Friuli Venezia-Giulia, al via la selezione a cinghiale e capriolo

Primi abbattimenti autorizzati nel lembo nord-orientale della Penisola, ricomincia la stagione di caccia. Il 15 maggio ha sancito ufficialmente l’inizio della stagione venatoria 2016/2017 per i cacciatori di selezione del Friuli-Venezia Giulia: nei giorni immediatamente precedenti la Giunta Serracchiani ha dato il via libera ai piani venatori dei quindici distretti in cui è diviso il territorio (i sette della zona faunistica delle Alpi e gli otto della pianura). E sono cominciati i prelievi: a eccezione del primo distretto del Tarvisiano, in quattordici zone su quindici ci si trova già all’interno della stagione di caccia al cinghiale. A eccezione della femmina con piccolo, che potrà essere abbattuta soltanto dal 1° ottobre a metà novembre, possono essere prelevati gli animali di tutte le classi di sesso e di età. Più complessa la normativa sul capriolo, che limitatamente ad alcuni capi e a sei distretti rappresenta l’altra specie già cacciabile da metà mese: da adesso inizia la stagione della caccia ai maschi (fino al 31 ottobre) e della femmina sottile intorno all’anno, prelevabile fino a metà gennaio ma con un divieto sostanzioso per quasi tutti i mesi estivi, da metà giugno alla fine di agosto.

Soltanto da settembre potranno invece essere cacciati i piccoli dell’anno e le femmine di qualsiasi età, a patto che non siano madri da poco tempo: in tal caso, l’avvio del piano di abbattimento è rimandato addirittura al 15 dicembre. La caccia di selezione al cinghiale si effettua da due ore prima dell’alba a due ore dopo il tramonto; è invece più ridotto l’arco temporale di prelievo del capriolo (da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il suo calare). Con una nota ufficiale la Regione comunica che “successivamente il Servizio caccia e risorse ittiche [notificherà] ai presidenti dei distretti i termini precisi delle autorizzazioni al prelievo”.

C’è ancora da aspettare invece per l’avvio della selezione alle altre specie: la caccia al camoscio coprirà l’arco compreso tra il 16 agosto e il 31 dicembre (solo il mese di dicembre per la femmina con piccolo), quella a cervo, daino e muflone inizierà lo stesso giorno ma si prolungherà fino a metà del mese di gennaio 2017. Differenziate però le scadenze per le femmine con piccolo: si passa dai tre mesi compresi tra metà ottobre e metà gennaio per il cervo al periodo tra il 1° di novembre al 15 di gennaio per il daino, dai due mesi netti (15 novembre – 15 gennaio) per il muflone al solo mese di dicembre per il camoscio.

A metà tra l’orgoglio per il proprio territorio e per le tradizioni della zona e il tentativo di prevenire le possibili critiche che inevitabilmente ogni decisione produce, in chiusura di comunicato la Regione ci tiene a sottolineare che “l'approvazione dei piani venatori [distrettuali] è prevista dal nuovo Piano faunistico regionale, lo strumento di programmazione generale per realizzare gli obiettivi di tutela, conservazione, riproduzione e miglioramento della fauna selvatica e della biodiversità, nonché quelli di gestione del patrimonio faunistico e del prelievo venatorio nel rispetto sia del principio della pari dignità di ogni forma di esercizio venatorio che delle culture, della storia, degli usi, delle tradizioni e dei costumi del Friuli Venezia Giulia”.