Sabatti SAPHIRE: prova tecnica della nuova carabina

Si tratta infatti di una bolt-action con azione ricavata da un blocco unico di Ergal e due basi Picatinny integrate che consentono un rapido montaggio degli attacchi ed una più veloce taratura. 

In quest’azione si muove l’otturatore che è provvisto di 3 tenoni anteriori e risulta composto da una manetta sostituibile, una testina flottante - anch’essa sostituibile nel caso in cui si voglia cambiare calibro - e un corpo rettificato dal movimento estremamente fluido e scorrevole. Sullo stesso corpo dell’otturatore si trova anche il sistema di estrazione primaria.

La canna, elemento di cruciale importanza, viene realizzata per martellatura a freddo con il sistema di rigatura multiradiale progettato e realizzato dalla Sabatti stessa. Il sistema MRR (Multi Radial Rifling) garantisce non solo una migliore concentrazione delle rosate, ma anche maggiori velocità dei proiettili e durata delle canne.

Canna e calibri disponibili

Carabina Sabatti SAPHIRE con ottica
La canna multiradiale Sabatti è garanzia di velocità e precisione, nel caso della carabina SAPHIRE è intercambiabile con diversi calibri.

In compenso, però, diminuiscono i depositi di rame e le pulizie. 

La canna inoltre può essere sostituita con uno qualsiasi dei calibri proposti che vanno dal .243 Win. al .300 Win. Mag., passando per i classici 6.5x55, 7x57, 7x64, 8x57, .270 Win., .308 Win., .30-06, 7 Rem. Mag., etc.

Lo scatto può essere standard oppure con stecher, congegno che riduce la pressione necessaria a far partire la fucilata attorno ai 0.250 kg, mentre la sicura, per il momento, rimane quella a due posizioni con blocco dell’otturatore.

Test con carabina Sabatti SAPHIRE

Noi di all4hunters abbiamo testato la SAPHIRE in calibro 6.5x55 con estrema soddisfazione sia al poligono indoor a 100 metri, che in montagna su bersagli cartacei a distanze variabili dai 150 ai 350 metri. 

Le munizioni adoperate, di varie tipologie e marche, montavano palle da 120, 130 e 140 grani. 

Situazioni e condizioni, dunque, del tutto diverse, ma identica è sempre stata la precisione e l’eleganza dell’arma. 

“Fare centro” per noi cacciatori non è mai stato così facile, specialmente se ad un’arma perfetta ci si aggiunge un’ottica altrettanto performante come il Leica Magnus 2.4-16x56 con reticolo balistico illuminato. 

Continuate a seguirci e fra pochissimo vedrete in video i risultati ottenuti con la carabina Sabatti SAPHIRE nella caccia al capriolo in montagna.


Per ulteriori informazioni visita il sito Sabatti

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