Ce lo aspettavamo: ecco il progetto della ECHA per vietare dappertutto l’uso di qualsiasi tipo di munizione al piombo

Come avevamo previsto, dopo aver vietato le munizioni al piombo nelle zone umide l’Unione Europea contina con la sua crociata ideologica contro tiratori e cacciatori, con lo scopo finale di ottenere un bando totale delle munizioni al piombo. Questo comprenderà ogni tipo di pallino per pistole ad aria compressa e persino le palle e proiettili per le repliche storiche di armi ad avancarica.

Rispondendo alla richiesta della Commissione Europea, l’ECHA (Agenzia Chimica Europea) ha già sottoposto una proposta di restrizioni nella vendita e nell’uso di munizioni al piombo (pallini e proiettili), e pesi da pesca sui terreni diversi dalle zone umide in una relazione transitoria ai sensi dell'allegato XV conformemente al regolamento REACH.

Sul suo sito web, l'ECHA giustifica la sua richiesta affermando che "L'uso di munizioni al piombo o di attrezzature da pesca contenenti piombo, è noto per causare l'avvelenamento da piombo della fauna selvatica, come gli uccelli. La salute delle persone può anche essere influenzata dal piombo residuo presente nella selvaggina uccisa con munizioni al piombo, o quando si fabbricano a casa munizioni al piombo o piombini o esche da pesca". In realtà, questa tesi del "piombo velenoso" è stata ampiamente smentita da studi e prove scientifiche. Ciononostante, l'ECHA ha pianificato un calendario rigoroso e aprirà una consultazione pubblica sull'argomento a marzo/aprile 2021. Il parere scientifico (RAC) sugli aspetti di pericolo e sul campo di applicazione dovrebbe essere adottato nel quarto trimestre del 2021 e un rapporto di analisi socio-economica dovrebbe essere rilasciato in parallelo, negli ultimi mesi dell'anno. Un'ulteriore consultazione pubblica sull'opinione del RAC sarà aperta nel 1° trimestre 2022. L'idea è di adottare la restrizione già all'inizio del 2023.

Cosa vogliono ottenere con un divieto totale delle munizioni con piombo?

Ciò che l'ECHA propone - e vuole ottenere - come esposto nell'allegato XVII del regolamento REACH è:

  • Divieto di vendita e uso di pallini di piombo (con un periodo di transizione di cinque anni). Poiché le attuali regole olimpiche specificano l'uso di munizioni al piombo per alcune discipline, l'ECHA ha anche considerato una deroga opzionale per l'uso di pallini di piombo per il tiro sportivo solo in condizioni rigorose, vale a dire quando le emissioni nell'ambiente sono ridotte al minimo;
  • Divieto d'uso del piombo nelle pallottole e in altri proiettili (piccolo calibro: periodo di transizione cinque anni; grosso calibro: transizione di 18 mesi). Deroghe per l'uso continuato se le emissioni nell'ambiente sono ridotte al minimo, ad esempio quando i poligoni di tiro sportivo sono dotati di trappole per proiettili;
  • Divieto di immettere sul mercato e di usare pesi da pesca ed esche contenenti piombo.

Gli usi militari e comunque al di fuori dell'ambito civile delle munizioni al piombo come quelli da parte delle forze di polizia, di sicurezza e doganali, insieme all’uso in ambienti chiusi delle munizioni al piombo, non rientrano nell'ambito dell'indagine..

La proposta di restrizione prevede il divieto di uso del piombo in pallini e proiettili a partire dal 2023.

Fa sorridere a denti stretti l’affermazione dell’ECHA secondo la quale "L'obiettivo della restrizione proposta non è quello di vietare la caccia, il tiro sportivo o la pesca", aggiungendo poi che secondo la loro stessa analisi, "i costi totali della restrizione vanno da 260 milioni a 10,5 miliardi di euro in 20 anni a seconda del settore interessato e del tipo di restrizione imposta".

AFEMS, l'Associazione dei produttori europei di munizioni sportive, annuncia che con la sua Task Force in difesa del piombo metallico "preparerà la posizione dell'associazione e le risposte alla consultazione pubblica, con il supporto esterno di REACH Law; e prenderà in considerazione ulteriori attività di lobby in collegamento con CEFIC (Conseil Européen des Fédérations de l'Industrie Chimique), a cui fanno capo le aziende chimiche europee più important e ILA. I prossimi passi lungo il processo saranno comunque coordinati con l'intera rete UE".

Quale sarà la prossima mossa? Come può la lobby delle armi reagire e proteggere il piombo nelle munizioni?

Ammettiamolo: ancora una volta, gli interessi e i diritti dei proprietari di armi legali europei, dei tiratori e dei cacciatori sono sotto attacco. Chiaramente, l'UE non si accontenterà del divieto del piombo: fondamentalmente, la loro agenda anti-armi sarà completata solo quando tutte le munizioni e le armi da fuoco saranno tolte ai cittadini. In un modo o nell'altro.

Noi cacciatori, tiratori sportivi e proprietari di armi rispettosi della legge dobbiamo letteralmente "far valere ogni colpo" per difendere i nostri interessi e far sentire la nostra voce.

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