Caso Pozzolo: analisi di un incidente che si poteva evitare 

Caso Pozzolo: la ricostruzione

La sera del 31 dicembre 2023, stando a quanto emerso dagli organi d’informazione, il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo si trovava a una festa presso i locali della Pro Loco di Rosazza (Biella) per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. L’On. Pozzolo è titolare di un porto d’armi da difesa personale, il che lo autorizza a portare seco un’arma per la difesa della propria persona. Portare l’arma, lo ricordiamo, significa averla addosso, carica, immediatamente disponibile e pronta a essere utilizzata in caso di necessità.

Verso la fine della serata, a un certo punto, l’arma esce fuori, viene estratta dall’Onorevole e, dopo meno di venti secondi parte un colpo che, purtroppo, andrà a ferire uno dei presenti ferendolo, per fortuna, in modo non grave. A oggi il malcapitato non ci risulta essere in pericolo di vita.

Appena dopo lo sparo, l’arma è stata subito messa in sicurezza da un agente di polizia penitenziaria presente alla festa.

Dove si è sbagliato, in che modo, e perché

Un revolver North American Arms in calibro .22 Long Rifle simile a quello coinvolto nell'incidente. (Armeria Bunker Gunstore)

Stando alla ricostruzione dei fatti, purtroppo sono state commesse delle leggerezze di non poco conto che, certamente, evitandole, si sarebbe potuto scongiurare lo sfortunato epilogo della festa di capodanno a cui l’On. Pozzolo stava partecipando.

Certamente, una prima leggerezza, è stata quella di tirare fuori l’arma senza averne una buona ragione. Come abbiamo detto in apertura, il porto d’armi da difesa viene rilasciato per permettere al soggetto titolare, di difendersi ove si trovi a essere eventuale vittima, per esempio, di una aggressione o rapina.

Appare subito chiaro che, almeno stando alla ricostruzione dei fatti, non sarebbero emersi dei motivi oggettivi per cui l’On. Pozzolo avrebbe potuto e dovuto, per necessità, estrarre l’arma. Secondo i testimoni, in effetti, egli non era stato né aggredito e né, tantomeno, vittima di qualsivoglia aggressione. L’arma, quasi sicuramente, era stata estratta semplicemente per mostrarla a qualche curioso presente.

Altra leggerezza commessa è quella di aver estratto l’arma senza averne una buona ragione in un contesto confusionario come quello di una festa di capodanno, ove erano presenti anche dei bambini. L’epilogo della vicenda sarebbe potuto essere ben più grave; bastava una botta presa da qualche presente che aveva esagerato con l’alcool ed il colpo, anziché colpire il malcapitato in una zona non vitale, avrebbe potuto colpirlo in una zona vitale, con conseguenze ben peggiori di qualche giorno si prognosi.

Accade purtroppo troppo spesso che, vuoi per leggerezza, vuoi per troppa fiducia nella propria capacità di maneggiare le armi, si commettano delle leggerezze le cui conseguenze potrebbero essere assolutamente nefaste e tragiche. Il buon senso, infatti, deve sempre guidare l’uomo nelle proprie scelte e nei propri comportamenti, e soprattutto deve guidare l’uomo che maneggia le armi e, ancora di più, colui a cui viene concesso il permesso di potersi difendere con l’uso dell’arma.

La buona diligenza nella custodia delle armi

I nostri lettori hanno imparato come, stando alla legge in vigore, le armi vanno conservate applicando la dovuta diligenza, secondo il criterio del “ciò che più probabilmente potrebbe accadere”.

 Il principio della buona e dovuta diligenza è un principio che non va applicato solo relativamente alle armi conservate in casa, o in altro luogo di detenzione. Applicarlo solo a questo ambito significherebbe restringerne il campo di applicazione, come a dire che si, le armi vanno custodite in modo assolutamente diligente ma, una volta tirate fuori, possono essere maneggiate, trasportate e portate come meglio si crede. In realtà così non è, e per fortuna.

Le armi vanno infatti conservate con la dovuta diligenza anche, e soprattutto, quando vengono trasportate e portate. A quel punto gli elementi che potrebbero provocare spiacevoli incidenti aumentano esponenzialmente e chi possiede armi dovrebbe certamente saperlo e non dimenticarlo mai.

Staremo comunque a vedere l’evolversi della vicenda. Ribadiamo che la valutazione circa le responsabilità relativamente al fatto spetteranno ai competenti organi della magistratura, degli inquirenti e della Amministrazione.

Video: caso Pozzolo. Analisi di un incidente che si poteva evitare


Corrado Maria Petrucci 

Esperto in Diritto delle Armi e della Caccia 

Responsabile rubrica legale  All4shooters.com  /  All4hunters.com      

email: legalall4shooters@gmail.com