Ruger SR45

Ruger SR45
Solo di pochi millimetri più lunga della versione in cal.9mm, la SR45 di Ruger è sottile quanto basta da risultare idonea anche al porto occulto

La Sturm, Ruger & Co. − una delle aziende maggiormente conosciute del comparto armiero statunitense − ha lanciato la sua prima pistola semi-automatica con fusto polimerico e percussore lanciato nel 2007, in ossequio alla sua politica di rinnovamento industriale, all'epoca appena inaugurata, e per capitalizzare una serie di riforme legali che, in molti Stati USA, stavano rendendo più semplice l'ottenimento di una licenza di porto d'armi per la difesa personale. Da allora, la pistola semi-automatica SR9 ha goduto di un importante successo commerciale, soprattutto negli USA; nel giro dei mesi e degli anni successivi, la sua versione in calibro .40 Smith & Wesson − denominata SR40 − e le rispettive varianti compatte hanno avuto la stessa sorte, qualificandosi non solo come eccellenti alternative per gli impieghi difensivi, di servizio e per la protezione della proprietà e delle abitazioni, ma anche come strumenti per il tiro sportivo, caratterizzandosi soprattutto per un eccellente rapporto qualità-prezzo, aspetto del quale la Ruger va molto fiera sin dai tempi dei suoi premiatissimi revolver.

Ruger SR45
La SR45 è disponibile sia in versione interamente nera che con fusto nero e carrello inox

Per il 2013, la Ruger ha deciso di "chiudere il cerchio", ovvero completare la gamma delle sue polimeriche a percussore lanciato con l'ultima variante, ovvero quella che era poi stata più richiesta dal pubblico sin dai tempi del primo lancio della serie: la versione nel più classico dei calibri americani, il .45 ACP, a cui ormai tanti tiratori anche in Italia e in Europa sono da tempo affezionati per via delle sue sensazionali doti di potere d'arresto e precisione soprattutto sulle distanze medie. Lanciata all'inizio dell'anno, la nuova pistola semi-automatica SR45 riprende in pieno le linee costruttive e i principi tecnici delle precedenti versioni: costruita attorno ad un fusto tecno-polimerico ad alta resistenza e ad un carrello in acciaio inossidabile, impiega un sistema di funzionamento a corto rinculo di canna tipo Browning, con percussore interno lanciato ed una doppia azione leggera. I comandi della SR45 sono quasi tutti ambidestri: sebbene il pulsante di rilascio del carrello-otturatore in apertura ("Hold-Open") si trovi solo sul lato sinistro, la sicura manuale al fusto è ambidestra, così come lo è il pulsante di sgancio del caricatore. Il grilletto è inoltre munito di una sicura integrata, tipo Glock, e il fusto è dotato di una rotaia MIL-STD-1913 "Picatinny" sotto il dust cover, per il montaggio di accessori tattici.

Lunga in tutto poco più di 20 centimetri, la Ruger SR45 impiega una canna da quattro pollici e mezzo, cosa che la rende un'autentica Full-Size, ma gli ingombri e il peso a vuoto ne garantiscono comunque l'estrema "portabilità": la SR45 è infatti spessa poco più di tre centimetri, e pesa circa ottocento grammi, al netto degli undici colpi contenuti nel caricatore in lamierino d'acciaio con pad in polimero. Decisamente intrigante è anche il prezzo indicativo al pubblico, che negli USA si attesta sui 529.00US$ (circa 395€ al cambio attuale). È pressoché impossibile che la proporzione si mantenga uguale nell'arrivo in Italia, dati i dazi, gli oneri d'importazione, l'IVA ed altre imposte, ma comunque il prezzo rimarrebbe nella fascia bassa del segmento. L'unico neo, per i tiratori italiani, è proprio che la SR45 non è ancora reperibile nel nostro Paese: non solo non è presente nei cataloghi dell'importatore ufficiale Ruger (la Bignami di Ora, in provincia di Bolzano), ma un'arma con tali caratteristiche non risulta ancora essere stata classificata dal Banco Nazionale di Prova, in base ai criteri per l'immissione sul mercato civile delle armi da fuoco di nuova produzione messi in essere in seguito all'abolizione del Catalogo Nazionale delle Armi Comuni da Sparo.