La spada del Napoleone della Persia
Cominciamo subito con un pezzo di altissimo valore storico e collesionistico. Il lotto 1029 dell’asta del 23 novembre è una superba spada shamshir indo-persiana con lama dedicata al condottiero Nadir Shah Afshar (1688 - 1747). La lama leggermente ricurva è in damasco wootz con tallone e dorso decorati da iscrizioni rimesse in oro su entrambi i lati, tra cui il Basmala (primo verso del Corano), la dedica a Nadir Shah ("Nadir Tadjdar") e la firma "Asadullah Isfahani". L'elsa è d'argento dorato, smaltata a colori, riccamente ornata di diamanti e rubini, fogliame e viticci decorativi, le estremità della guardia e il pomo sono a foggia di teste di tigre. Il fodero di legno ricoperto di velluto con accessori decorati in serie all'elsa, anch'essi con diamanti e rubini, e due anelli di sospensione in rilievo. Lunghezza 101 cm.
Nadir Shah Afshar nacque il 22 ottobre 1688 a Dastgerd nel Khorasan (oggi Iran nordoccidentale) e morì il 20 giugno 1747 a Quchan, quando fu assassinato dal suo seguito. Alla morte di suo padre, un contadino e pastore, lui e sua madre furono fatti prigionieri e venduti come schiavi. Nadir riuscì a fuggire dalla sua servitù e, da giovane, divenne il capo di un gruppo di mercenari. Seguendo le orme dei suoi idoli, Gengis Khan e Timur, si guadagnò rapidamente la reputazione di brillante stratega. Gli storici lo hanno variamente descritto come il "Secondo Alessandro" e il "Napoleone di Persia". In seguito, regnò come Scià di Persia dal 1736 al 1747 e fondò la dinastia Afsharid. Il suo dominio si estendeva dal Caucaso all'Indo e alla riva sud del Golfo Persico. Nel 1738, una delle sue campagne lo portò anche a Delhi, il regno degli imperatori Mughal. Quando Nadir Shah conquistò la città e ripartì nel maggio 1739, portò con sé migliaia di schiavi. Inoltre, catturò il famoso Trono di Pavone, che in seguito divenne il simbolo di tutti i governanti persiani. La leggenda dice che il suo bottino comprendeva 700 elefanti, 4.000 cammelli e 12.000 cavalli. Questi tiravano carri, tutti carichi di oro, argento e pietre preziose, tra cui i famosi diamanti Koh-i-Noor (Montagna di luce) e Darya-ye Noor (Mare di luce). La base d’asta per questo pezzo unico è di 40.000 euro.
Stocco tedesco con decorazioni in argento datato 1617
Al lotto 1218 del 23 novembre troviamo un magnifico esempio della tradizione nella lavorazione delle lame della città tedesca di Solingen. Si tratta di una spada da stocco tedesca con lama di alta qualità con tre re sgusci poco profondi su entrambi i lati del terzo superiore, dove si trova l'incisione "CELIS LOBACH VAM CRVCIFIX - MEFECIT SALINGEN 1617" affiancati dai simboli del globo imperiale. Sul ricasso sono incisi due crocifissi. L'elsa è di ferro, con le due piastre di guardia incise e finemente traforate. Ricca decorazione floreale e di viticci con intarsi in rilievo e teste di angeli alati. L'impugnatura scanalata a spirale è stata rifatta a regola d’arte, con avvolgimento in filo d'argento e teste di turco. Pomo ovale con leggere creste laterali e delicati ornamenti intarsiati in argento. Lunghezza 124,5 cm. La base d’asta è di 26.000 euro.
Un superbo fucile spagnolo a percussione datato 1840/1850
Il lotto 2097 dell’asta del 24 novembre è uno spettacolare fucile a percussione spagnolo con sezione della canna che va da ottagonale a esadecagonale (16 lati) con anima liscia in calibro 17,5 mm. Riccamente decorata con fine damascatura in oro su fondo azzurrato e finemente ripassato. Raffigurazione di cacciatore e cani da caccia tra fogliame a trama fine. Iscrizione intarsiata in oro "De Callos de Herraduras" (forgiata da un ferro di cavallo) sulla parte superiore della canna. Quattro marchi in oro smaltato sulla culatta, uno dei quali recita "YRUSTA" sormontato da una corona, che probabilmente rappresenta Gaspar Rusta, attivo a Eibar intorno al 1790-1810. Batteria a percussione con molla centrale esterna decorata con fogliame damaschinato in oro. Gallo cesellato in forma di Ercole con il leone. Mezzo calcio in noce con intarsi riccamente cesellati e damascati in oro. Iscrizione "Ortega" sotto la guardia del grilletto, torre di Castiglia incisa sulla guardia del grilletto. Ghiera della bacchetta forata, bacchetta in legno pregiato con punta in ferro. Lunghezza 126 cm. Si tratta di una bella e significativa arma di rappresentanza, probabilmente fatta per un membro della famiglia reale spagnola o per la fiera mondiale di Londra del 1851. La base d'asta è di 18.000 euro.
Pistola SIG S.P. 47/8 polizia di Losanna
Il lotto 2705 che andrà all’asta il 24 novembre è una pistola che non si vede certo tutti i giorni. Si tratta infatti di una SIG S.P. 47/8 appartenente al primo lotto di produzione, costruita nel 1947 e data in dotazione alla polizia di Losanna (Svizzera).
Camerata in calibro 9 Parabellum ha il numero di matricola 6721 ed è in condizioni molto buone, con correggiolo e fondina in cuoio.
Si tratta di una pistola molto importante per gli appassionati di armi corte moderne in quanto è l’antenata della SIG P-210 e di tutti i modelli da essa derivati. Il prezzo di partenza di questa rarità tutto sommato è più che ragionevole: 2000 euro.
Colt Modello 1900 Automatic
Il lotto 2447 è un’altra pistola decisamente difficile da vedere in Italia: si tratta di una Colt Modello 1900 Automatic camerata in calibro .38 ACP con canna lunga 6 pollici e caricatore da sette colpi. Il numero di matricola è decisamente basso: 244 su un numero totale di 3.500 pezzi prodotti. Sul carrello è incisa su due righe la scritta "Automatic Colt / Calibre 38 Rimless Smokeless". Questa pistola fu progettata dal grandissimo John Moses Browning e pur essendo stata prodotta solo per pochi anni, gettò le basi per modelli di grande successo e diffusione come la Colt Pocket 1903 e la stessa 1911. Anche in questo caso pur essendo un’arma di una certa rarità, ci troviamo di fronte a un prezzo di partenza relativamente basso: 1500 euro che con ogni probabilità sono destinati a salire, e non di poco.
Semiautomatica Korth calibro 9 Parabellum
La lotto 2339 dell’asta del 24 novembre troviamo una delle pistole semiautomatiche moderne più originali e costose mai prodotte. La Korth in calibro 9 Parabellum fu costruita per breve tempo dalla casa tedesca, specializzata in revolver di altissima qualità, a partire dal 1985 circa.
Basata su un sistema di funzionamento con blocco di chiusura oscillante e corto rinculo di canna brevettato da Willie Korth, questa pistola semiautomatica tutta in acciaio era aggiustata e rifinita praticamente a mano, come un fucile fine, e a causa del costo altissimo ebbe una produzione e una diffusione molto limitate.
L’esemplare in vendita all’asta da Hermann Historica ha il numero di matricola 26 ed è in condizioni di conservazione perfette. Il prezzo di partenza di questa rarità è di 5.000 euro, un valore che non sorprende di certo.
Carabina semiautomatica sistema Mannlicher M1897/01
Il lotto 2298 è la bisnonna delle PCC, ovvero le carabine in calibro da pistola. Si tratta infatti di una rara carabina semiautomatica sistema Mannlicher 1897/01 camerata in calibro 7,65 Mannlicher costruita dalla SIG di Neuhausen e matricolata con il numero 712. L’arma è contenuta in una cassetta di legno d’acero imbottita di velluto rosso, con una bacchetta di pulizia originale e un nastro che riporta il nome di Carlos Rasetti, Buenos Aires. Fondata nel 1857 a Buenos Aires, quella di Carlos Rasetti fu una delle più famose armerie dell’Argentina, e pubblicava ricchi cataloghi illustrati, oltre a importare in Sud America molti marchi europei a partire dalla DWM. Abbiamo fatto qualche ricerca scoprendo che l'armeria Carlos Rasetti ha cessato l’attività nel 1967. Con ogni probabilità questa carabina era un esemplare dimostrativo. Doppiamente interessante, sia per il modello che per la particolare confezione, questa arma d’altri tempi sarà messa all’asta a partire da 6.100 euro.
Per saperne di più sulle prossime aste di armi e oggetti militari, visitate il sito di Hermann Historica.
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