La Corte Suprema degli Stati Uniti conferma il diritto di portare armi da fuoco in pubblico

Prima le buone notizie: con un pronunciamento storico, giovedì (23 giugno 2022) la Corte Suprema degli Stati Uniti ha bocciato la legge di New York sul porto d'armi, affermando in sostanza che il Secondo Emendamento garantisce il diritto dei cittadini di portare armi in pubblico per autodifesa e che tale diritto non può essere limitato da leggi statali che richiedano un "bisogno speciale" per portare armi in pubblico. O, per dirla in altre parole, "il Secondo Emendamento non scompare quando si esce dalla porta di casa" (Wall Street Journal).

Il diritto costituzionale di portare armi in pubblico per difesa personale non è un diritto di seconda classe.

La legge di New York al centro del caso "New York State Rifle & Pistol Association vs. Bruen" richiedeva a chiunque volesse portare un'arma fuori dalla propria casa una dimostrazione di "giusta causa" per ottenere la licenza.

Come ha spiegato il giudice Clarence Thomas nell'imponente parere di maggioranza lungo 66 pagine, "il diritto costituzionale di portare armi in pubblico per autodifesa non è 'un diritto di seconda classe', soggetto a un corpo di regole completamente diverso rispetto alle altre garanzie del Bill of Rights.

Non conosciamo nessun altro diritto costituzionale che un individuo possa esercitare solo dopo aver dimostrato ai funzionari governativi un qualche bisogno particolare".

La sentenza della Corte (approvata con una maggioranza di 6 giudici contro 3) ha ampliato le precedenti interpretazioni del diritto del Secondo Emendamento "a detenere e portare armi", anche rispetto alla decisione del 2008 (District of Columbia vs. Heller) secondo cui il Secondo Emendamento tutela il diritto di una persona a possedere armi da fuoco in casa per autodifesa.

Cosa succederà ora in altri stati USA?

La sentenza della Corte Suprema potrebbe/dovrebbe avere un effetto domino su leggi simili in California, Maryland, New Jersey, Hawaii e Massachusetts e potrebbe/dovrebbe frapporre un sostanziale ostacolo a future misure di "gun control" – più esattamente, quelle assurde restrizioni ai diritti dei cittadini rispettosi della legge prive di qualsiasi effetto su criminali, terroristi e psicopatici.

Prevedibilmente, il presidente Joe Biden si è detto "profondamente deluso" da una sentenza contraria "sia al buon senso che alla Costituzione", mentre il governatore democratico di New York, Kathy Hochul, ha addirittura definito "oltraggiosa" la decisione della Corte Suprema.

Tuttavia, come abbiamo detto all'inizio, questa è solo la parte positiva della notizia.

Leggi più severe sulle armi: controlli preventivi obbligatori più severi

Il giudice Clarence Thomas.

Nelle stesse ore in cui la Corte Suprema si pronunciava sul Secondo Emendamento rimuovendo i limiti al porto di armi, il Senato degli Stati Uniti approvava con un voto 65-33 un pacchetto di misure di "gun control" (vedi sopra). Sulla scia delle recenti sparatorie di massa, quali i massacri di Buffalo e della scuola di Uvalde, il disegno di legge rende più severi i “background check” (controlli sui precedenti) per gli aspiranti acquirenti di armi condannati per violenza domestica o per crimini significativi commessi da giovani, introducendo controlli rafforzati sui precedenti per gli acquirenti di età inferiore ai 21 anni e nuovi finanziamenti federali per i programmi di salute mentale e per il miglioramento della sicurezza delle scuole.

Settecentocinquanta milioni di dollari saranno inoltre investiti in un “crisis intervention program” che consentirà agli Stati americani di approvare le cosiddette "red flag laws", norme che permettono alle autorità di confiscare temporaneamente le armi a persone ritenute una minaccia per se stesse o per gli altri. La legge è stata rapidamente approvata anche dalla Camera, controllata dai democratici, ed è stata poi controfirmata dal Presidente Biden.

Tutto ciò appare bello e utile – e magari lo è. Ma ancora una volta, i politici impongono nuove norme, regolamenti e restrizioni sull'onda dell'emotività, ignorando – o fingendo di ignorare – che norme, regolamenti e restrizioni sulle armi rendono solo la vita difficile ai cittadini rispettosi della legge, e che i sopra citati criminali, terroristi e psicopatici che stanno pianificando omicidi di massa non ci faranno neanche caso. Non dimentichiamo che negli Stati Uniti, così come nell'Unione Europea e in tutto il mondo, nella maggior parte dei casi il problema principale sono le armi da fuoco illegali. Come ha già ammonito la National Rifle Association (NRA) in un comunicato, le misure previste possono essere strumento di "abusi per limitare l'acquisto di armi legali, violare i diritti degli americani rispettosi della legge e utilizzare i dollari federali per finanziare misure di controllo sulle armi da parte di politici statali e locali". 

Ancora una volta, il "controllo delle armi" riguarda più il "controllo" che le "armi". E curiosamente, gli stessi politici che vogliono imporre nuove leggi più severe sulle armi, faranno tutto ciò che è in loro potere per limitare – o semplicemente, anche qui, ignorare – le implicazioni della sentenza della Corte Suprema, come hanno sempre fatto. Per queste persone, le famose regole devono essere rispettate solo quando sono confacenti alla loro ideologia o ai loro interessi. È questa non è una buona notizia.

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