-Mannlicher L-A1 arriva finalmente sul mercato, dopo la sua prima apparizione all'expo IWA di Norimberga nel mese di marzo

Stiamo parlando della pistola semi-automatica Steyr-Mannlicher L-A1, variante Full-Size della gamma, che va idealmente a "chiudere il cerchio" rappresentando l'ultima alternativa ancora non compresa dalla serie di pistole dell'azienda austriaca.

I motivi per cui la Steyr-Mannlicher possa aver deciso di sviluppare una pistola Full-Size in un momento in cui anche gli operatori militari e di Polizia, in tutto il mondo, si affidano sempre di più alle compatte e semi-compatte − le cui prestazioni non sono eccessivamente penalizzate da una canna di qualche millimetro più corta, ma che al contempo offrono maggiore comodità di porto e maneggevolezza anche negli spazi ridotti − possono sfuggire ad alcuni, ma sono molteplici, e passano sia da una valutazione del mercato commerciale (i tiratori IPSC e di altre specialità sportive continuano a preferire armi con canne più corte!) sia di quello professionale: a titolo di mero esempio, la Polizia norvegese ha recentemente adottato la pistola Heckler & Koch P30L, con canna da 113mm per una lunghezza totale di circa 19 centimetri, in seguito ad una gara a cui hanno potuto partecipare solo le armi caratterizzate da una certa lunghezza totale.

La Steyr-Mannlicher L-A1 − disponibile nei calibri 9x19mm, 9x21mm-IMI e .40 Smith & Wesson, con caricatori bifilari da diciassette e quindici colpi − incorpora tutte le caratteristiche delle pistole serie M ed M-A1 in un design semplicemente più lungo: 188 mm di lunghezza totale, 136mm d'altezza e 30mm di spessore, per una canna da quattro pollici e mezzo ed un peso totale che varia da un minimo di ottocentodieci ad un massimo di ottocentoquaranta grammi a caricatore pieno inserito, a seconda del calibro.

Come i precedenti modelli, anche la L-A1 presenta una piccola "serratura" di sicurezza sul lato destro del carrello, vicino alla leva di smontaggio, che consente l'inertizzazione con una chiave fornita in dotazione per la custodia in sicurezza. Inoltre essa è munita di una leva piatta all'interno della guardia del grilletto, di fronte al grilletto medesimo, che funge da sicura manuale. Il carrello-otturatore è altresì munito di intagli di presa sulla parte anteriore, per facilitare il controllo della presenza del colpo in canna.

La Steyr-Mannlicher L-A1 sarà disponibile, inoltre, con le mire metalliche a collimazione rapida di tipo Standard per la sua serie, con o senza inserti al trizio, o a richiesta anche con tacche di mira di tipo Match per l'impiego competitivo.

Aspettiamo dunque di potervi dare notizie più precise riguardo alla futura disponibilità, ed eventualmente al prezzo, di quest'arma sul mercato italiano. I prodotti Steyr-Mannlicher sono importati in Italia sia dalla Bignami S.p.A. di Ora (BZ) che dalla TFC S.r.l. (The Four Company) di Villa Carcina (BS), ma attualmente nessuna delle due aziende ha disponibilità di questo modello − che non è stato ancora neanche classificato dal Banco Nazionale di Prova.