Giovani cacciatori e biodiversità in Europa

Il Commissario europeo per l’Ambiente Karmenu Vella ha sottolineato alla conferenza “Giovani cacciatori: garantire un futuro per la biodiversità europea”, tenutasi il 6 settembre al Parlamento europeo, il valore del Manifesto della Biodiversità FACE per dimostrare che i 7 milioni di cacciatori europei che questa associazione rappresenta contribuiscono a conseguire gli obiettivi della Strategia europea per la biodiversità fino al 2020. 

Con l’accento sui giovani cacciatori, la conferenza ha posto le basi per discutere il futuro della caccia in un mondo sempre più urbanizzato.  

I relatori hanno discusso le strategie di comunicazione e il modo migliore per sostenere il contributo che i giovani cacciatori danno alla conservazione della natura e alla gestione della fauna selvatica. 

Vi è stato un ampio accordo sulla necessità di programmi formativi e attività dedicate a sostenere i giovani praticanti. 

Promozione della caccia fra le nuove generazioni

Janneke Eigeman, responsabile della comunicazione alla Royal Dutch Hunting Association (KNJV), ha evidenziato alcuni sviluppi positivi nei confronti dei nuovi cacciatori. 

Ad esempio, nei Paesi Bassi circa il 50% delle persone che ottengono il permesso di caccia sono giovani. 

Per promuovere la caccia fra le nuove generazioni, ha spiegato la necessità di istituire programmi di mentoring [il mentoring è una metodologia di formazione basata su una relazione uno a uno tra un soggetto con più esperienza e uno con meno esperienza, N.d.R.] come quello sviluppato dalla KNJV, che collega cacciatori di maggior età ed esperienza a nuovi e più giovani praticanti. 

La conferenza ha riconosciuto il ruolo delle nuove tecnologie come una potente opportunità per costruire reti di giovani cacciatori. 

Jean Pierre Ferraro, imprenditore danese e co-fondatore di Nyjæger.dk e Huntappvisor ha presentato come le nuove tecnologie possono aiutare i giovani cacciatori a creare tali reti rafforzando le proprie esperienze e diffondendole fra i coetanei.

Sostenibilità sociale della caccia

David Plaz, dalla rete “Young Opinion” del CIC - Consiglio internazionale per la caccia e la conservazione della fauna selvatica, ha sottolineato l'urgente necessità di campagne di comunicazione ben finanziate per garantire la sostenibilità sociale della caccia in un mondo sempre più urbanizzato. 

La conferenza è stata organizzata dalla FACE - la Federazione delle Associazioni per la caccia e la conservazione dell’UE - in occasione del suo quarantesimo anniversario e in coordinamento con l’europarlamentare Karl-Heinz Florenz, Presidente dell’Intergruppo del Parlamento europeo Biodiversità, Caccia e Ruralità  e col vicepresidente dello stesso, l’europarlamentare Bendt Bendtsen, che hanno presieduto la riunione.

Una mostra parallela al Parlamento europeo - “Giovani conservatori” - ha illustrato visivamente come le associazioni venatorie europee si occupano e si impegnano attivamente con i giovani nella promozione della caccia e della conservazione della fauna e dell’ambiente.

12.09.2017