Seconda Guerra mondiale: i brasiliani che combatterono in Italia. “Alla fine il cobra accese la pipa”

Il Museo storico di Montese (Mo), ospitato nell’antica Rocca dei Montecuccoli (XIII sec.), è un “museo del territorio” dedicato agli insediamenti storici e alla cultura materiale locale. Esso fa parte del Museo Diffuso della Linea Gotica che comprende anche il Museo Memorie d’Italia a Iola di Montese e diversi itinerari tematici che si snodano nel circostante territorio.

La sezione più ampia del Museo Storico di Montese è allestita sui temi della Seconda Guerra Mondiale e delle vicende belliche accadute sulla Linea Gotica nel montesino. In particolare, la sala principale ospita una parte espositiva con vetrine e teche contenenti oggetti e indumenti in dotazione ai soldati che combatterono su queste montagne, oltre a reperti di battaglia rinvenuti sul territorio. Una sala è dedicata al Corpo di spedizione brasiliano (Força Expedicionária Brasileira) a cui si deve la liberazione di Montese. Qui sono presenti due ricostruzioni a diorama e un plastico che segnala l’avanzata delle truppe alleate sui crinali della zona.

Dopo il recente riallestimento, il Museo si è dotato di installazioni multimediali e audiovisive ed è stata ampliata la parte espositiva con nuovi diorami nella saletta d’ingresso, dedicati ai protagonisti del passaggio del fronte in queste zone.

La storia della Força Expedicionária Brasileira

Circa 80 anni fa, dopo una lunga discussione tra interventisti e neutralisti, il Brasile decise di entrare in guerra a fianco degli Alleati: era il 21 agosto del 1942, a questa decisione si era arrivati anche a causa della aggressiva condotta degli U-boot tedeschi nei confronti delle navi commerciali brasiliane. Due anni dopo, nel luglio del 1944, 25.334 soldati brasiliani sbarcarono a Napoli, sotto gli occhi increduli e diffidenti degli Statunitensi, con equipaggiamento e armamento che lasciavano molto a desiderare. Furono da subito inquadrati nella V Armata ai comandi del Generale M. W. Clark. La FEB entrò ufficialmente in combattimento però solo nel settembre dello stesso anno, nella valle del fiume Serchio, a nord di Lucca, nel complesso dell'Operazione Olive. I brasiliani si attestarono tra Borgo a Mozzano e Castelnuovo di Garfagnana, controllando tutto il settore della valle del Serchio e spingendosi fino a Barga.

Equipaggiamenti invernali a confronto di un elemento della X Div. da Montagna U.S.A. e di un Gebirgsjäger tedesco.
Il Generale M. W. Clark passa in rassegna un plotone della FEB nei pressi del fronte.
Diorama ricostruente un elemento della Sanità della FEB in azione.
L’altare da campo utilizzato da padre Achilles Silvestri, cappellano militare del 111° Battaglione del 6° Reggimento FEB per celebrare messa 
I brasiliani entrano in una delle piazze principali di Montese nel 1945, sullo sfondo si intravede una fontana; la stessa fontana oggi con i segni dei colpi dell’epoca.
IL monumento votivo militare brasiliano eretto a Pistoia in memoria dei soldati della FEB caduti in suolo italiano durante la Seconda Guerra Mondiale.

Fallito lo sfondamento della Linea Gotica da parte alleata, a fine settembre 1944 i tedeschi si posizionarono sui crinali che dal monte Belvedere corrono, in direzione nord-est, alla sinistra del fiume Reno, controllando la Statale 64, arteria fondamentale per proseguire verso Bologna e il nord Italia. Il fronte si stabilizzò. Nonostante infatti diversi sanguinosi tentativi i Brasiliani non riusciranno a prendere Monte Castello, punto chiave per l’avanzata su Bologna, fino al febbraio del 1945. Una volta conquistate le postazioni su questo crinale, la via per Montese e la Pianura Padana era aperta: oramai era primavera. Dopo aver consolidato le posizioni, il 14 aprile la Quinta Armata si lanciò infatti nel balzo finale verso Bologna e la Pianura Padana. La FEB condusse l’attacco a Montese, che fu preso dopo un pesante bombardamento e combattimenti casa per casa durati ben quattro giorni contro la 114ma Divisione Jäger tedesca.  Alla fine delle operazioni militari in questo settore del fronte tra le fila della FEB si contarono 240 morti, 1.382 feriti e 44 dispersi.

Il museo permette di ricordare il sacrificio di questi uomini che giunsero dall’altra parte del Mondo per liberare l’Italia.

Video: Seconda Guerra mondiale: i brasiliani a Montese


Museo storico di Montese Via Della Rocca, 291, 41055 Montese (MO)

Orari di apertura
Da ottobre a maggio: solo su prenotazione
Contatti:
E-mail: biblioteca@comune.montese.mo.it
Telefono: 059 971122 - dal lunedì al sabato dalle ore 16 alle 19