La saga delle striker continua: DVG-1 di SCCY Industries, l'alternativa economica "made in USA"

Pistola DVG-1 in due versioni
La pistola DVG-1 in doppia versione: in primo piano con ottica a punto rosso di serie, in secondo piano con le mire metalliche compatibili con quelle della Glock 43.

Nel 2020 negli USA si contavano circa 19,5 milioni di porti d’arma per difesa personale attivi, un numero che cresce ogni anno di circa il 15% e che vede le donne come principali richiedenti della licenza. Non deve stupire quindi che il mercato delle pistole per porto dissimulato sia talmente allettante da avere di fatto monopolizzato i progetti delle principali aziende produttrici di armi corte.

Chi ci segue regolarmente avrà avuto modo di notare una certa monotonia nell’offerta delle grandi aziende americane e internazionali: oggi la novità per eccellenza è una pistola calibro 9 con fusto in polimero, percussore lanciato, caricatore ad alta capacità e predisposizione per l’ottica a punto rosso. Appartengono a questa categoria, citandole in ordine sparso la Kimber M-7 Mako, la Springfield XD-M Elite 3.8, la Smith & Wesson M&P Shield Plus, la SIG Sauer P365X RomeoZero e altre che non citeremo per non annoiarvi.

Oltre a questi grandi produttori di livello internazionale, negli USA opera un piccolo esercito di aziende di respiro locale, che spesso partoriscono progetti interessanti pur essendo degli outsider. È il caso della SCCY Industries di Daytona Beach, in Florida, che ha in catalogo già da qualche anno la pistola da difesa CPX in calibro 9 Corto e 9 Luger, con scatto in doppia azione e cane esterno realizzata in diverse varianti di finitura e recentemente proposta… in versione optics ready.

DVG-1, una Sub-compatta, OK il prezzo è giusto!

DVG-1 di SCCY Armaments con ottica montata
Per il momento non è prevista una versione con predisposizione per l’ottica a punto rosso, diversa dalla Riton già montata di fabbrica.

Con il nuovo modello DVG-1 la SCCY Industries si lancia nell’affollato gruppo delle pistole con percussore lanciato, mantenendo di fatto il fusto della CPX e facendo diverse modifiche al carrello. Ma partiamo dall’inizio: la DVG-1 è una pistola semiautomatica con fusto in polimero in calibro 9 Luger. Il caricatore monofilare ha una capacità di 10+1 colpi. La pistola è sprovvista di sicure manuali e i comandi che troviamo sul lato sinistro sono la leva di smontaggio e il pulsante di sgancio del caricatore. I pannelli delle guancette sono testurizzati antiscivolo e sui lati della parte anteriore (dust cover) sono presenti degli sgusci che facilitano il posizionamento del dito indice quando non lo si appoggia sul grilletto. Il carrello in acciaio ha una finitura nitrurata nera e ha le fresature di presa anche nella porzione anteriore. SCCY industries nel suo sito precisa con un tocco di orgoglio che a parte le molle ogni componente delle sue pistole è prodotto all’interno dell’azienda. Questo riguarda anche il set di mire composto da una tacca registrabile di tipo Novak e da un mirino fisso. Gli organi di mira sono compatibili con quelli aftermarket per la Glock 43, quindi ci sono possibilità infinite di personalizzazione. In alternativa la DVG-1 è disponibile già equipaggiata di fabbrica con un’ottica mini-reflex Riton MPRD 2 con punto rosso da 3 MOA montata in co-witness con le mire metalliche.

In casa SCCY Industriess si è fatto un gran lavoro di progettazione sul gruppo di scatto, controllato da un grilletto di tipo diritto. Il peso di sgancio del percussore è di soli 2,5 chilogrammi.

La canna della DVG-1 misura 3,1 pollici pari a 78 mm e ha una rigatura destrorsa con passo 1:16. La pistola è a chiusura geometrica, con un sistema sviluppato da Joe Roebuck, fondatore dell’azienda, denominato “Quad Lock” che prevede ben quattro punti di contatto tra canna e fusto quando l’arma va in chiusura, garantendo una precisione superiore.

Bene, abbiamo visto le caratteristiche tecniche di questa pistola subcompatta, sicuramente interessanti ma non abbastanza da farla spiccare tra l’agguerrita concorrenza. Dove sta la sua vera forza? La risposta è: nel prezzo. Negli USA la DVG-1 in versione con mire metalliche costa solo 299,99 dollari, pari a circa 250 euro, mentre la versione con ottica Riton MPRD 2 costa 399,99 dollari, ovvero 340 euro. Se pensiamo che una concorrente come la Kimber M-7 Mako o come la Springfield Armory XD-M Elite 3.8″ costa esattamente il doppio, ecco svelata la forza di questo produttore indipendente che sfida le grandi Major del mondo armiero sul loro terreno. Speriamo che questa pistola possa destare l’interesse di qualche importatore europeo, anche se la tendenza a disarmare i privati cittadini che contraddistingue i paesi dell’UE non lascia molto spazio sul mercato ad armi del genere. Almeno per ora.

Scheda tecnica

ProduttoreSCCY Industries - USA
ModelloDVG-1
Tipologiapistola semiautomatica
Calibro9 Luger
Scattocon percussore lanciato
Lunghezza canna78 mm 
Materiale fustopolimero
Miretacca registrabile e mirino fisso/punto rosso Riton MPRD 2
Peso440 grammi
Capacità caricatore10+1 colpi
Prezzo con mire metalliche 299,99 dollari (250 euro), con ottica Riton MPRD 2 399,99 dollari (340 euro)
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