Hermann Historica: sorprese e conferme dell’asta di "Armi fini antiche e moderne" numero 102

Il 2024 dei collezionisti di tutto il Mondo si è concluso con il più importante appuntamento a livello internazionale per quanto riguarda la compravendita di armi da collezione, l’asta di Hermann Historica numero 102 dal titolo “Armi fini antiche e moderne” che si è protratta per tre giorni alla fine di novembre. Ve ne avevamo annunciato i dettagli e gli highlights in questo articolo e ora, dopo la conclusione della vendita in diretta e anche di quella post-vendita, è ora di fare il nostro consueto riassunto.

Hermann Historica: il meglio della vendita n° 102

La Mauser C96 “Flatside” del 1901(9581) che faceva del lotto di 200 pezzi ordinato per valutazioni dal Ministero della guerra tedesco nel 1901è stata venduta a 21.000 euro.

Partiamo subito con un grande classico del collezionismo, la bellissima Mauser C96 “Flatside” in calibro 7,63 Mauser prodotta nel 1901 in vendita con numero di lotto 9581. L’esemplare proposto ha la matricola 192 che permette di identificarla come una delle 200 pistole Mauser che furono acquistate nel 1901 del Ministero della guerra tedesco per essere sottoposte ai test di adozione. Questa pistola dall'affascinante storia militare è stata venduta completa di fondina d’epoca marcata “F Cobau, Berlin”. Il prezzo di partenza era di 9.500 euro ma per portarsela a casa l’anonimo compratore ha dovuto sborsare ben 21.000 euro. L'interesse per le grandi pistole da collezione è stato poi confermato dalla vendita di una Borchardt C 93 prodotta dalla DWM di Berlino alla bella cifra di 13.500 euro (lotto 8306).

La rarissima Savage 1907 in calibro .45 ACP non ha raggiunto il prezzo di partenza di 11.500 euro ed è ancora in vendita (lotto 9390).

Una delle pistole più rare sul catalogo invece, non è stata aggiudicata e ora è disponibile per la vendita post-asta. Si tratta della Savage 1907 in calibro .45 ACP (lotto 9390). Questa pistola con il numero di matricola 39 fa parte del lotto dato in dotazione al Terzo reggimento di cavalleria dell’esercito americano nel corso dei test per l’adozione della nuova pistola d’ordinanza, che si svolsero dal marzo 1909 al febbraio 1910 e dal luglio 1910 al marzo 1911. La Savage 1907 non fu mai adottata come pistola d’ordinanza ma ebbe un certo successo sul mercato civile in calibro .32 (7,65 Browning). In totale furono prodotti circa 280 esemplari di Savage 1907 in .45 ACP e solo 181 furono riacquistati dal produttore e successivamente rivenduti sul mercato civile.  Il prezzo di partenza richiesto per questa rarità era di 11.500 euro, ma non è stato raggiunto.

Ottimo successo anche per il prototipo della pistola svizzera W+F 43 in calibro 9mm, venduta a 17.000 euro (lotto 9311).

Un’altra pistola straordinariamente rara ha invece incontrato il collezionista disposto a spendere una gran bella cifra pur di portarsela a casa: stiamo parlando del lotto 9311, ovvero un prototipo di pistola in calibro 9 Luger che la Waffenfabrik di Berna (W+F) presentò ai test dell’esercito svizzero negli anni 1944-45 che cercava una nuova arma da fianco. Chiamata convenzionalmente W+F 43 questa pistola riprende le linee della Browning HP35, che all’epoca era certamente una delle semiautomatiche per uso militare più moderne ed avanzate.  La pistola in vendita da Hermann Historica ha il numero di matricola 2, la canna è lunga 120 millimetri e il caricatore bifilare ha una capacità di 16 cartucce, che per l’epoca era un record. Nonostante l’alta capacità del caricatore la W+F 43 non riuscì a convincere gli esigenti commissari elvetici che le preferirono la SIG 210 con caricatore monofilare da 8 colpi. Il prezzo di partenza fissato in 8.500 euro è stato ampiamente superato e le pistola è stata aggiudicata per ben 17.000 euro.

Una bella VIS Radom Modello 35 del 1936, venduta a 8.600 euro. Si conferma una delle pistole militari più desiderate del momento.

Anche in questa vendita si è visto come l'interesse verso armi un tempo poco ricercate, come la pistola polacca Vis 35 sia cresciuto in modo esponenziale. Nel corso dell'asta numero 102, infatti, una bella VIS Radom Modello 35 del 1936 (lotto 9230) è stata venduta a 8.600 euro confermandosi una delle pistole militari più desiderate del momento. 

Il lotto venduto al prezzo più alto è stato il numero 8366 ovvero una pistola semiautomatica Korriphila modello HSP 701 con canna da cinque pollici, camerata in calibro 9 Luger e con numero di matricola 993. Questa pistola semiautomatica realizzata con cura maniacale e caratterizzata da una chiusura proprietaria con ritardo a rullo fu progettata da Edgar Budischowsky alla fine degli anni Settanta e prodotta negli anni Ottanta del secolo scorso. La pistola Korriphila modello HSP 701 in vendita nell’asta numero 102 conserva circa il 99% della finitura originale ed è accompagnata da una rustica scatola di cartone anziché dalla consueta (si fa per dire) e raffinatissima valigetta in pelle. Il prezzo di vendita finale è stato di ben 21.000 euro.

La Heckler & Koch modello PSP con numero di matricola 074, bancata nel 1978 è stata venduta alla bella cifra di 10,500 euro.

Tra i marchi emergenti c’è sicuramente Heckler & Koch: la recente immissione sul mercato di una collezione di pezzi strepitosi ha risvegliato l’interesse dei collezionisti per questo produttore che si è sempre distinto per l’originalità progettuale delle sue armi lunghe e corte. Tra le pistole H&K che Hermann Historica proponeva in vendita, con numero di lotto 8340, la modello PSP con numero di matricola 074, con canna da 103 millimetri in condizioni praticamente immacolate e completa di scatola originale e caricatore di scorta ha visto calare il martello del banditore alla bella cifra di 10.500 euro. Questa pistola “di transizione” risale al 1978 ed è lo specchio di un periodo molto interessante dal punto di vista della sperimentazione, con la sua sicura sull’impugnatura e il sistema di funzionamento a freno di gas.

L’inconsueta e rara pistola Walther P38 con canna pesante lunga 180 millimetri, un pezzo reso ancora più intrigante dall’enigmatica confezione (lotto 8489).

Concludiamo con una pistola che almeno sul mercato italiano è una vera rarità: si tratta del lotto 8489, una Walther P38 in calibro 9 Luger con numero di matricola 50 e una inconsueta canna pesante lunga ben 180 millimetri. Tutti i numeri di matricola sulle parti sono corrispondenti. La pistola porta i punzoni tedeschi del 1989 e appare in perfette condizioni, con guancette di plastica immacolate. La scatola con etichetta in carta aggiunta successivamente è quella del modello SD con silenziatore integrale e potrebbe essere un riciclo di fabbrica. La pistola è accompagnata da un caricatore di ricambio, rosata di prova, istruzioni per l'uso e attrezzi. Si tratta di un pezzo decisamente raro che è stato venduto a 3.800 euro.

Per motivi di spazio non possiamo parlarvi di tutti i pezzi interessanti venduti da Hermann Historica, ma sul sito potrete trovare tutti i risultati delle aste in formato .pdf oltre a tutte le informazioni utili per la vendita post-asta. Vi lasciamo il piacere di scoprire altre chicche nello sterminato catalogo Hermann Historica consultabile online.

Vi aggiorneremo come sempre sulle prossime sessioni di vendita. Restate sintonizzati! E non dimenticate che la vendita post asta, dove è possibile acquistare i pezzi non ancora venduti, prosegue fino alla fine del 2024: è sufficiente seguire questo link.

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