Fëdor Vasil'evič Tokarev nacque nel 1871 nell’Oblast di Rostov, in Russia e a diciannove anni si si iscrisse ai corsi della Scuola Ufficiali ad Oranienbaum dove iniziò la sua carriera come progettista di armi. Il suo nome resterà sempre legato ai suoi progetti più conosciuti, la pistola semiautomatica Tokarev TT-30 e TT-33 e i fucili semiautomatici Tokarev SVT-38 e SVT-40, prodotti in gran numero durante la guerra tedesco-sovietica. È scomparso nel 1968 dopo aver collezionato importanti onorificenze: per quattro volte fu insignito dell’ordine di Lenin e fu nominato Eroe del Lavoro Socialista. Difficile immaginare un personaggio più sovietico di lui, eppure oggi il marchio Tokarev appartiene a un’azienda di Knoxville, nel Tennesee, che importa e distribuisce negli USA un ampio catalogo di fucili in calibro 12 prodotti in Turchia.
Il semiautomatico bull pup Tokarev TBP12
Tra i diversi shotgun marcati Tokarev USA abbiamo scelto di presentarvi il modello TBP 12, un curioso fucile a canna liscia in configurazione bull-pup camerato in calibro 12 Magnum e alimentato da caricatori prismatici che sta raccogliendo molto successo tra gli appassionati americani. Si tratta di un fucile semiautomatico estremamente compatto, grazie alla meccanica a presa di gas montata in posizione arretrata all’interno del calcio: con una canna lunga 18,5 pollici (47 centimetri) pollici la lunghezza totale dell’arma è di 72 centimetri, il che la rende molto maneggevole in ambienti ristretti, facendone un’opzione interessante per la difesa abitativa (intesa in termini americani) e territoriale. Nonostante la lunghezza ridotta il peso è da fucile full-size: quasi tre chili e mezzo che comunque aiutano a rendere il comportamento allo sparo meno fastidioso.
Il Tokarev TBP 12 si distingue per l’estetica marziale, dominata dall’impugnatura a pistola situata circa a metà della lunghezza e dal grosso caricatore monofilare dalla capacità di cinque colpi che sporge quasi interamente dalla calciatura. Osservando meglio l’arma si può notare come di fatto la parte superiore della calciatura non sia altro che la carcassa in acciaio di un fucile semiautomatico, attorno alla quale è stata costruito un guscio in polimero che incorpora l’impugnatura, l’astina e le slitte Picatinny che consentono il montaggio di ottiche tradizionali, a punto rosso e mire meccaniche. Il fucile è accompagnato da un set di mire ribaltabili, con diottra/tacca di emergenza e mirino a palo regolabile in altezza tramite una rotella.
Sulla parte distale del calcio è prevista una rotaia per il montaggio di un poggiaguancia ambidestro che tuttavia non è fornito in dotazione. Peccato perché sarebbe utile in caso si montasse un’ottica convenzionale o a punto rosso. Il poggiaguancia può comunque essere acquistato come optional per un prezzo di circa 30 euro. L’astina guardamano presenta una coppia di attacchi per accessori M-Lok su entrambi i lati, a ore 3 e 9, mentre a ore 6 troviamo un’altra slitta Picatinny.
Per quanto riguarda i comandi manuali, non si può dire che il TBP 12 sia stato pensato con i tiratori mancini come principale target: è vero che la manetta di armamento è facilmente posizionabile sul lato destro o su quello sinistro: è sufficiente sfilarla senza attrezzi, ma la finestra di espulsione è solo sul lato destro così come il pulsante di sgancio principale del caricatore, che si trova oltretutto in una posizione molto arretrata e piuttosto scomoda. Sul lato sinistro troviamo lo sgancio secondario del caricatore (a bilanciere) e il selettore in stile AR15 che di fatto funge solo da sicura.
Dal punto di vista meccanico il TBP 12 è un fucile a presa di gas a tutti gli effetti, e nella confezione troviamo un pistone da montare al posto di quello standard se si usano per caricamenti pesanti. Completa la stringatissima dotazione una confezione con due strozzatori supplementari (con filetto compatibile Benelli) e una chiave per il loro montaggio.
L’autore delle foto, il nostro amico Oleg Volk, ha provato a fondo questo fucile negli USA e ci ha confermato che è molto affidabile con diversi tipi di munizioni e con un rinculo piacevole, confermando anche che il difetto principale che ha riscontrato è lo sgancio del caricatore in posizione scomoda. E parlando di caricatori, se quello di serie da cinque colpi vi sembra un po’ troppo piccolo, sappiate che esistono delle versioni ad alta capacità, anche a tamburo, da 20 o 25 colpi. Il loro impiego è regolato dalle leggi locali dei vari stati.
Per concludere queste brevi note possiamo dire che il Tokarev TBP 12 è un prodotto onestissimo, venduto negli USA al prezzo di 319 dollari (più o meno alla pari con l’euro) con livrea nera e a 329 dollari nella versione con colorazione sabbia, verde oliva o bianco artico; per un prezzo del genere è insensato aspettarsi miracoli di ergonomia o materiali aerospaziali. Il TBP 12 Funziona, ha un’estetica aggressiva al punto giusto e grazie alle dimensioni compatte e al rinculo docile è maneggevole e adatto anche alle tiratrici. Anche se per il momento non è disponibile in Italia non è il caso di disperarsi; tutto può succedere.
Scheda tecnica
| Produttore | Tokarev USA |
| Modello | TBP 12 |
| Tipologia | fucile semiautomatico |
| Funzionamento | presa di gas |
| Impiego | tiro ricreativo, difesa |
| Calibro | 12/76 |
| Lunghezza canna | 47 cm |
| Lunghezza totale | 72 cm |
| Strozzatori | interni tipo Benelli |
| Organi di mira | metallici, di tipo flip up |
| Capacità caricatore | 5+1 colpi |
| Peso | 3,450 kg |
| Prezzo | 319 dollari negli USA |
