Caccia al colombaccio: una giornata al campo con gli amici di pianeta colombaccio

Al limite di un campo seminato di cerali e frequentato dai colombacci  abbiamo allestito una tesa di stampi e giostre realizzati dai ragazzi di Pianeta Colombaccio.

Ne senti prima soltanto parlare fra gli anziani e gli esperti. Un giorno qualcuno ti invita a salire al valico o in appostamento a vedere lo spettacolo e ti ritrovi ad accarezzarne le spoglie nelle giornate d’ottobre annusando il profumo delle cartucce appena esplose. Se ti dimostri educato e attento, nel tempo ti viene affidato il ruolo di vedetta, che svolgi concentrato mentre perdi gli occhi nell’orizzonte d’autunno a cercare sagome lontane disegnate nel cielo. Infine… Eccoli! Arrivano anche per te e per il tuo fucile che nel frattempo hai imparato anche grazie a loro a maneggiare con cura e precisione. È così, con i colombacci, che si diventa in molti casi cacciatori e poi anche specialisti nel centro Italia. Selvatico immancabile nella memoria di chi vive in natura e pur non cacciando, è stato sorpreso e ammaliato dalla vista del volo  potente e cadenzato dei branchi in migrazione. 

La salute di cui gode la specie, la capacità di adattamento che ne ha favorito la diffusione praticamente ovunque, ha portato molti cacciatori a specializzarsi in una tipologia di caccia costante ma diversa nelle varie fasi della stagione venatoria. Purtroppo come spesso accade nell’abbondanza, si commettono anche errori di valutazione e si perde quel contatto magico con la realtà e quel senso di piena ammirazione e rispetto per un selvatico che seppur diventato comune non può mai dirsi scontato e i numeri non possono né devono sostituire la qualità delle azioni di caccia svolte con maestria oltre che passione. Per questo, dedicarsi alle varie tecniche di richiamo per assistere alle picchiate dei colombacci su una tesa e un appostamento accuratamente allestiti e sfidare la diffidenza e la rapidità di questo selvatico, continua a rappresentare lo stato dell’arte di questa caccia antica e moderna nelle sue evoluzioni.

Una giornata di caccia con gli amici di pianeta colombaccio

Il risultato della giornata, nel rispetto dei limiti e dei selvatici, ha premiato l'impegno e la passione.

Lo sanno bene gli amici Manuel e Gerry che da cacciatori di colombacci sono diventati specialisti prima e artigiani poi nella costruzione di sempre più credibili ed efficaci attrezzature dedicate alle diverse situazioni di caccia. Dagli accessori per volantini, agli stampi fedelmente riprodotti, passando per aste telescopiche da utilizzare nel periodo invernale e giostre sempre utili a creare curiosità nei colombacci, riescono a vivere e regalare soddisfazioni agli appassionati. Con la loro produzione di accessori specifici per la caccia a questo selvatico, Pianeta Colombaccio rappresenta una piccola ma riconosciuta realtà che fa della passione un’arte e un lavoro. Amici già da alcuni anni, marchigiani come me, Gerry e Manuel non perdono occasione per rendermi partecipe in qualche giornata di caccia, sapendo che il colombaccio rappresenta per me sempre un bellissimo selvatico da cacciare, quando i cani sono al riposo dai boschi e dalla caccia alla beccaccia che ci impegna particolarmente. 

È così che in un freddo ma limpido mattino di dicembre decidiamo di ritrovarci per cacciare colombacci che sono stati avvistati e pazientemente monitorati dagli amici nei giorni precedenti. Il buio è ancora totale quando ci incontriamo e iniziamo i preparativi di quella che dovrà essere una tesa perfetta e credibile per selvatici ormai molto diffidenti nella parte finale della stagione. I colombacci frequentano un campo di cereali recentemente seminato e un piccolo bosco di querce che fornisce in questo periodo dell’inverno bacche di edera particolarmente gradite ai columbidi. Dopo aver istallato la giostra che si avvale di colombacci impagliati e stampi intorno altrettanto ben riprodotti e credibili in posizione di pastura, ci apprestiamo a costruire degli appostamenti temporanei con teli artificiali e alcuni arbusti presenti al limite del fossato che delimita il campo coltivato. Mentre il movimento della giostra nel campo serve a richiamare l’attenzione dei selvatici in lontananza, le aste con i piccioni in posizione laterale ci aiutano a completare l’azione di rifinitura avvicinando i colombacci in arrivo al fossato e dunque alla linea degli appostamenti. La luce del giorno ci trova preparati e già nascosti all’interno degli appostamenti e ho giusto il tempo di prendere le cartucce Baschieri & Pellagri Mygra anche queste specifiche per il colombaccio, mentre i primi selvatici iniziano a muoversi a valle. Il tempo scorre fra richiami di attenzione, racconti, frasi bisbigliate all’arrivo dei colombacci e fra un’emozione e l’altra col fiato e lo sguardo sospresi nell’azzurro del cielo che solo dicembre e i venti da nord sanno regalare. Respiriamo a pieni polmoni l’aria rigida che ci rende consapevoli e grati del nostro essere  ancora una volta qui, liberi e sognanti, fra il silenzio delle campagne, a contemplare e godere i colori, i suoni e i ritmi con cui la natura ci mostra il suo volto semplice e vero.


Per maggiori info sugli accessori da caccia al colombaccio www.pianetacolombaccio.com