Cani da caccia continentali e inglesi

Si sa che nelle cose della vita, non esista lama che non sia a doppio taglio. Lo confermo, significando con ciò – in questo caso – che se è vero che il continentale moderno – tedesco in primis – per reggere la concorrenza degli inglesi dovette giocoforza… inglesizzarsi, altrettanto è vero che dopo l’avvento dei kurzhaar e dei drahthaar – con le loro capacità di farsi sbrigativi alla bisogna, il loro riporto e recupero naturali, sommati ad una tenuta di ferma che nulla aveva da invidiare a quella dei figli d’Albione – accadde che necessariamente anche gli inglesi furono costretti a… continentalizzarsi.

Cani continentali e inglesi 
L'agguato del setter, una delle sue tipiche modalità di ferma, oltre alla classica "seduta"
Cani continentali e inglesi 
Pointer e Setter, in una splendida sessione di lavoro in coppia
Cani continentali e inglesi 
Setter, il più amato dagli italiani e per più di una ragione, a partire dalla sua splendida capacità di adattamento anche al fagiano
Cani continentali e inglesi 
Inglesi e continentali: uno spettacolo vederli lavorare assieme
Cani continentali e inglesi 
Pointer, il signore del vento! 

Fu per coprire tutte le richieste dell’utenza venatoria; in un gioco continuo di reciproci “scambi culturali” di competenze e di dressaggio che altro non fece se non migliorare – venatoriamente parlando – praticamente tutte le razze. Sembra quasi paradossale dunque quanto sto per affermare, eppure è la verità: se oggi setteristi e pointermen hanno cani polivalenti capaci di fare lavori che anticamente nessuno si sognava neppure di chiedergli, questo più che in parte è dovuto alla discesa in campo dei fermatori tedeschi.

Cani continentali e inglesi
Quaglie e fagiani, pane quotidiano di tanti ausiliari specie inglesi in Italia
Cani continentali e inglesi 
Quaglie e fagiani, pane quotidiano di tanti ausiliari specie inglesi in Italia
Cani continentali e inglesi 
Setter e kurzhaar, quando l'inglese è continentalizzato e il continentale inglesizzato, non ce n'è per nessun selvatico! 
Cani continentali e inglesi 
Prove e inglesi, quasi un binomio inscindibile. Specie quando si parla di grandi classiche di montagna... 

I quali, con il loro elevatissimo gradiente di concorrenzialità, resero necessario estendere il range di utilizzo di cani altrimenti assai specializzati come i british. Vero dunque che kurzhaar& c. devono molto al pointer, altrettanto vero tuttavia che il debito “di sangue” mi pare ampiamente saldato dal fatto di aver portato gli anglofili tutti a rendere i loro attuali campioni assai più versatili, utili di quelli di un tempo. La concorrenza è sempre l’anima del commercio!