"Sciogliete la NRA!": il procuratore generale di New York accusa la National Rifle Association di frode e abusi

Sciogliete l'NRA!: Il Procuratore Generale di New York accusa la National Rifle Association di frode e abusi
Il procuratore generale Letitia James.

Lo Stato di New York, nella persona del procuratore generale Letitia James, ieri ha avviato un procedimento giudiziario per sciogliere la National Rifle Association per frode finanziaria, abuso e malversazione. A seguito di un'indagine durata 18 mesi, il procuratore generale James - che guada caso è membro del Partito Democratico - accusa la NRA di aver abusato di fondi destinati a scopi benefici e il vicepresidente esecutivo Wayne LaPierre in particolare di "non aver gestito correttamente i fondi della NRA e di non aver rispettato numerose leggi statali e federali".

Fondata nel 1871, la National Rifle Association è l'organizzazione per i diritti civili più antica d'America, ed è un’ente giuridico senza scopo di lucro che da sempre difende il diritto dei cittadini americani a possedere un’arma. Ma non solo, finanzia progetti educativi per insegnare ai ragazzi a non maneggiare le armi in modo imprudente e tutela tutte le attività legate al possesso e all'utilizzo delle armi nel rispetto della legge. Secondo il procuratore James, tuttavia, La Pierre e altri tre alti funzionari avrebbero "sostanzialmente saccheggiato" la NRA "intascandosi grosse somme" e causando un danno complessivo da 64 milioni di dollari.

La risposta della NRA: "Affronteremo le accuse e vinceremo"

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Wayne LaPierre, vicepresidente e CEO della NRA.

Per tutta risposta, la NRA ha intapreso una contro-azione legale e il suo presidente Carolyn Meadows ha diffuso la seguente dichiarazione: "Questo è un attacco premeditato e senza fondamento alla nostra organizzazione e alle libertà del Secondo Emendamento che essa difende; è sotto gli occhi di tutti che l'indagine ha raggiunto il suo culmine in perfetto tempismo con la campagna elettorale del 2020. È un tentativo evidente di mettere a segno una vittoria politica e di attaccare la voce principale d'opposizione all'agenda di sinistra. Si tratta di un colpo di mano da parte di un'opportunista politica, una mossa disperata che rientra in una vera e propria vendetta politica. I nostri membri non si lasceranno intimidire o dissuadere dal difendere le libertà politiche e costituzionali. Come dimostra l'azione legale intentata oggi dalla NRA contro la Procura di New York, non solo non ci ritireremo da questa lotta, ma la affronteremo e vinceremo."

Durante la sua campagna per l'elezione a procuratore generale, nel 2018, la James aveva già paragonato la NRA a una "associazione terroristica". Un caso di azione politica per via giudiziaria, quindi? Non c'è dubbio che la NRA si trovi in un momento a dir poco difficile. Eppure, a soli tre mesi dalle elezioni presidenziali americane - e con uno dei candidati, Trump, che è convinto sostenitore sia dell'NRA, sia del Secondo Emendamento - è abbastanza difficile non vedere qualcosa di sospetto in questa mossa.

Cosa succederà adesso? Restate sintonizzati.

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