Il forte di Civitella del Tronto: l'ultimo baluardo del Regno delle due Sicilie

Il 20 marzo 1861 il maggiore Raffaele Tiscar, vicecomandante della piazzaforte di Civitella del Tronto firmava la resa della guarnigione borbonica di stanza nella fortezza. Fu l'ultima roccaforte del Regno delle Due Sicilie a cedere le armi davanti a Garibaldini e truppe sabaude. Da tre giorni Vittorio Emanuele II era stato incoronato Re d'Italia. La guarnigione di 430 elementi del III Reggimento di gendarmeria borbonica aveva resistito per oltre sei mesi a truppe numericamente superiori.

Video: Museo delle armi

Elemento della fanteria della Marina Reale Borbonica.
L'autore dell'articolo.
La controscarpa del bastione basso.
La vista sui vicini rilievi dell'Appennino centrale dagli spalti della fortezza.
Garitta per la sentinella all'ingresso del forte.
Prima piazza d'armi detta del Cavaliere.
La cisterna per le riserve d'acqua della guarnigione della fortezza.
Seconda piazza d'armi e batteria maggiore.
Terza piazza d'armi con la polveriera e gli alloggi per la truppa.
Terza piazza d'armi con la polveriera e gli alloggi per la truppa.
La strategica posizione di Civitella del Tronto.
Gli alloggiamenti della truppa.
Gli alloggiamenti della truppa.

Finì così la secolare storia della Fortezza di Civitella del Tronto. Ma quello del 1860-61 è solo l'ultimo dei molti assedi che nel corso della sua secolare storia la strategica fortezza subì. La rocca nata su una preesistente medievale, prese vita sotto gli Angioini ma è nel 1442 con l'avvento degli Aragonesi che la fortezza diviene un possente esempio di ingegneria militare con un’estensione di 25.000 metri quadri e una lunghezza di oltre 500 metri. Nel 1734 passò alla dominazione dei Borbone sotto i quali, nel 1806, subì un altro drammatico assedio ad opera delle truppe napoleoniche. Nel 1861 i Savoia ne decretarono l'abbandono e per la piazzaforte iniziò un lento declino interrotto negli anni '70 dello scorso secolo dai lavori di ristrutturazione decisi dalla Soprintendenza dell’Aquila per preservarci uno dei più importanti esempi di cittadella fortificata rinascimentale. 

All'interno della Fortezza è visitabile il piccolo ma interessante Museo delle armi che si sviluppa su quattro sale dove sono conservate armi e mappe antiche, queste ultime connesse alle vicende storiche di Civitella del Tronto. Tra le armi si segnalano alcuni schioppi a miccia del XV secolo, pistole a pietra focaia, un cannone da campagna napoleonico e dei piccoli cannoni detti "falconetti" da marina.

Video: La fortezza