Arcicaccia e Federcaccia contro lo stato di blocco della caccia di selezione

Le associazioni venatorie senesi Arcicaccia e Federcaccia, aderenti alla CCT, ritengono che sia inaccettabile l’attuale stato di blocco della caccia di selezione ai cervidi che, invece, avrebbe potuto essere attiva già dal 1° giugno. Non a caso il 20 maggio avevamo inviato una nota al Presidente della Provincia per sollecitare che fossero messi in atto tutti gli adempimenti necessari, avendo avvertito nell’aria uno stato di inerzia da parte dell’Amministrazione Provinciale. Da allora solo generiche dichiarazioni da parte della Provincia – salvo le discutibili ed incerte delibere sulla selezione al cinghiale (considerate anche le ultime “precisazioni” del dirigente) – senza che fosse fornita alcuna precisa indicazione, lasciando i cacciatori in uno stato di assoluta incertezza.

Se è pur vero che la Provincia è in attesa del parere ISPRA, perché altre Province lo hanno già ottenuto avviando quindi la caccia di selezione? Quando è stata inviata la richiesta all’ISPRA? La realtà è che vi sono stati assurdi ritardi da parte dell’Amministrazione che certo non possono trovare giustificazione nello stato di commissariamento degli ATC, visto che i Commissari sono nominati e rispondono direttamente alla Provincia ai fini di garantire l’ordinaria gestione degli Ambiti. La realtà è che la richiesta di parere all’ISPRA è stata inviata solamente gli ultimi giorni del mese di maggio , all’indomani della lettera di sollecito inviata da Arci Caccia e federcaccia, mentre i censimenti, sulla base dei quali stilare i piani di prelievo, erano stati effettuati già nel mese di marzo!

Così proprio non va e non può continuare: i cacciatori sono ormai esasperati ed anche la pazienza delle scriventi Associazioni venatorie è finita. Se sempre abbiamo cercato di collaborare per risolvere i problemi, oggi di fronte a questa situazione non possiamo non farci voce dei tanti nostri soci ormai non più disposti a non vedere riconosciuti i propri diritti di cacciatori.