Tecnica: attrezzi alternativi nella difesa personale

Attrezzi alternativi
Una penna dalla struttura robusta può diventare un oggetto temibile

Avere un contatto fisico con un avversario non è mai una buona idea. Non sappiamo chi abbiamo di fronte e solitamente chi attacca è molto determinato a fare del male. A questo aggiungiamo che spesso si è impreparati psicologicamente e fisicamente a contrastare un simile evento. Se non si è padroni delle tecniche, portare colpi a mani nude può rivelarsi problematico a causa di possibili distorsioni di polsi, dita o ferite varie dei nostri arti che entrano in contatto con l’avversario. 

Avere a disposizione alcuni oggetti di uso comune o altri più dedicati all’uso difensivo, può in alcuni casi essere d’aiuto. Il condizionale è d’obbligo perché non vi è nessuna garanzia di successo nell’utilizzare tali rinforzi. Parliamo di torce e penne tattiche, spray al peperoncino e altri strumenti nati per altri usi, per la loro forma possono diventare oggetti contundenti senza però essere annoverati dalla legge tra quelli proibiti.

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Una torcia tattica Surefire particolarmente adatta a essere utilizzata in modo alternativo

Iniziamo dalla torcia tattica che, come ricordato più volte, oltre a innumerevoli usi propri relativi all’illuminazione, può al bisogno trasformarsi in un oggetto contundente. Una torcia di adeguate dimensioni che una volta impugnata sporga dalla mano, può rivelarsi efficace per sferrare dei colpi. Alcune torce tattiche, come la Surefire Defender, sono particolarmente adatte a questo compito, essendo dotate di dentellature anteriori e posteriori. Sicuramente un colpo sferrato con un attrezzo simile provoca dolore. Purtroppo manca l’effetto intontimento dato da un colpo a mano nuda. Questo fattore è da tenere presente perché il dolore può far eccitare maggiormente l’aggressore stimolando la sua cattiveria.  

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Il Key Defender è uno spray al peperoncino che può essere utilizzato anche come strumento percussivo

Lo spray al peperoncino è un attrezzo molto utilizzato come strumento di autodifesa. È stato studiato per evitare l’utilizzo di armi più letali, non lascia strascichi e in alcune conformazioni come nel caso del Key Defender, può essere utilizzato come arma contundente. In quest’ultimo caso valgono le considerazioni fatte per la torcia tattica. Il getto dello spray ha il vantaggio di evitare il contatto diretto con l’avversario. Esistono delle controindicazioni. Non è possibile erogare il getto urticante al chiuso o controvento, pena l’auto contaminazione. Dobbiamo aggiungere che da resoconti fatti da operatori delle FF OO, in alcuni casi, il soggetto attinto dallo spray ha continuato imperterrito la sua azione. Questo è dovuto a stati di alterazioni psicofisica provocate da sostanze introdotte nel corpo o semplicemente alla grande quantità di ormoni dello stress prodotti autonomamente dal corpo umano che contribuiscono a aumentare, sia l’aggressività, sia la resistenza al dolore. 

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I rinforzi di un guanto tattico proteggono le nocche delle mani evitando ferite durante il contatto con il corpo dell'avversario

Esistono in commercio dei guanti tattici che non sono dissimili da quelli utilizzati dai motociclisti sportivi. Tali accessori sono provvisti di inserti in plastica molto rigida che proteggono le nocche delle mani. Portare dei colpi con simili guanti, oltre a mettere a riparo da probabili contusioni delle mani, permette l’effetto intontimento come se il colpo fosse portato a mano nuda. La lussazione del polso è però sempre in agguato. A differenza delle FF OO che possono indossare questi accessori preventivamente, come in situazioni di gestione dell’ordine pubblico, il privato cittadino che li indossi senza motivo, specialmente nei periodi caldi dell’anno, può essere visto nella migliore delle ipotesi come un eccentrico. Altro punto a sfavore dei guanti tattici è che non possiamo chiedere all’avversario di pazientare per farceli indossare. 

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Una penna tattica CRKT in resistente alluminio aeronautico

Ne uccide più la penna che la spada. Questo hanno pensato gli ideatori delle penne tattiche. Oltre a scrivere solitamente molto bene, essendo dotate di refill di ottima marca che in alcuni casi permettono addirittura di prendere appunti sott’acqua, queste penne sono fabbricate in resistente alluminio aeronautico e dotate all’estremità di punte o cappucci dentellati, come nel caso delle penne CRKT. Portarne una nel taschino è sempre una buona idea. Una penna non è mai vista come un oggetto pericoloso ma in tali configurazioni può arrecare seri danni, in virtù dalla penetrazione data dalla sezione ridotta del diametro. Le controindicazioni consistono, come per altri strumenti di auto difesa, nel bisogno di essere a contatto con l’avversario, oltre al fatto che colpi non risolutivi possono far aumentare la reazione dell’aggressore. 

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Un coltello di qualsiasi dimensione non deve essere mai sottovalutato quando è nelle mani di un avversario

Un discorso a parte merita il coltello. Qui ribaltiamo la situazione immaginando che l’aggressione avvenga contro di noi mediante l’utilizzo di tale utensile, che può trasformarsi in arma propria. In alcuni paesi il porto del coltello è vietato ma essendo di libera vendita può essere facilmente acquistato e soprattutto chi lo porta in violazione delle leggi, può sbarazzarsene senza paura che un numero di matricola faccia risalire al legittimo possessore (speriamo di non aver dato una bella idea ai nostri legislatori). Il risultato è che molti malintenzionati vanno in giro con delle lame in tasca. Non sono costosi coltelli da collezione ma oggetti acquistati per pochi soldi che, alle prime avvisaglie di controlli, possono essere gettati via senza rimpianti. A nostro avviso difendersi da una persona armata di coltello è un’impresa ardua che non andrebbe affrontata in nessun caso, neanche dopo aver frequentato corsi di auto difesa. La palestra non è la realtà. 

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La torcia tattica impugnata in modalità "ice pick"

A differenza delle armi da fuoco la cui manipolazione deve essere appresa e memorizzata, anche uno sprovveduto riesce a gestire discretamente un coltello perché è un attrezzo di uso comune, che si utilizza tutti i giorni per lavori disparati dalla cucina al tempo libero. A distanza di braccio un coltello di discrete dimensioni può risultare lesivo come, se non più, di un’arma da fuoco. È molto più facile utilizzare velocemente un coltello che mettere in funzione una pistola dovendo fare l’estrazione, peggio ancora se a questo movimento dobbiamo aggiungere l’inserimento del colpo in canna. Ricordiamo i fatidici 1,5 secondi che occorrono a un avversario posto a 7 metri, per entrare in contatto fisico con l’aggredito.   

In questi casi il nostro consiglio è quello, se possibile, di girare i tacchi e correre via. 

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Un utensile che potrebbe far nascere qualche sospetto nei tutori dell'ordine

Esistono poi altri oggetti che tenuti in tasca possono trasformarsi in strumenti lesivi. Attrezzi da lavoro come chiavi inglesi, cacciavite, portachiavi di varia foggia, bottiglie, addirittura c’è chi consiglia di colpire l’avversario con una carta di credito tenendola in mano leggermente arcuata. Nell’utilizzo di alcuni di questi oggetti potremmo aggravare la nostra posizione in sede di giudizio legale.  Non abbiamo parlato di giornali arrotolati, ombrelli o altri espedienti che richiedono l’utilizzo di oggetti ingombranti che, per motivi meteorologici, perché non sempre è possibile averne a disposizione e soprattutto non è possibile tenere in tasca, ci è sembrato fuori luogo farne menzione. Considerato che “la fortuna è cieca ma la sfortuna ci vede benissimo” (W. Allen) in caso di bisogno non li avremmo con noi.