Il cacciatore, paladino dell’ambiente

La Fondazione U.N.A. - Uomo, Natura, Ambiente – ha riunito la mattina del 14 novembre 2017 all’Hotel Nazionale a Roma esponenti politici e delle associazioni di categoria per discutere sulla anacronistica e ormai deleteria contrapposizione tra il mondo degli ambientalisti e quello dei cacciatori e su come nel pieno rispetto dei ruoli può essere possibile trovare un punto di incontro ed operare insieme per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della biodiversità.

Il convegno aveva come titolo “La gestione del patrimonio vivi-faunistico in Italia: tra piccoli e grandi passi dove siamo e dove arriveremo”.

Tavola rotonda Fondazione U.N.A.
Da sinistra, Anna Maria Bernini, vicepresidente del gruppo di Forza Italia al Senato, Enrico Cisnetto, editorialista e moderatore dell'evento, Marco Donati, Deputato Pd, Luciano Rossi, Senatore Alternativa Popolare - Centristi per l’Europa – NCD e Stefano Borghesi, Deputato Lega Nord.

La figura del cacciatore

In questa luce, la figura del cacciatore è rivista, sostituendo lo stereotipo del predatore selvaggio con l’immagine di un uomo oppositore del bracconaggio, consapevole della natura che lo circonda, garante della biodiversità, e rispettoso delle regole dettate dalla comunità scientifica.

Sono intervenuti Mauro Libè, consigliere politico di Gian Luca Galletti, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Giampiero Sammuri, presidente Federparchi, Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti, Anna Maria Bernini, vicepresidente del gruppo di Forza Italia al Senato, Mariastella Gelmini, vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla Camera e coordinatrice lombarda, Marco Donati, Deputato Pd membro della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo alla Camera dei Deputati, Luciano Rossi, Senatore Alternativa Popolare - Centristi per l’Europa – NCD e Stefano Borghesi, Deputato Lega Nord.

Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti
Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti.

Fondazione Una sta facendo un lavoro importante – spiega Roberto Moncalvo – perché sta creando luoghi e momenti di confronto dove si cerca di uscire dall’ideologia. Molte zone montane e collinari sono state abbandonate dagli agricoltori a causa della presenza di animali selvatici fuori controllo che danneggiano le coltivazioni, che sono causa di incidenti stradali in alcuni casi mortali e che comportano un serio rischio per la salute pubblica e la sicurezza degli allevamenti. È necessario quindi – conclude Moncalvo – riportare sui nostri territori equilibrio anche attraverso proposte normative e legalità”.

Mauro Libè
Mauro Libè, consigliere politico di Gian Luca Galletti, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

"Come ministero dell'Ambiente - osserva Maurò Libè - abbiamo anche sottoscritto un protocollo che contiamo di portare avanti sul contrasto agli illeciti, sull'orso marsicano e sulla gestione e il controllo del territorio. Cerchiamo di trovare le soluzioni tenendo conto di chi vive il territorio, e di affrontare con razionalità questi temi; i cacciatori sono tra le categorie che presidiano territorio. Abbiamo bisogno di lavorare insieme con il ministero e ai tantissimi amministratori locali che sono una vera risorsa".

Anna Maria Bernini
Anna Maria Bernini, vicepresidente del gruppo di Forza Italia al Senato.
Mariastella Gelmini e Roberto Moncalvo
Mariastella Gelmini e Roberto Moncalvo.

Sia Mariastella Gelmini, sia Anna Maria Bernini nel corso del convegno hanno ribadito l’importanza di gestire questi temi con il “buon senso”, senza sfociare negli estremismi.  “Capisco le preoccupazioni dei movimenti animalisti, ma non ci deve essere marginalizzazione e un atteggiamento vessatorio verso la caccia anche perché intorno ad essa ci sono molti interessi economici.

Mariastella Gelmini
Mariastella Gelmini, vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla Camera e coordinatrice lombarda.

Dietro all’industria delle armi legalmente possedute ci sono posti di lavoro e pezzi dell’economia italiana”, spiega la Gelmini. “Dobbiamo abbandonare un eccesso di ideologia che porta ad incomprensioni e affidarci al buon senso per gestire i vari interessi in gioco”. 

A chi le chiede di far sottoscrivere a Michela Brambilla un testo per l’abbattimento dei cinghiali in eccesso risponde: “Mi chiedete tantissimo…”. “Sono certa – conclude – che Berlusconi saprà trovare un equilibrio tra le diverse posizioni che animano il centrodestra”.

La senatrice Anna Maria Bernini ribadisce “Sono favorevole alla caccia anche perché è un comparto molto regolamentato e ne voglio parlare senza ipocrisia. Molto spesso coloro che sono contrari alla caccia sono proprio quelli che la conoscono meno. Bisogna essere collaborativi ed opporsi all’estremismo, anche quello degli animalisti. È importante che ci sia una collaborazione tra gli agricoltori e i cacciatori che – ha concluso la senatrice – sono specie in via di estinzione molto più degli animali selvatici”. 

Marco Donati
Marco Donati, Deputato Pd, membro della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo alla Camera dei Deputati.
Stefano Borghesi
Stefano Borghesi, Deputato Lega Nord.

Secondo Marco Donati è necessario "aprire un ragionamento per mettere insieme tutti gli attori in campo sulla gestione del territorio". Per Stefano Borghesi, quello della "gestione della fauna sul territorio è un problema datato che ancora persiste" perché il tema "si affronta con troppa ideologia".

Convegno La gestione del patrimonio vivi-faunistico in Italia
Un momento del convegno “La gestione del patrimonio vivi-faunistico in Italia: tra piccoli e grandi passi dove siamo e dove arriveremo”.
Un momento del convegno La gestione del patrimonio vivi-faunistico in Italia
Un momento del convegno “La gestione del patrimonio vivi-faunistico in Italia: tra piccoli e grandi passi dove siamo e dove arriveremo”

La Fondazione Una opera dal 2015 per creare una sinergia tra questi diversi mondi (ambientalista, agricolo e venatorio) affinché possano agire insieme per una gestione condivisa e proficua della natura. In tale contesto la figura del cacciatore è stata rivista, sostituendo lo stereotipo del predatore selvaggio con l’immagine di colui che è garante della biodiversità, rispettoso delle regole dettate dalla comunità scientifica e oppositore del bracconaggio. 


Per maggiori informazioni: FondazioneUNA.org

21/11/2017