Non si sono concessi molto tempo, gli sviluppatori di Oberndorf: appena un anno dopo il modello MR223, Heckler & Koch presenta ora la carabina semiautomatica MR308. Le due carabine semiautomatiche appaiono simili al punto da poter essere scambiate, scritte poco visibili incluse. Anche quanto a modalità di funzionamento corrispondono. Tuttavia non c’è molto da scambiare tra le due semiautomatiche: il diametro nominale del colpo più elevato, 2,16 mm, richiede nella carabina 308 dimensioni maggiori per la maggior parte dei componenti. Merita una lode la piccola ma efficace modifica sulla parte posteriore del calcio. Infatti ora è possibile fissarla in modo assolutamente stabile con una brugola; non ha forse importanza per un’arma in comune, usata da molti tiratori, ma chi non deve regolare continuamente il calcio ottiene così una parte priva di gioco. L’impugnatura a pistola non si differenzia da quella della MR223. Si adatta a molte mani, ma per l’esaminatore Dieter Plössl l’angolo di impugnatura era eccessivo e quindi la distanza dal grilletto troppo corta. Così ha scambiato l’impugnatura con una Hogue, che grazie alla superficie in gomma si tiene anche meglio in mano. Ma attenzione nella modifica: per prima cosa, la molla di pressione dell’albero di sicurezza è troppo lunga per alcune impugnature. Inoltre il produttore ha incollato nell’impugnatura la vite per allentarla, che così resta fissa in sede. Per allentarla occorre quindi un cacciavite adeguato ed efficace a manico prolungato e l’impugnatura deve essere avvitata ben salda. Insomma: meglio dall’armaiolo!
Aspetti positivi La canna misura 420 mm, lunghezza minima per le armi sportive derivate da un modello militare. È estetica ed è di moda, ma per le cartucce .308 Win. è troppo corta. Certo non danneggia notevolmente la precisione, ma la velocità di sparo va in ginocchio. Nelle distanze di tiro da 100 o 200 m, gli effetti non sono ancora negativi, ma a distanze maggiori si fanno sentire. Infatti, la sensibilità al vento si riduce al crescere di v0, il tempo di volo è più breve, il colpo trasferisce maggiore energia sul bersaglio. Ammettiamo senz’altro che più lunga è la canna, meno maneggevole è l’arma. La giusta misura dipende dalle esigenze individuali e dallo scopo cui l’arma è destinata.
Secondo l’opinione degli autori, non ci sarebbe nulla da dire contro una versione di MR308 con canna lunga da 500 a 600 mm. La canna è dotata della sperimentata rigatura da 12, quindi di una rotazione del proiettile in 305 mm. È quindi idonea per sparare palle con peso massimo di 190 grani. Consigliamo l'uso di proiettili fino a circa 170 grani. Sotto il guardamano, la canna ha un diametro di 23,7 mm, quindi qualcosa in meno della MR223 con i suoi 25 mm. HK motiva la mancanza della cromatura dura con una migliore precisione. La filettatura 15x1 della volata corrisponde a quelle della MR 223 e del G3.
Per entrare nel caricatore, la lunghezza totale delle cartucce non deve in genere superare i 73 mm; infatti, la palla di una cartuccia da 168 grani Sierra-Matchking si appoggia già sui pieni di rigatura, con conseguente free bore di 0 mm. Per determinare i limiti funzionali dell’arma, gli esaminatori hanno provato un’elaborazione al di sotto del carico minimo indicato da Vihtavuori, 38,3 grs (per la riproduzione di questo test, gli autori sconsigliano la ricarica!).
La carica di test è stata composta con bossoli nuovi Lapua, colpo pesante da 168 grani Sierra-Matchking (lunghezza cartuccia 71mm), innesco Winchester WLR e polvere da 32,4 a 40 grani N140. Alla luce delle esperienze con altre cariche manuali, l’esaminatore ha cominciato con 40 grani riducendo la carica in modo continuo. A 32,4 grani, l’espulsore di bossoli funzionava ancora, certo, ma l’otturatore non si riusciva più a prendere. Il limite inferiore di funzionamento ancora sicuro ammonta a 33 grani, ottima flessibilità per un’automatica di questo calibro. Il gruppo di oltre 12 colpi con cariche da 32,4 (v3=537 m/s) a 40 grani (v3=699 m/s) si è disposto tra l’altro entro i 58 mm a 100 m, quindi meglio di alcuni gruppi da cinque sparati con munizioni di fabbrica.
Per la cartuccia di test, una carica collaudata: polvere da 42 grani tipo N140. La lunghezza totale delle cartucce ammontava a 71 mm. Il primo colpo, con bossoli nuovi di fabbrica, deviava sempre notevolmente verso l’alto. Un effetto che non si verificava con la maggioranza delle cartucce di fabbrica. Quattro colpi hanno prodotto ripetutamente una rosata regolare di 15 mm, che tenendo conto del primo colpo misurava invece 32 mm. Un’ulteriore prova con distanza otturatore ottimizzata ha prodotto, anche con il bossolo più alto, una chiusura senza distorsioni dell’arma di test.
È riuscito con i bossoli Lapua sparati questa volta, cosa che però non è sempre garantita. Uno dei due gruppi ha prodotto 8,5 mm con quattro colpi, anche tenendo conto del primo foro, quindi, una rosata sorprendente da 16 mm. Il secondo gruppo, con un colpo “anomalo”: 26 mm. La MR308 espelle i bossoli senza danneggiarli. Raramente li si recupera a più di tre o quattro metri dall’arma; è quindi un’arma “favorevole” alla ricarica. A differenza delle armi di tipo M1A, l’arma di test si apre senza ritardo, non occorre quindi temere tensioni nel bossolo. Rende peraltro la vita più difficile ai produttori di munizioni di precisione. La camera di scoppio molto stretta fa prevedere inoltre una vita lunga per i bossoli, con gioia di chi si dedica a raccoglierli.
Il potenziale di precisione dei gruppi da cinque colpi va da 25 a 35 mm di diametro della rosata alla distanza di 100 m. Con alcune cartucce si può addirittura guadagnare ancora qualcosa. L’arma offre molte possibilità al ricaricatore ambizioso. Dopo il cambio dei tipi di munizioni, i gruppi di colpi si sono spostati comunque di molto poco. Al fuoco l’arma si comporta in modo piacevole, piuttosto fluida. Il rilevamento è modesto. Secondo l’opinione dell’esaminatore, la carabina semiautomatica Heckler & Koch MR308 è una delle armi più piacevoli con cui sparare, nella sua classe di calibro e peso, senza tromboncino spegnifiamma. Eccettuato un tipo di cartucce, la carabina si è comportata benissimo con tutte le elaborazioni senza esasperare con disturbi funzionali.
Problema di serbatoio: il caricatore da 10 colpi fa scattare il dente dell’otturatore dopo l’ultimo colpo. È in plastica, con interno in acciaio e naturalmente una molla a spirale. Esistono inoltre varianti da 20 e 30 colpi (per i cacciatori anche una soluzione a due colpi). I contenitori in plastica trasparente, hanno i loro vantaggi, ma sono purtroppo troppo spessi per i portacaricatori disponibili. Originariamente a Oberndorf calcolavano 100 euro per caricatore. Ma così, la carabina avrebbe perso immediatamente ogni interesse da parte dei tiratori IPSC, ai quali per la ricarica ne occorre proprio un’intera stecca. Abbiamo domandato al produttore e a Oberndorf hanno reagito positivamente, annunciando una riduzione di prezzo a quasi la metà per il caricatore da dieci e da venti colpi. Lodevole.
Buona ma cara: evidentemente a Oberndorf hanno messo tutta l’anima nella MR308 e nella sua ottima lavorazione. Ne è nata una carabina che è qualcosa di più di una MR223 maggiorata o di una HK417 civilizzata. Presenta alcuni vantaggi anche rispetto alle armi AR-10 disponibili.
Qualcosa in più. Heckler & Koch ha già predisposto per la MR una ricca offerta di accessori. I prezzi in molti casi non sono però ancora definitivi. Per la MR308: calciolo concavo (1), calciolo convesso (2, per tiri rapidi), impugnatura da competizione in legno (3), fibbia per cinghia (4), impugnatura (5), mirino a ribalta (6), borsa porta proiettili (7), regolatore mirino (8), caricatore di ricambio (9), il comprovato cavalletto Harris (10, ora direttamente da HK), blocco cinghia (11), impugnatura anteriore in alluminio con cavalletto integrato e attacco a baionetta (12, produttore Brügger & Thomet), copertura rail (13), leva di carica con nottolino allungato per tiratori CF (14), impugnatura anteriore in plastica (15), protezione filetto (16, in dotazione), guardamano allungato con mirino a ribalta integrato (17), tromboncino spegnifiamma HK (18, qui sull’arma), mirino ribaltabile (19), diottra a tamburo (20), montaggio per mirino telescopico HK (21), cinghia con passante sul calciolo (22).