Damasco d’oro, damasco d’argento: un libro sulle armi bianche dell’Asia

La copertina del volume “Damasco d’oro, damasco d’argento” edito da Tralerighe di Milano. Il prezzo di copertina è 45 euro.

Le conferenze di presentazione dei libri sono amate e temute allo stesso modo da chi per lavoro o per passione le frequenta: possono essere di una noia mortale, possono svelare al mondo che il brillante scrittore che conosciamo solo attraverso i suoi scritti una volta incontrato di persona è arrogante o tedioso.  Poi ci sono gli eventi come quello al quale siamo stati invitati a conoscere il nuovo libro di Vanna Ghiringhelli e Marco Briccola: tutti i pezzi si sono combinati alla perfezione. Partiamo dal luogo, ovvero il negozio dei fratelli Lorenzi in corso di Porta Romana 1, nel centro di Milano, che non solo è un vero e proprio paradiso per gli appassionati di coltelli e oggettistica di alto livello, ma che ormai da anni su iniziativa dei proprietari si propone anche come sede per la presentazione di eventi culturali e artistici. Qui un folto gruppo di appassionati e sostenitori si è dato appuntamento giovedì 30 marzo per la presentazione al pubblico di “Damasco d’oro, damasco d’argento” un volume come se ne stampavano ai bei tempi, riccamente illustrato con fotografie di altissima qualità accompagnate da testi dello stesso livello. Il libro, che nasce durante il periodo del lockdown come un semplice inventario della straordinaria collezione di Vanna Ghiringhelli, si è progressivamente trasformato in un’antologia riccamente illustrata di armi e armature asiatiche, anche riprendendo e aggiornando articoli precedentemente pubblicati da Vanna su diverse riviste, e con il contributo determinante di Marco Briccola, appassionato studioso di lame asiatiche ed eccellente divulgatore.

La loro presentazione dell’opera è stata un grande successo, trainato dalla simpatia di Vanna Giringhelli che oltre a essere una raffinata studiosa e collezionista è una vera e propria enciclopedia di aneddoti curiosi e divertenti. Anche Marco Briccola ha fatto la sua parte fornendo spiegazioni approfondite e godibili su alcuni dei pezzi più straordinari e rilevanti che si trovano nell’opera e ha concluso il suo intervento con una frase bella nella sua semplicità: le lame asiatiche sono una scusa per studiare. E in effetti lo studio di questa collezione ci parla di tutto: di storia, di geografia, di religione, di metallurgia, ma anche e soprattutto di arte e della straordinaria maestria degli anonimi (quasi sempre) ma eccezionali artigiani che hanno realizzato queste armi meravigliose.

Damasco d’oro, damasco d’argento: duecento pagine di meraviglie

Una doppia pagina che mostra dei Badek di Sumatra. Ciascuna foto ha una didascalia in due lingue (italiano e inglese) molto dettagliata.

Il risultato è “Damasco d’oro, damasco d’argento” un libro che ogni appassionato di lame dovrebbe avere nella propria biblioteca, pubblicato dall’editore milanese Tralerighe. Nelle oltre duecento pagine del volume possiamo ammirare pezzi di straordinaria fattura raccolti da Vanna Ghiringhelli e dal suo compianto marito Mario durante una lunghissima vita trascorsa in viaggio nell’Asia e nell’Oriente. Tra questi alcune rarità assolute come lo Zafar Takieh, ovvero il cuscino della vittoria, una lama straordinariamente rara, appartenente al mondo del misticismo Sufi, oppure una coppia di coprizanne per elefanti da guerra di origine indiana. Ogni pagina del libro, che si apre con una approfondita disamina sugli aspetti mistici del Kris, stupisce per la bellezza del pezzo e per la precisione della descrizione. Oltre alle armi bianche il volume presenta una ricca sezione dedicata ad elmi, armature e scudi persiani e indiani e si conclude con una piccola rassegna sui personaggi mitologici legati alle armi indonesiane.

Un’altra pagina del volume: questo è una Katar, uno dei più caratteristici pugnali indiani, fabbricato nel XVIII secolo.

È doveroso elogiare l’eccellente lavoro svolto dal fotografo Pietro Notarianni, che immaginiamo abbia dovuto combattere una battaglia impari con riflessi, piani inclinati e ombre, ma che alla fine è riuscito a produrre un corredo iconografico dalla nitidezza straordinaria, che permette di cogliere perfettamente i dettagli delle armi bianche presentate, in alcuni casi contraddistinte da una straordinaria complessità strutturale e nella decorazione. Anche l’impaginazione, sempre chiara e nitida, facilita la lettura e aumenta il piacere di sfogliare questo libro davvero bello.

Da segnalare infine che il volume propone al lettore il testo sia in italiano sia in inglese, e questo farà sicuramente la gioia degli appassionati internazionali. Il prezzo di copertina di 45 euro è da considerare irrisorio di fronte alla ricchezza dell’edizione e alla qualità dei testi e delle immagini. Il volume può essere ordinato in qualsiasi libreria oppure acquistato direttamente dal sito dell’editore.

A questo punto se siete appassionati anche lontanamente di lame, o intendete diventarlo, non avete più scuse: comprate “Damasco d’oro, damasco d’argento” e non ve ne pentirete. Difficile immaginare al momento un testo che sia allo stesso tempo divulgativo ma anche di approfondimento, con un rapporto qualità/prezzo tanto elevato.

Per saperne di più: Vanna Ghiringhelli, Marco Briccola, Damasco d’oro, damasco d’argento, armi e armature della collezione Ghiringhelli. Testo in italiano e inglese, 208 pagine con oltre 150 fotografie, €45,00. Codice ISBN: 978-88-99575-45-8. Pubblicato da Tralerighe, Via Romilli 15, 20139 – Milano Tel.: +39 02 36577292 http://www.tralerighe.biz

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