Seconda guerra mondiale: operazione Riva Ridge. Abbiamo visitato il museo dei Monti della Riva a Fanano (MO)

Ancora oggi il Monte Belvedere nell’Appennino tosco-emiliano con i suoi 1140 metri di altitudine sul Livello del Mare costituisce un’imponente spartiacque tra le valli dei fiumi Reno (a destra) e del Panaro (a sinistra). Non a caso sulla sua cima fu edificato nel 1227 un castello per contenere le minacce di aggressione di Federico II, di cui si possono ancora osservare le rovine. La vocazione strategica di Monte Belvedere trovò conferma molti secoli dopo quando la Wehrmacht ne fece uno dei principali bastioni difensivi della Linea Verde II in piena Campagna d’Italia. Per conquistare Monte Belvedere gli Alleati erano consapevoli che prima avrebbero dovuto prendere i Monti della Riva.

Una Walther P38 rinvenuta in uno degli scavi fatti in zona esposta al museo Monti della Riva. 
Un elmetto americano per personale medico circondato da pacchetti di garze e bendaggi nelle confezioni orginali. 
Una vetrina del museo dedicata all’equipaggiamento tedesco rinvenuto nei dintorni.

Gli americani fecero arrivare in prima linea la Decima Divisione da Montagna, una divisione alpina statunitense costituita nel 1943 da esperti rocciatori e scalatori che iniziò a prendere d’assalto i monti della Riva Ridge a partire dal 18 febbraio 1945. A tenere la linea difensiva c’erano le truppe tedesche della 232. Infanterie-Division costituita in gran parte da vecchi, reduci, ragazzi e convalescenti provenienti da altri reparti. La mattina del 20 febbraio alle ore 04.00 gli americani attaccano il Monte Belvedere e dopo aspri combattimenti riescono a prenderlo (Operazione Encore). I combattimenti proseguiranno nei mesi successivi su tutta la linea difensiva fino a Castel d’Aiano (BO) mentre i brasiliani della FEB prenderanno Monte Castello. Vergato difesa strenuamente dai granatieri tedeschi della 94ª Divisione cade il 15 aprile per mano statunitense mentre i Brasiliani attaccano Montese strappandola dopo 4 giorni di cruenti combattimenti alla 114 Divisione leggera Cacciatori. La via per Bologna, che sarà liberata il 21 aprile, è aperta.

Il Museo dei Monti della Riva si trova in una ex-scuola elementare della frazione del comune di Fanano (MO); al piano terra vi è la parte relativa alla storia di Felice Pedroni, un emigrante della zona che cercò fortuna durante la corsa all'oro in Alaska, mentre il primo piano è dedicato alle storie degli uomini in guerra sulla Linea Gotica dei Monti della Riva. Qui si possono osservare numerose vetrine espositive con reperti bellici di scavo relativi alla battaglia svoltasi sui crinali dei Monti della Riva tra gli americani della 10th Mountain division e i tedeschi della 232a divisione di fanteria nel febbraio 1945; la sezione conta oltre 30 biografie di civili, sacerdoti, partigiani, soldati americani, brasiliani, afro-americani, tedeschi, austriaci, e ancora agenti dei servizi segreti, una famiglia ebrea... 

Accanto alla parte espositiva ci sono due salette tematiche dedicate ai servizi segreti alleati e all'alimentazione in tempo di guerra. Il museo trova il suo completamento in un interessante sentiero escursionistico-educativo che da Trignano sale al Pizzo di Campiano, dove si trova il monumento dedicato ai caduti della Riva, che permette di scoprire i luoghi delle storie narrate nel Museo.

Per saperne di più: www.montidellariva.it

Video: il museo Monti della Riva a Fanano (MO)