Museo Storico della Linea Gotica di Montemurlo

Distintivo per feriti
Wehrmacht. Distintivo per feriti di ferro/nero: per una o due ferite (inclusi i raid aerei) e Croce di Ferro di II classe. Restaurate

Montemurlo (Prato), quando parcheggiamo la moto su un cortile dove google maps ci segnala la sede del Museo Storico della Linea Gotica di Montemurlo e ci guardiamo intorno vediamo solo un piccolo edificio che sembra quasi un hangar; poi arriva Giuseppe dello Staff che gentilmente ci accoglie aprendoci la porticina della struttura e incredibile… alla nostra vista si dischiude un vero scrigno, prezioso in quanto contiene decine e decine di cimeli storici, di oggetti strappati all’oblio del tempo, di foto d’epoca, di armi inertizzate, di elmetti, gavette etc.. tutti sapientemente esposti e pronti a farci fare un salto temporale indietro nel tempo fino ai giorni del passaggio del fronte sulla famigerata Linea Gotica, i cui avamposti difensivi si trovano proprio a pochi chilometri di distanza sui monti sopra Prato e Pistoia. Storie di armi e battaglie e purtroppo di tanto sangue versato ma anche storie di oggetti personali che i ragazzi dello Staff del museo hanno saputo restaurare dai danni del tempo e dare loro una storia, spesso ricollegandoli tramite ricerche ai loro originari proprietari o ai loro parenti.  

Video: Museo della Linea Gotica (Montemurlo): un’emozionante viaggio nel tempo


Diorama di un elemento appartenente alla Brigata Partigiana Bogardo Buricchi
Diorama di un elemento appartenente alla Brigata Partigiana Bogardo Buricchi, armato di Moschetto automatico Breda mod 38.

Non vi faremo la descrizione delle sale del museo, lasciando che le immagini e i due filmati parlino per noi. Certo è che in 40 anni di ricerche del Gruppo Storico di Ricerca Linea gotica 1943/5 di materiale ne è stato trovato e catalogato tanto. Sono tutti oggetti, spesso strappati alle viscere della terra, che sono stai rinvenuti nella zona delle province di Prato, Firenze, Pistoia e sull’Appennino Bolognese e Modenese. Per quanto riguarda l’appartenenza di questo materiale agli equipaggiamenti degli schieramenti belligeranti o agli effetti personali degli uomini che ne facevano parte il museo oltre ad un abbondante materiale di fabbricazione tedesca, annovera nelle sue vetrine anche diverse armi e cimeli appartenute alle brigate partigiane operati nel settore ma anche al contingente Indiano e Sudafricano delle truppe del Commonwealth britannico e del Corpo di Spedizione Brasiliano che contribuirono alla liberazione della zona. 

Tessere ANPI dell’immediato Dopoguerra.
Tessere ANPI dell’immediato Dopoguerra.

Un angolo, quasi tutto suo, poi occupa la carcassa del Supermarine Spitfire recuperata a  nove metri di profondità dai ragazzi dell’associazione Gruppo Storico di Ricerca Linea gotica 1943/5  in un podere delle vicinanze, dopo che lì si era schiantato, abbattuto dalla Flak, la contraerea tedesca, di ritorno da una missione ricognitiva sulla zona del Po, e dopo che lì era stato successivamente sepolto dagli abitanti della cascina. Passati diversi decenni si presenta al museo uno degli eredi della cascina che asserisce che nel podere si trova sepolto un aereo inglese. Incredulo e inizialmente scettico lo staff del museo si reca sul posto dove effettivamente il metal detector inizia a suonare…il resto della storia la conoscete già. Aggiungiamo solo che i ragazzi dell’associazione Gruppo Storico di Ricerca Linea gotica 1943/5 identificando la matricola dell’aereo sono riusciti a risalire con l’aiuto della RAF al pilota, che ancora vivo, è venuto al museo per ricongiungersi simbolicamente con il suo velivolo. Ma di storie come quella appena raccontata questo luogo ne custodisce parecchie ecco perché vi invitiamo caldamente a venirlo a visitare.

Colt 1911 con il relativo pacchetto di munizioni 
Una Colt 1911 con il relativo pacchetto di munizioni ancora intatto.

Una angolo, quasi tutto suo, poi occupa la carcassa del Supermarine Spitfire recuperata a  nove metri di profondità dai ragazzi dell’associazione Gruppo Storico di Ricerca Linea gotica 1943/5  in un podere delle vicinanze, dopo che lì si era schiantato, abbattuto dalla Flak, la contraerea tedesca, di ritorno da una missione ricognitiva sulla zona del Po, e dopo che lì era stato successivamente sepolto dagli abitanti della cascina. Passati diversi decenni si presenta al museo uno degli eredi della cascina che asserisce che nel podere si trova sepolto un aereo inglese. Incredulo e inizialmente scettico lo staff del museo si reca sul posto dove effettivamente il metal detector inizia a suonare…il resto della storia la conoscete già. Aggiungiamo solo che i ragazzi dell’associazione Gruppo Storico di Ricerca Linea gotica 1943/5 identificando la matricola dell’aereo sono riusciti a risalire con l’aiuto della RAF al pilota, che ancora vivo, è venuto al museo per ricongiungersi simbolicamente con il suo velivolo. Ma di storie come quella appena raccontata questo luogo ne custodisce parecchie ecco perché vi invitiamo caldamente a venirlo a visitare.

Video: l’incredibile storia del Supermarine Spitfire