Il segugio Ariègeois

Derivata dall’incrocio tra i segugi Bleu de Gascogne, o il Gascon Saintongeois, con briquets des pays d’Ariège, la creazione dell’Ariègeois risale al 1912, dopo la selezione effettuata nel dipartimento dell'Ariège. 

Questi cani mostrarono da subito una grande attitudine al lavoro in muta, riuscendo tuttavia a cacciare in modo efficace anche singolarmente. 

Impiegato e selezionato inizialmente per l’esclusiva caccia alla lepre, da anni, viene impiegato con successo fino ad ottenerne uno specialista, anche nella caccia al cinghiale. In entrambe le tipologie di caccia questi segugi si distinguono per intelligenza, caparbietà e potenza olfattiva. La seguita è regolare, continua, veloce. 

Carattere del segugio Ariègeois

Cinghiale con segugi Arìegeois
Per la sua potenza olfattiva, l'intelligenza e la versatilità, il segugio Ariègeois, inizialmente selezionato per la caccia alla lepre, viene oggi apprezzato anche nella caccia al cinghiale.

La dolcezza del carattere e lo spirito di collaborazione con il cacciatore ne fanno un cane ben predisposto all’addestramento. 

Questi suoi aspetti caratteriali che lo riconoscono come un ottimo compagno di vita oltre che di caccia, si accompagnano ad un atteggiamento estremamente vivace e risoluto a caccia, in cui, con la sua voce tipica, simile ad un grido di battaglia, scandisce le varie fasi della cacciata, dai primi segnali di accostamento, fino allo scovo e la seguita del selvatico.  

Fra tutte le razze francesi, l’Ariègeois è forse quella che maggiormente si avvicina alle razze italiane per velocità della seguita, sempre precisa e incalzante. 

Grazie ad una struttura fisica nel complesso snella ma robusta e resistente, l'Ariègeois si esprime a caccia dove l'eleganza del suo aspetto sembrerebbe proibitiva. 

Leggero e veloce nel movimento, coraggioso e determinato nell'indole, questo segugio si adatta nella perlustrazione di terreni diversi spesso anche molto impegnativi. 

Da qui deriva la sua versatilità estremamente apprezzata dai cacciatori che lo vede impegnato con successo sia nella caccia alla lepre nei terreni aperti, sia nella sfida con il cinghiale all'interno dei boschi e delle macchie più intricate.