L'épagneul breton a caccia

Un cane da godere a tutto campo o uno specialista da condurre con passione e metodo; in entrambe le situazioni i moltissimi cacciatori estimatori dell'épagneul breton sanno di poter contare su un compagno di caccia animato da una passione incontenibile e una versatilità che faranno la differenza. 

Origini dell'épagneul breton

La Bretagna, terra aspra e variegata ha insegnato al più piccolo fra i braccoidi a districarsi in ogni terreno, esplorando con energia e scrupolo ogni angolo di territorio umido, boscoso o aperto capace di nascondere un selvatico. 

Le prime testimonianze parlavano di un piccolo cane infaticabile nella cerca e grande scovatore; la selezione avvenuta nei tanti anni di lavoro ha portato il breton a solidificare la ferma, ottenuta dagli innesti di sangue setter e perfezionare le sue attitudini sulla selvaggina da penna, senza mai abbandonare del tutto la sua natura di cacciatore universale.

Carattere dell'épagneul breton

L'épagneul breton in ferma
Abile fermatore, instancabile nella cerca raccolta in brevi e veloci falcate, il breton si dimostra un cane robusto che vede nella sua taglia uno dei suoi punti di forza per esplorare e penetrare anche gli ambienti più difficili.

Pur essendo il più piccolo dei cani da ferma, il breton è costruito però armoniosamente su un’ossatura solida, risultando nell'insieme compatto e robusto. 

Vigoroso, dallo sguardo vivace ed espressivo, dimostra quasi sempre una buona predisposizione all'addestramento anche in giovane età

Saranno il suo carattere esuberante e la sua passione contagiosa a condurre spesso il cacciatore nelle giornate di ricerca in cui non è raro nei migliori soggetti che sia il cane a dare importanti lezioni di tecnica venatoria al proprio conduttore. 

Il breton, se correttamente selezionato nelle correnti di sangue, possiede già infatti le doti fondamentali di quello che diventerà un cane da caccia completo. 

Al cacciatore spetterà il ruolo tuttavia fondamentale di gestire le potenzialità dei giovani soggetti trasformandole in atto, portando cioè il cane ad esprimersi in maniera corretta sui terreni di caccia, muovendosi in modo collegato ed attento, concentrandosi su quelli che sono i selvatici e gli ambienti d'elezione.

Breton cacciatore polivalente

L'épagneul breton durante il recupero e il riporto del selvatico
Il recupero ed il riporto sono fra le doti proverbiali di un vero épagneul breton.

Nelle sue terre d'origine il breton viene considerato il miglior cane da beccacce, indice questo di un ausiliare capace di insidiare selvatici veri ed ambienti impegnativi per un fermatore. 

In Italia e in molti altri paesi la sua componente spaniel viene molto spesso prediletta e sfruttata nella caccia generica alla selvaggina stanziale e alla piccola migratoria in cui un breton sa sempre adattarsi dimostrandosi un valido alleato sia nello scovo che nel recupero dei selvatici. 

La parola finale sul corretto impiego di un cane che fa della versatilità uno dei suoi punti di forza è sempre difficile a dirsi, soprattutto in una razza che ha visto convivere e mai sostituirsi completamente le due azioni di scovo e di ferma. 

Senza dubbio non possiamo confondere pregi e limiti che in molti casi diventano soggettivi nell'attività venatoria che deriva direttamente dalla passione e dalle emozioni che in ogni cacciatore dipendono da situazioni e selvatici diversi. Al breton vanno riconosciuti sia il suo ruolo di fermatore che la sua indomabile passione per la caccia. Un buon cacciatore dovrà saper individuare le attitudini del prorio soggetto riuscendo a declinare a proprio favore tutte le qualità intrinseche di cui un cane come il breton dispone.