Le quarantadue medaglie vinte (dodici d’oro, quattordici d’argento e sedici di bronzo), fra le specialità individuali e quelle a squadre, costituiscono un congruo bottino e permettono di valutare, ancora una volta, come eccellente il bilancio di questa ultima manifestazione internazionale. Se si aggiungono i due nuovi record mondiali nelle specialità individuali (in Minié con il fucile Enfield e in Pennsylvania con il fucile Mortimer) e i quattro nelle specialità a squadre (Halikko, Magenta, Amazons e Hawker), più quello eguagliato in Kossuth, la valutazione finale diventa ancora più lusinghiera.
E poi, la soddisfazione di vedere tiratori che hanno utilizzato armi Pedersoli su tutti e tre gradini del podio delle specialità Miquelet, Cominazzo, Halikko, Lucca, Amazons, Kossuth e Hawker. Le prestazioni nelle specialità individuali consentono anche ottimi risultati nelle specialità a squadre, dove, in molti casi, l’intero team è composto da tiratori che hanno utilizzato armi Pedersoli. In altri casi, invece, sono soltanto uno o due i tiratori del team che con la loro arma Pedersoli contribuiscono al successo. Tutto ciò indica che sono molto numerosi i tiratori agonisti che indirizzano le loro preferenze verso modelli Pedersoli, ritenuti tecnicamente e balisticamente fra i primi posti della produzione mondiale.
È stata pari all’84% la presenza di armi Pedersoli nella specialità Miquelet, al 62% nella Manton, al 59% nella Pennsylvania, al 57% nella Lorenzoni, al 56% nella Maximilian, al 52% nella Minié e al 51% nella Cominazzo. I modelli più utilizzati sono stati quelli con i nomi più famosi: moschetti An IX e 1777, fucili Mortimer sia a canna rigata che liscia, Swiss Match, Jäger, Württembergischen ed Enfield, da poco presentato. La pistola Le Page a pietra focaia, infine, si rivela uno di quei modelli a cui oltre la metà dei tiratori si affida a ragion veduta.
Altre specialità fanno registrare una percentuale inferiore al 50% di armi Pedersoli in gara. Il 43% in Walkyrie, il 42% in Lamarmora, il 37% in Vetterli, il 19% in Kuchenreuter e il 13% in Mariette. Nonostante ciò altri modelli simbolo della produzione Pedersoli come, per esempio, i fucili Bristlen a Morges, Gibbs e Württembergischen o le pistole Le Page a percussione e Kuchenreuter sono sempre amati da un folto numero di tiratori.
Nelle specialità appena citate, comunque, sono stati ottenuti ugualmente prestigiosi risultati: medaglia di bronzo in Walkyrie e oro (con record mondiale), argento e bronzo nella specialità a squadre Amazons; settimo, ottavo, e cinque tiratori al nono posto in Lamarmora e medaglia d’oro a squadre nella Enfield; medaglia d’oro a squadre nella Pforzheim (tiratori di Vetterli) e medaglia di bronzo a squadre nella Forsyth (tiratori di Kuchenreuter). Infine, medaglia di bronzo nella individuale Mariette e in quella a squadre Peterlongo, specialità in cui viene utilizzato il revolver Remington Pattern, artefice anche delle medaglie d’argento e di bronzo in Donald Malson (tiro con revolver a 50 m) e d’argento in Remington (combinata tra le specialità con revolver a 25 e 50 m).In conclusione, considerando soltanto le specialità in cui esse vengono impiegate, le armi della Davide Pedersoli hanno conquistato circa il 44% delle medaglie disponibili.
Da segnalare anche i piazzamenti dal quarto al decimo posto nella classifica finale di svariate specialità: si va dai tre tiratori in Walkyrie ai sette in Pennsylvania e in Lamarmora.In un mondo in cui il libero mercato deve garantire una libera scelta in funzione delle proprie esigenze e dei propri desideri, esisteranno senz’altro delle motivazioni che ogni tiratore estrinseca in una o in un’altra direzione. Per tale motivo l’azienda gardonese intende ancora ringraziare tutti i tiratori saliti sul podio e tutti quelli che nel mondo sparano con le armi ad avancarica di qualsiasi produzione, sia essa moderna o antica, perché comunque sono essi che contribuiscono a diffondere questo meraviglioso sport.