Firearms UK: campagna "Unity 2015" per il ritorno delle armi corte

Firearms UK per il ritorno delle armi corte nel Regno Unito!
Nel giro di pochi anni, dagli '80 alla fine degli anni '90, nel Regno Unito furono messe al bando molte tipologie d'armi... con risultati disastrosi sull'ordine pubblico

Sappiamo bene tutti che, ultimamente, il mondo degli appassionati d'armi è sotto attacco in Italia

La necessità di mobilitarci per difendere i nostri diritti come possessori d'armi è data soprattutto dal più disastroso esempio di ciò che può accadere quando tale mobilitazione non ha luogo: il Regno Unito.

Dal 1967 in poi (e, prima ancora, dagli anni '20) il Regno Unito ha vissuto una fase, a cui nessuno si oppose, di progressiva erosione del diritto dei cittadini a detenere e portare armi come garantito dalla Common Law.

Nel 1988, in seguito alla sparatoria di Hungerford, in cui uno squilibrato uccise 16 persone, nel Paese fu messo al bando il possesso delle armi lunghe semiautomatiche a fuoco centrale e limitato quello delle armi lunghe a canna liscia a più di tre colpi.

Nel 1997, dopo una nuova tragica sparatoria alla scuola elementare di Dunblane, furono messe completamente al bando le armi corte e imposte nuove limitazioni al resto delle armi. I possessori di armi dei tipi messi al bando furono obbligati a versarle in distruzione in cambio di un risarcimento a malapena simbolico. 

Una nazione con una solida tradizione armiera fu così disarmata nel giro di pochissimo tempo.

Firearms UK per il ritorno delle armi corte nel Regno Unito!
Le leggi sulle armi del 1997 hanno anche ucciso, nel Regno Unito, una tradizione di tiro sportivo che era ben radicata e molto popolare

In materia di armi, la rimozione di un divieto una volta imposto è molto più difficile di quanto non sia impedirne l'imposizione.

Di questo è più che consapevole Firearms UK, associazione che si batte per la tutela dei diritti della sparuta e divisa (ma comunque ancora numericamente nutrita per gli attuali standard di quel paese) pattuglia di possessori d'armi nel Regno Unito.

Proprio con lo spirito di collaborazione e unità che dovrebbe contraddistinguere il "nostro" mondo, Firearms UK ha rilanciato la sua campagna Unity 2015, ideale seguito di una simile iniziativa che l'anno scorso − pur non riuscendo a raggiungere gli scopi prefissati − totalizzò comunque oltre 20mila adesioni individuali, un risultato decisamente apprezzabile, tanto più che anche presso la comunità dei tiratori in Gran Bretagna vige un profondo senso di sfiducia reciproca tra le diverse correnti.

Firearms UK per il ritorno delle armi corte nel Regno Unito!
Oggi l'associazione Firearms UK si propone di riportare in vita uno sport che è stato così barbaramente massacrato

È triste considerare che anche al di fuori del nostro Paese sono presenti beghe di campanile che finora abbiamo pensato essere un'usanza puramente italiana; fatto sta che oggi alcuni ambienti del tiro sportivo britannico supportano le restrizioni, o quantomeno non si schierano in favore di leggi più permissive, forse per paura di perdere privilegi o di entrare nel mirino dei disarmisti per quella che potrebbe essere la prossima e definitiva ondata di proibizioni e confische al di là della Manica.

Firearms UK, con la sua campagna, offre invece alla comunità dei possessori d'armi del Regno Unito l'opportunità di fare fronte comune per una causa nobile: l'eliminazione del bando delle armi corte sportive a percussione anulare, cosa che consentirebbe nuovamente ai cittadini britannici di possedere pistole calibro .22 per il tiro sportivo. 

Certo, data la situazione britannica, sarebbe auspicabile un rilassamento più profondo delle leggi, ma l'opinione pubblica è fortemente anti-armi a causa di un lavaggio del cervello subito nell'arco di decenni ad opera del fronte disarmista, e la comunità dei tiratori è divisa; ciò rende necessario procedere in maniera prudente, per piccoli passi.

Firearms UK per il ritorno delle armi corte nel Regno Unito!
Per ora lo sforzo si concentrerà sulle armi corte a percussione anulare, nella speranza di poter arrivare, in futuro, a più ampie concessioni

Chiunque abbia visitato il Regno Unito o ci abbia vissuto, ed abbia un po' di sale in zucca, saprà − anche senza dover necessariamente guardare le statistiche sul crimine − come le leggi restrittive siano state disastrose in fatto di pubblica sicurezza.

Con quest'articolo esortiamo dunque la nutrita comunità di "esuli" italiani in Gran Bretagna, tra cui tanti appassionati d'armi frustrati nella loro passione dalle leggi ivi vigenti, a mobilitarsi a favore dei loro fratelli britannici e della loro patria d'adozione. 

Tutti i cittadini britannici e tutti i cittadini stranieri legalmente residenti nel Regno Unito possono aderire: il ritorno delle armi corte sportive a percussione anulare riporterà in auge uno sport legittimo, divertente, popolare, capace di coinvolgere uomini e donne di ogni età; e la possibilità per più cittadini britannici di detenere armi li renderà più sicuri nei confronti di una criminalità rampante. Dunque, partecipate!

Firearms UK per il ritorno delle armi corte nel Regno Unito!
Data l'ampia comunità di italiani residenti in Gran Bretagna, è essenziale che i nostri appassionati si mobilitino per i diritti dei loro fratelli inglesi come farebbero per i propri!