Smith & Wesson M&P “Shield”

Pistola Smith&Wesson M&P “Shield”
La guardia del grilletto sulla “Shield”, pur commensurata nelle dimensioni alla riduzione generale di ingombri del design, mantiene un profilo adeguato allʼimpiego rapido
Smith & Wesson M&P “Shield”
I comandi sulla pistola “Shield” (sicura manuale al fusto, leva di sblocco dello hold-open, leva di smontaggio e pulsante di sgancio del caricatore) mantengono un bassissimo profilo onde contenere al massimo gli ingombri dellʼarma ed evitare di impigliarsi negli abiti dellʼutente durante unʼestrazione rapida

Che il mercato delle armi statunitense stia subendo una sorta di “europeizzazione” per quanto riguarda i gusti in fatto di armi per la difesa personale, era noto già da tempo a chi avesse occhi per vedere: prima la “caduta” del calibro .45 ACP come munizione dʼelezione dei tiratori americani, poi in tempi più recenti lʼavvento di nuove e moderne subcompatte in calibri “piccoli” (ad esempio il .380 ACP o “9 Corto”), che in America parevano essere stati “accantonati” da tempo ma che in Europa al contrario non sono mai passati del tutto di moda; ciò è tuttavia anche un segnale della crescita del bacino dʼutenza per le armi da porto occulto, che negli ultimi anni hanno visto una maggiore diffusione anche tra tiratori meno esperti e meno fiduciosi di sé stessi con armi più potenti e dimensionalmente più grandi, nonché dellʼaccresciuta necessità nel mondo professionale di armi da “backup” a cui gli operatori possano affidarsi per far fronte alle situazioni più gravi. La Smith & Wesson, uno dei “big” assoluti del panorama armiero americano, non poteva ignorare queste tendenze del mercato, e dopo aver lanciato nel giro di pochi anni la pistola subcompatta Bodyguard calibro .380 e il revolver ultracorto in calibro .38 Special che porta lo stesso nome, espande con una subcompatta adatta allʼuopo la sua gamma di punta, la “Military & Police”, che con modelli full-size e compact in calibro 9mm, .40, .45 e .357 SIG rappresenta unʼingegnosa e migliorata rivisitazione “Made in USA” del design Glock: ne è passata, infatti, di acqua sotto i ponti dai tempi della disastrosa “Sigma”, che allʼazienda americana costò una querela da parte della casa austriaca, e ora le Smith & Wesson M&P, adottate da forze di Polizia e militari nella madrepatria e in tutto il mondo, rappresentano un degno concorrente di mercato per le polimeriche mitteleuropee.

Smith & Wesson M&P “Shield”
La mancanza di una rotaia tattica sotto il dust cover ribadisce la destinazione dʼuso della “Shield”: il backup o la difesa personale

Proprio di alcuni modelli Glock la nuova subcompatta dellʼazienda di Springfield, denominata “Shield” a simboleggiare lo “scudo” che vorrebbe contrapporre tra gli onesti cittadini e i criminali, prende il posto sul mercato civile USA: per la precisione quello di alcune subcompatte Glock, che negli Stati Uniti non sono distribuite in quanto alcune loro caratteristiche tecniche le rendono non importabili ai sensi del “Gun Control Act” del 1968. La Smith & Wesson M&P “Shield”, lanciata sul mercato proprio oggi, soddisfa appieno la richiesta generata da questa grave mancanza. Sebbene nel corso degli ultimi anni siano stati molti i produttori statunitensi a cercare di riempire tale vuoto con la loro offerta, la Smith & Wesson è praticamente sicura che la sua nuova arma, lanciata proprio oggi, riuscirà ad avvantaggiarsi della fama delle “sorellone” della serie M&P per ottenere quel successo che molte concorrenti hanno finora mancato.

Smith & Wesson M&P “Shield”
Immagine pubblicitaria che elenca tutte le caratteristiche principali della nuova pistola “Shield”

Tecnicamente la Smith & Wesson M&P “Shield” si configura come una pistola semiautomatica con scatto in sola doppia azione (ancorché leggera), con percussore interno lanciato e sicura allo scatto in forma di un grilletto in due parti, oltre a una sicura manuale che interviene sulla catena di scatto ed è attivata da una levetta posizionata sul lato sinistro del fusto, rapidamente raggiungibile col pollice della mano forte. Sotto questo punto di vista, la “Shield” è senzʼaltro una versione scalata delle più grandi Military & Police, e integra tutte le soluzioni tecniche che lʼhanno resa celebre, tra cui lʼottimo sistema di scatto e percussione (addirittura migliorato rispetto alle originali Glock), il fusto in ottimo polimero (nella “Shield” il dorsalino dell'impugnatura, con texture antisdrucciolo, è tuttavia fisso e non personalizzabile) e le tacche di mira fisse con riferimenti a punto bianco per un rapido allineamento. Il carrello è in acciaio inossidabile rifinito in Melonite 68HRc, e sotto la parte anteriore del fusto manca lʼormai onnipresente rotaia Picatinny per accessori tattici; scelta non campata in aria, dato che unʼarma per il porto occulto o lʼimpiego dʼemergenza, ideata per essere portata anche dentro una tasca o una borsetta e dallʼinterno di tale custodia di fortuna essere utilizzata in caso di necessità, avrebbe poco da guadagnare e molto da perdere dalla presenza di un tale optional.

Pistola Smith&Wesson M&P “Shield”
La nuova pistola “Shield” sarà disponibile nei calibri 9mm e .40-Smith & Wesson

La compattezza estrema della “Shield” è testimoniata tutta dalle sue dimensioni: uno spessore di appena un pollice (2,54 cm), per una lunghezza di quindici centimetri e mezzo e una canna da tre pollici, sia nella versione in calibro 9mm (per ora solo 9x19mm “Parabellum”) che in calibro .40 Smith & Wesson. Lʼimpostazione dei comandi riprende quella dei modelli full-size e compatti: la leva di rilascio del carrello-otturatore in apertura, quella di smontaggio e quella di sicura manuale e il pulsante di sgancio del caricatore si trovano nelle medesime posizioni, ma oltre a essere ridimensionati sono stati ridotti negli ingombri e nelle sporgenze, per evitare che possano impigliarsi negli abiti di chi porta la “Shield” in caso si renda necessaria unʼestrazione rapida. La guardia del grilletto è stata altresì allargata rispetto alle dimensioni totali dellʼarma, per favorire il raggiungimento, che in molte subcompatte risulta difficoltoso per chi abbia mani anche solo di un poco più grosse del normale o sia solito usare i guanti, specialmente in inverno. Il peso dello scatto si attesta sulle 6,5 libbre (2,94 kg).

Smith & Wesson M&P “Shield”
Questʼimmagine promozionale dimostra perfettamente quale sia il punto di forza della “Shield”: lʼestrema compattezza

La pistola “Shield” si alimenta tramite caricatori monofilari in lamierino d'acciaio con fondello polimerico, disponibili in due diverse capacità a seconda del calibro. Per il calibro 9mm la capacità standard è di sette colpi, che scendono a sei per il cal.40; tuttavia, oltre al caricatore standard, ciascuna “Shield” viene distribuita con un caricatore di riserva munito di una gonnella estesa che aumenta di un colpo l'autonomia totale. Per entrambi i modelli il peso a vuoto si attesta sui 538 g, e il prezzo indicativo al pubblico negli USA è di 449 US$; un livello molto basso che speriamo si traduca in un ammontare commensuratamente ridotto di euro... anche se allo stato attuale dei fatti non sappiamo quanto ci vorrà prima di vedere la “Shield” in Italia.