Browning Automatic Rifle M 1918 A 2 dimostrativo – lotto 666
Davvero interessante questo modello dimostrativo in scala 2:1 di un fucile mitragliatore Browning BAR1918 A2 . Il modello mostra tutte le parti in movimento dell'azione, del sistema di presa di gas e dell'otturatore. Le molle sono molto più leggere rispetto all'arma originale, per facilitare la dimostrazione del funzionamento.
Il modello è realizzato in alluminio e lamiera; il freno di bocca è amovibile così come il caricatore, che contiene sedici false cartucce in plastica che possono essere camerate ed estratte. Il modello non ha marchi ed è montato su una base in legno sulla quale due targhette identificano il costruttore come J. H. Keeney, Chicago mentre l'altra riporta la scritta "Department of the Navy", il punzone della marina militare degli Stati Uniti "USMC", il numero di serie 1640, e l'anno di produzione, il 1954. Prezzo di partenza € 10.000.
Pistola Savage 1907/1910 calibro .45 ACP per i test militari USA - lotto 681
Pistola semiautomatica Savage calibro .45 ACP, matricola 88 , con tutte le matricole coincidenti a parte la tacca di mira (matricolata col numero 53). Canna da 5-1/4" a specchio. L'impugnatura con guancette in noce zigrinato ospita un caricatore da otto colpi. Si tratta di una delle 278 pistole Savage calibro .45, erano una versione sovradimensionata del modello 1907 originariamente camerato in 7,65 Browning, e furono prodotte per partecipare ai test dell'esercito statunitense nel 1910, test vinto poi dalla Colt 1911 in quanto la Savage fu ritenuta troppo complicata per un impiego militare. In seguito alla sconfitta nei test, la produzione di pistola Savage in calibro .45 fu abbandonata (continuando però in 7,65 e 9 Corto). Risulta che 181 pistole calibro .45 furono restituite al produttore che le vendette sul mercato civile. La pistola è dotata di sicura automatica sull'impugnatura e manuale sul fusto. Sul lato sinistro della canna troviamo la scritta "Savage Arms Corp. Utica N.Y. U.S.A.” Viste le buone condizioni dell'esemplare, il prezzo di partenza è stato stabilito in 9500 Euro.
Carabina a ruota per ragazzo, Germania meridionale, 1610 circa – lotto 11
Questa carabina a ruota di pregevole fattura fu costruita probabilmente a Norimberga attorno al 1610. Viste le proporzioni ridotte è ipotizzabile che fosse destinata a un ragazzo di 10/12 anni appartenente a una famiglia nobile o addirittura reale. La carabina ha una canna ottagonale con anima liscia calibro 9. Vicino alla volata si trova il punzone poco leggibile del costruttore (due spade incrociate con una pistola e le lettere ISI). Batteria a ruota con ruota esterna decorata con rilevi a forma di conchiglia. L'interno della piastra mantiene tracce della brunitura originale. Il calcio è in noce, con intarsi in osso bianco e colorato, incorniciato da filigrana. Il prezzo di partenza di quest'arma assai inconsueta è di 20 mila Euro.
Una eccellente pistola a ruota tutta in metallo, Norimberga 1570/80 – lotto 28
Il lotto numero 28 è una pistola con meccanismo di sparo a ruota, costruita interamente in metallo e riccamente incisa. La canna è ad anima liscia, calibro 12 a doppio ordine ottagonale/tondo. Sull'arma sono presenti i punzoni di Norimberga, un marchio illeggibile, presumibilmente del costruttore e il numero 50 apposto in epoca moderna.
La piastra è a ruota, con leva della sicura e presenta il punzone “BK” e un marchio a forma di occhiale. Il cane è riccamente inciso. La calciatura è in lamiera di ferro, finemente incisa con uccelli e tralci di vite. Il pomo sferico è vuoto e grazie al suo coperchio incernierato funge da contenitore. Bacchetta in ferro non originale. La lunghezza totale dell'arma è di 52,5 cm.
Si tratta di una tipologia di pistola piuttosto rara, resa ancor più preziosa dall'eccellente stato di conservazione. Il prezzo di partenza è stato fissato in 25.000 Euro.
Una coppia di lussuosi fucili con batterie “chimiche” circa 1820 - lotto 59
All'inizio del 19° secolo gli armaioli europei iniziarono a progettare e fabbricare sistemi di innesco basati sul fulminato di mercurio o esplosivi primari chimici simili. Oltre alle ben note armi prodotte in Inghilterra con il sistema Forsythe che alla lunga si sarebbe diffuso in tutto il Mondo, in Austria furono realizzate numerose armi che utilizzavano sistemi di innesco chimico simili, ma non identici. Tra questi ci fu anche Joseph Reisinger di Wels, che nel 1820 circa realizzò questa coppia di fucili con batterie con inneschi chimici (presumibilmente al fulminato di mercurio). I fucili sono numerati 1 e 2 e montano cartelle riccamente incise con figure di cervi in una foresta e firmate "Ios. Reisinger in Wels". Il grilletto è dotato di stecher. I calci sono in legno di noce di alta qualità, scolpiti a bassorilievo e impreziositi da intarsi in ottone a loro volta incisi riccamente. Il puntale dei calci è in corno. Ciascun fucile è accompagnato dalla bacchetta originale in legno con testa in osso, lunga 114 cm. Si tratta di una coppia di fucili realizzati magistralmente, e molto interessante dal punto di vista oplologico perché segna, non solo esteticamente, il passaggio dalle armi lunghe a pietra a quelle con capsula e luminello. Lo stato di conservazione pari al nuovo giustifica il prezzo di partenza di 28 mila Euro.
Carabina Mauser G 40 K, versione sperimentale del K98k – lotto 758
Questa carabina G 40 k, con codice di produzione "byf – 41" è una versione sperimentale con canna accorciata del Mauser K 98k in calibro 8x57IS, arma d'ordinanza dell'esercito tedesco. Il 12 aprile 1940 le forze armate tedesche richiesero alla Mauser di studiare una versione più corta della carabina K98K, con canna da 49 centimetri anziché 60 e con tacca di mira regolabile fino a 1000 metri. Il 4 luglio 1941 3,4 e da 6 fino a 15 furono consegnati all'ufficio competente per i test d'adozione. Anche sei esemplari con canna rinforzata, con matricole che vanno da V78 a V83 furono affidati alla commissione. L'esemplare in vendita da Hermann Historica è invece matricolato con il numero V84 ed è sopravvissuto perché rimase alla Mauser. I test con i fucili a canna corta non ebbero successo, probabilmente a causa della insufficiente velocità di uscita sviluppata dalla cartuccia 8x57 IS e il progetto fu abbandonato. Tra le caratteristiche di questa variante troviamo la canna accorciata, il pomo dell'otturatore fresato per alleggerirlo e la tacca di mira a tangente con incrementi marcati da 1 a 12. Matricola V84 su canna, azione e mire, in corrispondenza della camera di cartuccia punzone "byf 41", e "G 40 K". Si tratta di una versione praticamente unica di un'arma ex-ordinanza fondamentale, che sicuramente potrebbe rappresentare il pezzo forte in una collezione a tema. Il prezzo di partenza è di € 12.000 Euro.
Rarissima coppia di pistole a pietra con canne in ottone, circa 1660 – lotto 78
Tra i pezzi con prezzo di partenza più altro troviamo questa rarissima coppia di pistole a pietra con canne ottagonali costruite da Felix Werder, a Zurigo intorno al 1660. Felix Werder (1591 – 1673) armaiolo e orafo svizzero con bottega a Zurigo, divenne maestro nel 1616 e divenne famoso per le sue raffinate pistole con piastre e canne in ottone. Alcune pistole di Werder sono esposte al Metropolitan Museum di New York . Questa coppia di pistole a pietra ha le canne in calibro 14 mm dal profilo ottagonale, con leggere incisioni floreali che si estendono sull'intera superficie della cartella. Cane e martellina sono in ferro. Le calciature sono in radica di noce dalla bellissima screziatura con coccia a mascherone grottesco in bassorilievo. Bacchette originali in legno con testa in ottone. Si presume che le canne siano state accorciate rispetto alla lunghezza originale e che i calci siano stati rifatti. Nonostante questi rimaneggiamenti la coppia di pistola di Werder mantiene un alto valore, tanto che il prezzo di partenza è stabilito in € 30.000 Euro.
Prototipo di revolver Schlund calibro .430 anno 1885 – lotto 568
Il revolver Schlund fu progettato da Harry Schlund, tecnico della Kynoch Gun Factory di Aston, Gran Bretagna, che nacque di fatto dall'acquisizione da parte di George Kynoch della “Tranter Gun and Pistol Factory”. Tranter era il produttore dell'omonimo revolver adottato dall'esercito britannico nel 1878. Il revolver di Schlund si distingue per il cane nascosto (solo una piccola appendice della cresta sporge dal telaio) e il doppio grilletto. Il revolver è ad azione mista con un sistema ingegnoso: per sparare in doppia azione si premono entrambi i grilletti , mentre premendo solo quello inferiore si arma il cane, permettendo lo sparo in singola azione. Grazie alla piccola appendice della cresta è possibile poi riportare il cane in posizione di riposo intercettandolo con il pollice prima di premere il grilletto. Il telaio è incernierato (top break) come quello dei revolver Webley, con estrazione simultanea dei bossoli dal tamburo. I revolver Schlund furono proposti alla polizia metropolitana di Londra in diversi calibri e lunghezze di canna, ma non furono mai adottati. Si ritiene che ne siano stati costruiti circa seicento esemplari prima che Schlund, probabilmente frustrato dall'insuccesso commerciale della sua arma, si ritirasse dagli affari. L'esemplare all'incanto da Hermann Historica è in calibro .430 con tamburo da sei colpi, con numero di matricola 75. La canna è a sezione ottagonale. Il prezzo di partenza per quest'arma ingegnosa ma sfortunata è di € 7.200. Ovviamente non è tutto qui e vi invitiamo a visitare il sito di Hermann Historica per ammirare gli oltre ottocento pezzi che varranno messi all'incanto.