Remington Rm380 Crimson Trace

Se vi fermate al bar del poligono e chiedete agli amici quale arma sia la migliore per difesa personale in caso di aggressione, solleverete un vespaio. Per incominciare ci sarà, come al solito, l’eterna disputa riguardo a che cosa sia preferibile tra una pistola semiautomatica e un revolver. Alcuni diranno che non si sentono protetti con meno di 15 colpi nel caricatore, altri sosterranno con qualche ragione che se il problema non è risolto entro il terzo colpo tutti gli altri non servono più. Qualcuno dirà che è sempre bene affidarsi a calibri potenti e qualcun altro sosterrà, sempre con qualche ragione, che il potere d’arresto non è in funzione del calibro ma del punto in cui si piazza il colpo.

Remington Rm380 Crimson Trace vista lato destro
Lato destro della pistola Remington Rm380 Crimson Trace.

Insomma, si innescherà una polemica, per quanto blanda visto che si discute tra tiratori e amatori d’armi, dalla quale sembra molto difficile uscire con qualche certezza. Eppure, la soluzione del problema è assolutamente banale: la migliore arma per difesa è quella che si ha con sé. Il che vuol dire che l’arma in questione deve essere leggera, sottile per nasconderla sotto gli abiti e comunque di dimensioni tali da consentire il porto occulto. 

Se il calibro è ragionevolmente potente, tanto di guadagnato ma occorre pur sempre ricordare che il calibro per arma corta che ha ucciso più aggressori è il 6,35 Browning. E comunque, se uno è sufficientemente addestrato anche a reggere situazioni di stress oltre che a tirare diritto, un colpo in un ginocchio immobilizza l’avversario anche se quel colpo è in calibro .22 ed eventualmente in .22 corto. 

Remington Rm380 Crimson Trace vista lato sinistro
Lato sinistro della pistola Remington Rm380 Crimson Trace.

Alle distanze del tiro per difesa non occorre di più e con un colpo al ginocchio ci si rende immuni dall’incriminazione per eccesso colposo di legittima difesa e talvolta anche dal dover indennizzare il rapinatore. È triste dirlo, ma le leggi sulla legittima difesa sono scritte e successivamente interpretate da gente che viaggia con la scorta e pertanto non ha la minima esperienza diretta di situazioni in cui la propria sicurezza sia a rischio. Sono quelli che sostengono che la difesa non è mai legittima perché alla sicurezza ci deve pensare lo Stato. Per loro funziona così. Ma per me, se sono costretto a far uso dell’arma questo vuol dire che lo Stato in quel momento non c’era.

Stabilite alcune caratteristiche dell’arma, come abbiamo appena fatto, ve ne sono altre di pari importanza. Per quanto possiamo essere addestrati, l’addestramento principale di chi abbia un porto d’armi per difesa sarà rivolto all’evitare di dover necessariamente far uso dell’arma. Per chi, poi, abbia la semplice detenzione, e quindi usi l’arma per difesa abitativa, la condizione di stress è insita nell’aggressione che si subisce in modo inaspettato e in casa propria. Quindi è bene che l’arma da usare non abbia sicure manuali. Ben vengano quelle automatiche, ma al momento del bisogno non deve essere necessaria alcuna altra azione salvo quella di premere il grilletto. L’arma sarà pertanto in doppia azione e sarà tenuta, salvo le avvertenze per la presenza in casa di minori o di persone non autorizzate, con il colpo in canna.

Remington Rm380 Crimson Trace: caratteristiche e dettagli

E ora passiamo, finalmente, ad esaminare questa Remington Rm380. 

Il calibro è il 9mm Browning, richiamato del nome dell’arma con l’identificazione americana di .380 Auto. Le dimensioni sono contenute, specialmente per quanto riguarda lo spessore che è di soli 24 millimetri; l’ergonomia è buona e la presa di mira è agevolata dalla presenza del laser Crimson Trace, il cui interruttore è disposto sull’impugnatura in posizione tale da attivarsi quando si impugna l’arma senza necessità di speciali manovre. 

Canna della pistola Remington Rm380 Crimson Trace
L’ingrossamento della canna in culatta alloggia di precisione nella finestra di espulsione.
Caricatori Remington Rm380 Crimson Trace
I due caricatori, di cui uno con fondello maggiorato.
Grilletto della pistola Remington Rm380 Crimson Trace
La posizione del grilletto denuncia la doppia azione. Lo sgancio del caricatore è ambidestro.

L’arma è completamente priva di sicure; la tranquillità nel porto con colpo in canna è data dalla doppia azione – la singola non è presente – con cane a rimbalzo. Anche in caso di caduta dell’arma non è possibile che parta il colpo e al contempo non occorre alcuna manovra salvo premere il grilletto. Il caricatore - con l’arma ne sono forniti due, di cui uno con un fondello spesso, di plastica, che agevola chi ha mani grandi -  ha lo sgancio ambidestro ed ha la capacità di sei colpi, che diventano sette con quello in canna. 

Per chi pensasse che siano troppo pochi, va rammentato che si tratta comunque di un colpo in più di quelli contenuti nel tamburo di un revolver. 

Con la pistola, a scanso di contestazioni con i rapaci avvocati statunitensi, è fornito un lucchetto che dovrebbe inibirne l’uso. Peccato che lo inibisca anche al legittimo proprietario, nel caso di difesa abitativa. 

Però adottando le normali precauzioni perché l’arma non finisca in mano a minori o a persone irresponsabili, basta buttar via il lucchetto e il problema è risolto.

Spina che aziona sistema Colt-Browning sulla pistola Remington Rm380 Crimson Trace
La spina che aziona il sistema Colt-Browning e serve per lo smontaggio.

La pistola funziona con chiusura geometrica secondo il sistema Colt-Browning; non vi sono i risalti sulla canne e nel cielo del carrello perché la tenuta è affidata all’ingrossamento della canna, in corrispondenza della camera di scoppio, che si incastra nella finestra di espulsione.

Volata della pistola Remington Rm380 Crimson Trace
La volata. La canna è perfettamente centrata rispetto al carrello.
Interruttore laser della pistola Remington Rm380 Crimson Trace
L’interruttore del laser fa sì che lo si azioni semplicemente impugnando l’arma.

La doppia azione è lunga e sull’esemplare che ho provato grattava un po’ ma questo non ha impedito di ottenere a 12 metri il bersaglio che vedete. 

La presenza del laser aiuta molto. Le due rosate sul bianco sono state realizzare in appoggio; i colpi nel nero sono serviti a finire le cartucce che mi erano rimaste. Le prime dieci della scatola mi erano servite per abituarmi allo scatto. 

È vero che sia i colpi in appoggio sia gli altri sono stati realizzati con un tiro meditato che ha richiesto quasi un’ora per finire i residui colpi che avevo, ma è anche vero che una distanza di 12 metri è davvero eccessiva per il tiro da difesa.

Lo smontaggio dell’arma è abbastanza inconsueto. Si tratta di arretrare il carrello finché il foro presenta sul lato sinistro scopra una robusta spina che all’atto dello sparo attiva l’abbassarsi della canna in culatta. A questo punto, girando l’arma in modo che la spina sia in basso, questa dovrebbe sfilarsi per gravità, ma non lo fa. Occorre dare un colpetto con la pistola sulla mano che riceverà la spina. Non è prigioniera e se cadesse per terra dovrebbe considerarsi persa. Non mi piace, ma il problema in fin dei conti è solo teorico perché l’arma, per la pulizia, si smonta a casa. Non ho rimosso le guancette perché una delle viti che trattengono quella destra è il perno del cane, mentre un’altra è il perno del grilletto; non ho voluto spingere la scomposizione dell’arma fino a quel punto.

Carrello separato dalla pistola
Una volta estratta la spina, il carrello può essere separato dall’arma.
Interno del carrello della Remington Rm380 Crimson Trace
L’interno del carrello. Non è presente alcuna sicura al percussore.
Canna della pistola Remington Rm380 Crimson Trace
Vista ravvicinata della canna. Si notano l’ingrossamento in volata, quello in culatta e la posizione della spina.
Molla di recupero pistola Remington Rm380 Crimson Trace
La molla di recupero è duplice, gli avvolgimenti sono orientati in senso opposto.

In sostanza e per concludere, abbiamo una pistola precisa, dolce allo sparo per via della chiusura geometrica, sottile e leggera per via del fusto in lega. E, lasciatemelo dire, senza parti in plastica ad eccezione delle guancette.

Con i tempi che corrono, vedere un sistema di sparo tradizionale con cane esterno e un fusto in metallo è una cosa che all’amatore d’armi dà qualche soddisfazione.

Cane esterno della Remington Rm380 Crimson Trace
Il cane esterno è a filo col carrello; la tacca di mira fresata nel carrello è ben visibile.
Rosata con Remington Rm380 Crimson Trace
Le due rosate sul bianco sono state fatte a 12 metri con appoggio. Niente male.
Remington Rm380 Crimson Trace    
SCHEDA TECNICA

Remington Rm380 Crimson Trace vista lato destroRoberto Allara

€ 984,00
Fabbricante Remington, Ilion, Usa 
https://www.remington.com/   
Distributore Paganini 
www.paganini.it       
Modello Rm380    
Tipopistola semiautomatica
Calibro 9 Corto (.380 Auto)    
Chiusura

geometrica sistema Colt-Browning

Sistema di scatto in sola doppia azione con cane esterno    
Canna

70 mm (2 ¾ “)

Mire tradizionali più designatore laser Crimson Trace
Spessore arma 24 millimetri    
Lunghezza complessiva132 mm
Peso (a vuoto)410 g
Prezzo984 € - Remington Rm380 Crimson Trace