Caccia al capriolo in Valle di Fiordimonte

L’altana su cui ci troviamo raccolti in osservazione in una fredda serata di vento teso ci aiuta senza dubbio a portare via dal terreno le nostre tracce olfattive facilmente intuibili per i caprioli in uscita dal bosco. Siamo in Valle di Fiordimonte su una delle postazioni distribuite nell’azienda che domina un fondovalle in cui i prati naturali e i piccoli appezzamenti coltivati si alternano ai boschi di carpino e quercia. È inverno e in questo momento i caprioli si trovano in piccoli gruppi composti dalle femmine con prole, dal maschio adulto e/o giovane e dalle femmine “sottili” cioè che non hanno ancora partorito.  Esemplari diversi per sesso e classi di età che vanno dunque attentamente valutati e osservati al fine di prelevare correttamente i capi previsti dal piano di abbattimento 

VIDEO: caccia di selezione al capriolo in Valle di Fiordimonte

C’è il titolare Luca Ascani ad accompagnare direttamente sul sito di caccia noi e il selecacciatore ospite della riserva, Luigi Iacovacci esperto e appassionato di caccia agli ungulati. Ci disponiamo silenziosamente in attesa cercando di captare ogni movimento proveniente dal bosco verso i campi in cui i selvatici dovrebbero arrivare in pastura all’imbrunire. 

Capriolo
Nel periodo invernale i caprioli si trovano in gruppi di più esemplari, il prelievo in questo momento è rivolto alle femmine e ai piccoli.

Con qualche attimo di anticipo rispetto alle aspettative vediamo in lontananza sopraggiungere due selvatici che si muovono lenti e sospettosi al limite del bosco senza abbandonare mai gli alberi che li proteggono dalla vista di eventuali predatori. Una radura non troppo distante dalla nostra postazione ci permette di osservare in modo nitido la femmina adulta che corrisponde al capo previsto dal prelievo. Telemetriamo una distanza di 108 m che per il calibro 308. Win della carabina Franchi Horizon di Luigi rappresentano un tiro sicuro. Qualche momento di concentrazione e un colpo preciso ferma immediatamente il selvatico. Vediamo chiaramente il punto di caduta e dopo qualche attimo di attesa ci apprestiamo al recupero del capriolo. Con il rituale dell’“ultimo morso” rendiamo omaggio a questo selvatico che sebbene sempre più comune e facile da incontrare e vedere casualmente, si rivela affatto scontato nella caccia specifica che per questo appassiona e premia cacciatori attenti ed esperti lasciando spesso delusi coloro che si lasciano ingannare dalla semplice vista dei caprioli diffusi sul territorio ma che difficilmente corrispondono ad altrettante azioni di caccia correttamente concluse.