Abbiamo provato la fantascientifica carabina Calico M-100: con caricatore da 100 colpi in calibro .22 Long Rifle

La manetta d'armamento si trova sul lato sinistro. Sicura e pulsante di sgancio del caricatore sono presenti su entrambi i lati.

La carabina semiautomatica Calico in calibro .22 Long Rifle è l’esempio lampante della fede nel progresso, che ancora oggi appartiene all'American way of life, come il rock and roll, la Coca Cola e i parchi a tema. Gli Stati Uniti sono da sempre la terra promessa per inventori anticonformisti che costruiscono accessori relativamente inutili per oggetti utili, e che a volte raggiungono il successo. Potremmo citare, come esempio universale le pinne posteriori delle automobili che alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso erano onnipresenti, e che di fatto non avevano alcuna funzione pratica. A volte queste innovazioni offrono effettivamente un vantaggio, teorico o pratico, ancora più raramente queste invenzioni funzionano perfettamente: quando questo avviene il risultato può essere qualcosa di paragonabile alla Calico M-100.

Armi dall’aspetto inconsueto come le Calico sono state subito notate da Hollywood che le ha fatte apparire in alcuni noti film di fantascienza come Balle spaziali, Robocop o Total Recall, per non parlare di diverse decine di altri film d'azione. Eppure, la Calico non è affatto uno studio teorico di design, ma un progetto che va ben oltre il suo aspetto futuristico. Intorno al 1982 la California Instrument Company (Calico) aveva implementato alcuni sviluppi veramente innovativi riguardanti un caricatore elicoidale in calibro .22 Long Rifle dalla capacità di 100 colpi presentando sul marcato la carabina Calico, che riscosse immediatamente l’interesse della critica e finì sulle copertine delle principali riviste di armi americane e internazionali. Vediamone insieme le caratteristiche principali.

Il caricatore elicoidale da 100 colpi della Calico

Il caricatore da cento colpi della Calico, una volta in posizione, viene bloccato saldamente dai due ganci nella foto.

I caricatori ad alta capacità esistevano giù negli anni Ottanta. Ma i caricatori ad alta capacità prismatici o a tamburo hanno degli svantaggi: i primi sono molto lunghi e creano problemi nel tiro da terra perché i tiratori devono esporsi molto. Quelli a tamburo (tipo Thompson, per intenderci) invece aumentano esageratamente l’ingombro laterale dell’arma. Il nuovo caricatore elicoidale di Calico, invece, permetteva un'enorme capacità con un design dell’arma molto sottile. Dal punto di vista commerciale, Calico decise di concentrarsi fin da subito sul mercato delle forze dell'ordine e militare, dopo tutto, i suoi elaborati caricatori elicoidali funzionavano in modo impeccabile. Ma come spesso accade, i costi hanno messo i bastoni tra le ruote; gli acquirenti governativi, in perenne lotta contro i budget, trovarono il caricatore interessante, ma troppo costoso. Poi fu la volta del “Federal Assault Weapons Ban” del 1994, un pacchetto di leggi federali estremamente restrittive secondo le quali un economico caricatore da dieci colpi poteva ancora essere venduto senza problemi, ma un costoso caricatore elicoidale da cento colpi con capacità ridotta a dieci, era illegale. I caricatori elicoidali sono la componente centrale delle armi Calico, che sono tuttora prodotte e vendute sul mercato civile degli USA, (anche in calibro 9 Parabellum, con capacità ovviamente inferiore) ma continuano a essere molto cari. Anche oggi, un caricatore elicoidale in calibro .22 LR costa circa 125 dollari, il prezzo di una carabina da plinking economica negli Stati Uniti dove, per fare un esempio, una buona carabina Ruger 10-22 usata si può trovare a circa 250 dollari. Sul mercato statunitense, estremamente competitivo, le carabine Calico non hanno avuto alcuna possibilità di un diffuso successo commerciale semplicemente perché sono troppo costose.

ll mirino della Calico M100 è regolabile in altezza in perfetto stile AK. Anche la tacca di mira può essere regolata con una precisa rotellina.

Calico M-100 ambidestra prima che fosse di moda

L'operatività per i tiratori mancini, di cui oggi si parla così spesso e a gran voce, sulla Calico era già di serie nel nel 1985. Il pulsante di sgancio del caricatore è presente su entrambi i lati, così come le sicure; la leva di sgancio dell'otturatore è in posizione centrale, davanti alla guardia del grilletto, e la manetta di armamento sul lato sinistro non disturba minimamente i tiratori destri. Persino la regolazione della tacca di mira è ambidestra, una soluzione che non è stata quasi mai ripresa da nessun altro produttore fino ad oggi. Oltre a tutte le innovazioni, Calico ha puntato anche sull'alta qualità dei materiali. Le canne delle versioni a percussione anulare erano in acciaio al cromo-molibdeno, e la lega di alluminio A 356 .0 (oggi 7Si-0.3Mg) impiegata per la carcassa è usata nelle centrali nucleari e nella costruzione di aerei. Oltre alla qualità di base dei materiali, anche la qualità della lavorazione nei dettagli è notevole. Per esempio, nella tacca di mira regolabile in altezza un minuscolo perno caricato a molla assicura un fermo definito e soprattutto sicuro dell'altezza impostata. Sia i modelli d’epoca sia quelli di attuale produzione della Calico sono caratterizzate da una grande varietà nella finitura.

La carabina della prova di all4shooters: qualche dettaglio

La carabina che abbiamo usato per la nostra prova pratica è una variante abbastanza rara della vecchia serie Calico M-100, ovvero il modello 105. Questo esemplare risale alla primissima produzione. Il numero 105 identifica le carabine con calcio in noce che furono prodotte esclusivamente nel 1986. Questo fa sembrare la carabina piuttosto rustica rispetto alle varianti scheletrate o in stile AR-15 dall’aspetto più tecnologico. Molto probabilmente, il calcio in legno, oltretutto relativamente costoso, su questa variante non sembrava abbastanza futuristico per gli aspiranti “Space cowboy” dell’epoca. Nonostante la qualità di lavorazione sorprendentemente alta, i tester hanno trovato un punto critico: a causa del caricatore elicoidale un po' alto sull’asse dell’arma, l'ergonomia richiede un po' di tempo per abituarsi prima di prenderci la mano. La linea di mira molto corta è dovuta alla posizione del caricatore allungato, sul quale gli sviluppatori probabilmente non volevano mettere una tacca di mira. In ogni caso la tacca di mira rettangolare, accoppiata all’essenziale mirino, offre un'immagine molto buona e chiara del bersaglio.

La Calico sulla linea di tiro: 100 colpi sono tanti (anche da ricaricare)

Questo è l'aspetto della finestra di caricamento del caricatore una volta che è riempito con 100 cartucce. Dato che non c'è un pulsante per abbassare l'elevatore, riempire completamente il caricatore del Calico M-100 è una questione complicata di quasi dieci minuti.

Lo sappiamo, vi state chiedendo come si fanno a mettere cento cartucce nel caricatore elicoidale e soprattutto quanto tempo ci vuole. Le prime trenta cartucce non causano quasi nessun cambiamento nella tensione della molla. A partire dalla seconda scatola di cartucce si incontra una maggiore resistenza, ma questa non aumenta significativamente in proporzione. Solo l'ultima dozzina di cartucce richiede uno sforzo più deciso, ma non è molto di più di quanto richiede l'ultima cartuccia di un caricatore da dieci colpi. Con il caricatore Calico, le cartucce devono essere premute con precisione sull'elevatore attraverso una finestra di alimentazione angolata. Se il caricatore è inclinato verso l'alto o di lato, si inceppa, e questo può essere un grosso problema. Una volta riempito completamente il caricatore, è necessario premere il pulsante posto sulla sua parte posteriore e ruotare 23 volte una manetta a scomparsa, mettendo in tensione la molla che assicura l’alimentazione. Durante la lunga fase di caricamento, una definizione ha attraversato la mente di alcuni tester: "...la carabina yankee che si carica la domenica e spara tutta la settimana” riferita ai fucili Henry da 15 colpi modello 1862. Sicuramente ai tempi della Guerra Civile degli Stati Uniti le carabine Henry possono aver fatto un'impressione simile a quella della Calico circa 125 anni dopo: un’arma che arriva dall’iperspazio. Le cartucce .44 Henry erano anch'esse a percussione anulare, rappresentando un concetto che ha ormai quasi 180 anni ed è ancora funzionale.

Una volta inserito il caricatore nel suo alloggiamento, la cartuccia è presentata alla culatta con una inclinazione verso il basso.

Le carabine in calibro .22 Long Rifle americane per il plinking non sempre funzionano perfettamente con le munizioni Match europee. Per verificarlo, per incominciare abbiamo messo solo dieci cartucce RWS Rifle Match e altrettante Lapua Biathlon nel caricatore della nostra Calico M-100. In effetti non c'è stato alcun problema: non solo entrambi i tipi di munizione hanno funzionato perfettamente, ma le rosate erano anche molto più strette del previsto. Incoraggiati dal risultato abbiamo riempito il caricatore con due scatole da 50 delle due cartucce Match e abbiamo sparato senza problemi. Non c'è stato un solo inceppamento o inconveniente nel corso del test.

Calico M-100 in .22 LR: scheda tecnica e prezzo

Modello:
Calico M-100 / M-105
Prezzo: 
circa 700 dollari negli USA
Calibro:
.22 LR
Capacità caricatore: 
100 colpi
Dimensioni (L x La x A): 
900 x 55 x 175 mm
Lunghezza canna: 
400 mm
Passo di rigatura: 
1:16"
Peso dello scatto: 
2.200 g circa
Peso:
2.700 g circa
Operatività: 
ambidestra
Dettagli: 
versione 105 con calcio in legno di noce

Calico M-100: per concludere...

L'aspetto futuristico e “giocattoloso” è ingannevole: Calico produceva carabine a percussione anulare di alta qualità con un caricatore poco conosciuto ma davvero ingegnoso. Inoltre, Calico produceva un’arma di fatto completamente ambidestra molto prima che la maggior parte dei produttori ci pensassero. La qualità di fabbricazione era nettamente superiore a quella della maggior parte dei fucili da tiro ricreativo che abbondano nel mercato americano. Questo, oltre al caricatore elaborato, giustificava i prezzi piuttosto alti (parliamo di 600-1.000 dollari) che sicuramente hanno frenato molto la diffusione di questa interessante carabina a percussione anulare.

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