I giapponesi del Museo della Linea Gotica di Firenzuola (Fi)

Un diorama che ricostruisce una trincea tedesca sul passo del Giogo sorvegliata da un Fallschirmjäger appartenente alla quarta divisione paracadutisti della Luftwaffe, armato di tutto punto. 

Sì avete capito bene, i giapponesi del Museo della Linea Gotica di Firenzuola, un paesino tra i monti a 60 chilometri da Firenze, e non si tratta dei famosi Nisei, truppe statunitensi nippoamericane, che attacarono le posizioni difensive tedesche sull’Appennino tosco-emiliano-romagnolo, ma di veri e propri elementi appartenenti alle Esercito Imperiale Giapponese. È una delle tante sorprese che la visita al Museo della Linea Gotica di Firenzuola ci ha riservato. In realtà parlare di Museo della Linea Gotica per la ricchissima collezione di uniformi, buffetteria, armi ed equipaggiamenti di ogni genere raccolti nei decenni da Marco Burrini, responsabile del museo, e dai suoi soci è fortemente riduttivo. Se infatti è pur vero che il nucleo centrale dell’esposizione, che si trova alloggiata negli spaziosi locali di uno storico palazzo del centro di Firenzuola, è costituto da materiali databili al periodo 1944-45 e agli scontri sulla Linea Gotica tra truppe alleate e germaniche, molte sono le sale dedicate a vicende belliche di altre epoche o di altri fronti.

È appunto il caso del locale dedicato alla Guerra nel Pacifico, che vede esposta una delle più complete collezioni di armi uniformi ed equipaggiamenti dell’Esercito e della Marina Imperiale Nipponici che ci siano in Italia, frutto come ci ha raccontato Marco Burrini della sua passione collezionistica che lo ha portato a cercare e ad acquistare cimeli giapponesi là dove il mercato è più fiorente: gli USA. Ma è anche il caso della straordinaria, ed unica nel suo genere, collezione di divise ed elmetti svizzeri, si va dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Per non parlare del settore dedicato alla Prima Guerra Mondiale, anch’esso molto ricco. Valore aggiunto, la presenza in ogni sezione di diorami e manichini attentamente ricostruiti secondo le testimonianze storiche dell’epoca che consentono al visitatore una full-immersion nelle varie vicende belliche narrate nell’esposizione museale. Una raccolta espositiva che merita sicuramente una visita. Ci fermiamo qui lasciando spazio alla spettacolare photo-gallery che meglio di ogni parola rende onore al museo.

Giubba da combattimento di un soldato di fanteria dell’Esercito Imperiale Nipponico, Iwo Jima, 1944.
Elmi e un berretto della fanteria imperiale nipponica.
Una postazione giapponese per mitragliatrice, ben mimetizzata.
Elmo tedesco M.37 da paracadutista.
Fante tedesco del 192° Regimento Sassonia con STAHLHELM M16 E PIASTRINA MOD. ERSTER WELTKRIEG, VERDUN 1916.
Immagini vere di alcuni parà tedeschi impegnati nei combattimenti durante il passaggio del fronte a Firenze e la ricostruzione in diorama.

Video: Fumetti al tempo della guerra: i Two Types di Jones

Tra le ricostruzioni uniformologiche del Museo della Linea Gotica anche due manichini che rappresentano i famosi Two Types, le caricature di due ufficiali inglesi nate nel1943 dalla irriverente penna di John Philpin Jones, protagonisti di una serie di fumetti in parte ambientati anche durante la successiva Campagna d’Italia, alla quale Jones prese parte inquadrato nell’ottava armata britannica. La serie di fumetti ebbe all’epoca un incredibile successo con più di un milione di copie stampate.



Video: I giapponesi del Museo della Linea Gotica di Firenzuola