Gli AR-15 vintage di Brownells e Troy Industries

Maniglie AR-15 Troy
Le maniglie per il trasporto dell'AR-15 di Troy sono integrali. Il modello in alto monta una basetta per l’attacco dell’ottica sulla maniglia.

Guardando la vasta scelta di carabine semiautomatiche su piattaforma AR-15 che il mercato offre oggi, scoprirete che i modelli attuali hanno ben poco a che fare con il progetto originale, risalente al 1957. Le differenze tra il modello originale e gli “AR-15” di oggi sono tante, a partire dalla modularità dei componenti, dalla mancanza della maniglia di trasporto, dalla diversa disposizione dei comandi fino ad arrivare alle moderne astine flottanti dotate di rotaie e attacchi M-Lock che non hanno nulla in comune con l’originale.

Anche la vistosa rampa del mirino, che integrava al gruppo di presa del gas non è più necessaria e la sua assenza permette ulteriori variazioni sul tema.

Questa tendenza delle moderne carabine semiautomatiche è andata avanti negli ultimi 10-15 anni. Ma da qualche tempo sembra essere iniziata una contro-rivoluzione: alcuni produttori offrono carabine sportive che replicano del tutto o in parte il design "originale AR". Il mercato di destinazione di queste armi è facile da spiegare: sono destinate agli amanti e agli appassionati dei fucili d’assalto moderni - vere e proprie "armi emozionali", che sono semplicemente molto divertenti da possedere e da sparare. Dal punto di vista sportivo, di solito non possono competere con i modelli più moderni e sofisticati, ma questo non è necessariamente un problema.

Troy: la serie "My Service Rifle". I modelli GAU-5/A/A e M16A2

Calcio del modello Troy GAU/5/5
Il calcio del modello Troy GAU/5/5 rivela il suo fascino retrò. Il calcio telescopico ha solo due posizioni di regolazione.

Il produttore statunitense Troy Industries è molto famoso per la produzione di accessoristica moderna per armi in stile AR-5: astine guardamano per canne flottanti, slitte per il montaggio di ottiche e accessori e così via. Ma con la serie di carabine "My Service Rifle" (traducibile in, “il mio fucile d’ordinanza”) va in direzione completamente opposta. Propone infatti dei modelli di AR-15 ispirati a quelli impiegati in alcuni conflitti della recente storia Americana. La squadra di all4shooters.com ha provato due modelli di questa linea il GAU-5/A/A e l’ M16A2. Il primo è una replica del modello usato nella Guerra del Vietnam – divenuto Famoso per essere stato usato dal “Seal Team Six” nella liberazione del campo di prigionia di Son Tay  durante l’operazione “Costa d’Avorio", nel novembre del 1970. Il secondo modello proposto da Troy Industries è una versione usata dalle forze speciali americane all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso, impiegato diffusamente nei combattimenti in Somalia raccontati magistralmente nel film "Black Hawk Down".  Una caratteristica comune a entrambi i modelli, e che li distingue da quelli attuali, è la presenza della maniglia di trasporto di tipo fisso. Questo significa che non è facile montare un’ottica su queste carabine, dal momento che non c’è alcuna slitta ad esse dedicate, coerentemente con le intenzioni del costruttore. Il modello M16A2 è comunque accompagnato da una basetta per il montaggio dell’ottica da fissure con una singola vite alla maniglia di trasporto. Questa basetta, come nell’arma originale, non è molto stabile essendo fissata da una sola vite in posizione centrale, ma secondo i tester questo non ha molta importanza, perché chi acquista un’arma di questo tipo sta a guardare la verosimiglianza con l’originale. Il GAU-5/A/A è anche equipaggiato con un simulacro dello spegnifiamma/moderatore di suono montato sulle armi del “Seal Team Six” e con il calcio telescopico a due posizioni dell’epoca. L’ M16 A2 è invece equipaggiato con un calcio più moderno, regolabile su cinque posizioni.

Entrambe queste carabine semiautomatiche funzionano a presa diretta di gas (direct impingement). Anche l’accessoristica di queste armi è coerente con l’originale: il GAU è accompagnato dalla cinghia in canvas verde e dalla riproduzione del Famoso manuale d’uso a fumetti. Anche se non sono originali, abbiamo trovato questi accessori particolarmente affascinanti per un’arma di questo tipo.

I modelli vintage di Brownells: BRN-601 e BRN-16A1

 Il modello BRN-601 Brownells è di fatto una replica dei primi AR-15 consegnati alle truppe americane nei primi anni Sessanta del Novecento. Questo modello è riconoscibile per il calcio fisso e l’astina a sezione triangolare che sono di colore verde e per l’assenza del forward assist, ovvero il pistone per assistere la chiusura dell’otturatore. Analogamente ai modelli proposti da Troy, anche in questo caso la maniglia di trasporto è integrale alla carcassa e anche qui un foro passante permette di fissure una basetta per il montaggio dell’ottica. Il modello BRN-M16A1 è di fatto "l’ M16 originale", o meglio la sua versione civile. Si tratta del modello adottato dall'esercito USA dal 1967, fino agli anni Ottanta e fu il protagonista della Guerra del Vietnam. Il disegno di questa versione comprende una livrea completamente nera, il calcio fisso, l'astina a sezione triangolare e il forward assist sul lato destro del receiver. Con questi due modelli l’appassionato può quindi scegliere tra la primissima versione e quella più classica dell’AR-15. 

Fucili retro Brownells
I fucili retrò di Brownells: a prima vista, è soprattutto il colore dei calci li differenzia. Sopra il BRN-(A/E)16, sotto il BRN-601.

Il prototipo Brownells BRN-Proto

BRN-proto di Brownells
Il BRN-proto di Brownells riproduce la prima incarnazione dell’AR15.

A differenza dei modelli Troy e dei già citati fucili Brownells, il BRN-Proto non si rifà alla storia e allo sviluppo dell’ AR15, ma compie un ulteriore passo indietro nel tempo, direttamente all'inizio della storia: ovvero all'anno 1954, quando due progettisti di armi da fuoco si incontrarono in un poligono di tiro nel sud della California. I loro nomi: George Sullivan e Eugene Stoner. Sullivan aveva appena fondato un'azienda chiamata "ArmaLite".

Secondo le sue idee, l'azienda avrebbe dovuto sviluppare progetti di armi che sarebbero poi stati venduti ad aziende più grandi. Per fortuna, Stoner stava testando uno dei suoi progetti al poligono di tiro. A Sullivan il prototipo piacque così tanto che poco tempo dopo Stoner lavorava come capo sviluppatore presso l’ArmaLite. Dopo alcuni passaggi intermedi, questa collaborazione portò alla realizzazione del fucile d’assalto AR-10 in calibro .308 Winchester.

Quest’arma di grosso calibro non incontrò il favore dei militari e ciò portò allo sviluppo del modello AR-15, questa volta camerato in calibro.223 Remington. Il modello Brownells BRN-Proto è proprio basato sul progetto dell’epoca. Questo si nota immediatamente nella forma del calcio che è molto diversa da quella dei modelli successive. A parte il colore marrone, si nota subito l’astina molto grande per un’arma in calibro .223. Il motivo di questo dettaglio è semplice: Stoner riciclò le astine del modello AR10 già in magazzino. Un altro dettaglio interessante è che la manetta di armamento non si trova nella classica posizione alle spalle dell’upper receiver, ma si trova all’interno della maniglia di trasporto. Questa soluzione fu però abbandonata sulle versioni successive.  

BRN-Proto di Brownells maniglie trasporto
Il BRN-Proto di Brownells è facilmente riconoscibile per la manetta di armamento situate all’interno della maniglia di trasporto..

Conclusioni: quale AR retrò comprare?

Alla fine bisogna rispondere a due domande: a quale target di clienti è adatto l'acquisto di un AR retrò e quale modello dovrebbe essere? I retrò non sono macchine di precisione: ciò è dovuto essenzialmente alle mire aperte e al difficile montaggio dell'ottica. A causa della costruzione dei fucili, le ottiche non sono infatti molto stabili e quindi portano a rosate meno buone rispetto a quelle ottenibili con un AR15 dal design contemporaneo. Tuttavia, questo non è un difetto dal punto di vista dei tester, perché non è per questo che i retrò sono fatti per questo. Sono stati pensati per gli acquirenti che amano la tecnologia più antica. Ma potrebbero piacere anche ai tiratori interessati alla storia militare. Quale modello si compra, dipende dagli interessi di chi vuol fare l'acquisto. Se l'acquirente è interessato a modelli che sono stati protagonisti della storia militare statunitense, allora  quelli proposti da Troy gli piaceranno sicuramente. Se l'interesse è più di natura tecnica o se si vuole possedere la replica di un capitolo importante della storia delle armi da fuoco, i tester preferiscono consigliare i modelli Brownells. Tutto sommato, come persona interessata alla storia e alla tecnologia, non potrete sbagliare - e come per tante cose della vita: in caso di dubbio, ascoltate il vostro istinto.

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