SIG Sauer MPX

SIG Sauer MPX
Con la pistola-mitragliatrice modulare MPX, il gruppo SIG Sauer lancia un'arma innovativa sul settore degli equipaggiamenti ad impiego professionale

Il gruppo elvetico-tedesco SIG Sauer, in sé, non ha mai prodotto una pistola-mitragliatrice. L'ultima arma di questa categoria a portare il marchio SIG, prodotta in Svizzera presso gli stabilimenti di Neuhausen, è stata la Mp310: messa in produzione alla fine della Seconda Guerra Mondiale, progettata e costruita in base ai canoni d'impiego dell'epoca, realizzata tramite procedimenti manifatturieri estremamente complicati  e per allora molto avanzati che la resero assai costosa, la Mp310 è uscita di produzione nel 1972, e al di fuori dell'impiego da parte delle forze di Polizia in Svizzera ha visto a suo tempo solo una limitata adozione in Cile. Un marchio come SIG Sauer, che oggi è sinonimo di qualità, prestazioni ed innovazione tecnologica ai più alti livelli soprattutto per quanto riguarda gli armamenti destinati alle unità militari e alle forze di Polizia di tutto il mondo, non poteva certo rimanere a lungo fuori da questo segmento di mercato.

SIG Sauer MPX-K
Ridotta nelle dimensioni e negli ingombri totali, la MPX-K si configura come arma a raffica da porto occulto per la protezione ravvicinata di personalità importanti

Tanto più che, a dispetto della sempre più ampia diffusione delle versioni ultracorte dei fucili d'assalto e delle Personal Defense Weapons (armi a raffica compatte caratterizzate dalla cameratura in calibri speciali proprietari con particolari livelli di prestazioni in fatto di potere d'arresto o penetrazione di protezioni balistiche individuali), le pistole-mitragliatrici standard, camerate per i normali calibri da pistola, continuano ad essere particolarmente gettonate in particolare da parte delle forze di Polizia. Per il 2013, infatti, la SIG Sauer offre la sua reinterpretazione del concetto di Sub-Machine Gun: la MPX, un sistema modulare più che una semplice SMG, pensato per adattarsi rapidamente a molteplici tipologie d'impiego. Concepita dal team di ricerca e sviluppo della SIG Sauer presso la branca nord-americana di Exeter (New Hampshire, USA), la pistola-mitragliatrice MPX ha fatto scalpore in occasione delle fiere di settore degli ultimi mesi, ed è attualmente in produzione e distribuzione.

SIG Sauer MPX-SD
Variante per impieghi speciali del sistema, la MPX-SD impiega una canna allungata e munita di silenziatore integrale

In quanto a costruzione, la pistola-mitragliatrice MPX deve molto all'esperienza maturata da SIG Sauer nel corso degli ultimi anni nella produzione di derivati AR-15 ed M4: in particolare, essa si caratterizza per due semicastelli imperniati frontalmente tramite un perno passante. Il semicastello inferiore è in polimero caricato con materiali di sintesi e fibre, quello superiore è macchinato dal pieno in lega d'alluminio su specifiche aeronautiche. La conformazione e la posizione dell'impugnatura, della guardia del grilletto e del pozzetto del caricatore, il pulsante di sgancio del caricatore medesimo e di rilascio dell'otturatore in apertura (Hold-Open), la manetta d'armamento e la leva di selezione della modalità di tiro a tre posizioni − sicura, semi-automatico, a raffica libera a circa 850 colpi minuto − riprendono in pieno, seppure in scala, quella dei medesimi comandi sulle armi di derivazione M16/M4: ciò consente agli operatori professionali che siano addestrati all'impiego dell'arma americana di impratichirsi più facilmente e rapidamente all'uso della nuova SIG Sauer MPX. Tutti i comandi sulle armi della piattaforma MPX sono comunque ambidestri.

SIG Sauer MPX-C
La SIG Sauer offre anche una variante semi-automatica ad uso civile del sistema MPX: la carabina MPX-C

La SIG Sauer MPX viene offerta priva di mire metalliche: una lunga rotaia MIL-STD-1913 "Picatinny" sul castello superiore la rende compatibile con sistemi di mira Aftermarket, mentre altre rotaie sul guardamani consentono l'uso di accessori tattici. Il funzionamento, del tutto peculiare per una pistola-mitragliatrice, si basa su un otturatore rotante ed un sistema di recupero di gas indiretto tramite pistone a corsa corta, il medesimo impiegato dai fucili e dalle carabine di derivazione AR-15 della SIG Sauer: una garanzia di affidabilità, stabilità e precisione anche nel tiro a raffica. In tutte le sue versioni, la MPX impiegherà un calciolo collassabile a tre posizioni o un calcio pieghevole in sintetico, ed un sistema di cambio rapido delle componenti che consente la conversione dal calibro nativo (9x19mm "Parabellum") al .40 Smith & Wesson o al .357-SIG. I caricatori impiegati, polimerici traslucidi ricurvi da trenta colpi per tutti e tre i calibri, sono forniti dalla Lancer Systems L/P, un'azienda statunitense già nota per i suoi caricatori STANAG 4179 in polimero per AR-15.

SIG Sauer MPX-P
Anche la MPX-P, versione "pistolona" senza calcio, è prodotta sia a raffica che in semi-auto per i mercati commerciali

Sono cinque le diverse configurazioni del sistema MPX: la pistola-mitragliatrice standard MPX-T, lunga al massimo 61 cm, impiega una canna da 165mm, mentre la compatta MPX-K, lunga al massimo 56cm. con canna da 114 mm, si configura come SMG da porto occulto per impieghi di scorta; sempre in virtù della lunghezza totale di canna dell'arma standard, ma priva di calcio, la MPX-P è disponibile sia in versione a raffica che in variante solo "semi" per gli impieghi da parte di tiratori civili e personale delle compagnie di sicurezza privata; infine, la MPX-C e la MPX-SD si configurano come le varianti "lunghe" del sistema: entrambe impiegano una canna da 165mm, ma la prima è solo semi-automatica, e un sistema di prolunga ed uno speciale compensatore portano la lunghezza della canna ad un totale di sedici pollici, mentre la seconda è a raffica ed è dotata di silenziatore integrale. Tutte le componenti di tutti i modelli del sistema sono intercambiabili, rendendo possibile la conversione di una variante ad un'altra da parte dell'operatore stesso in pochi minuti; l'unica eccezione è costituita dalle versioni solo semi-automatiche costruite per la distribuzione sui mercati civili, che non possono impiegare le componenti dei modelli a raffica − mentre possono farlo quegli esemplari che, pur costruiti in versione solo semi-automatica, siano stati realizzati specificamente per la vendita alle forze di Polizia.


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