Acquisto armi da altro paese della UE: come si fa?

Come faccio ad importare un’arma da altro paese dell’Ue?

Prima di tutto sarà necessario notificare alla questura competente sul territorio ove si risiede la richiesta di accordo preventivo al trasferimento definitivo di armi, sul quale saranno riportati i propri dati anagrafici e relative licenze, i dati e le licenze del cedente (di chi ci sta vendendo l’arma) ed il paese UE da cui partirà il trasferimento.

Sarà poi necessario riportare i dati dell’arma oggetto di trasferimento quali tipo, marca, modello, calibro, matricola.

Acquisto armi da altro paese della UE: come si fa?
Il primo passo per importare un'arma è la richiesta di un accordo preventivo. 

Sarà poi necessario, e su questo ci rifacciamo al punto 2 del presenta articolo, se la marcatura unica o la punzonatura di prova sia stata oggetto di reciproco riconoscimento tra gli stati dell’importatore e dell’esportatore. Come già abbiamo detto, nel caso in cui non vi sia questo reciproco riconoscimento, sarà necessario contattare il banco nazionale e seguire la procedura prevista dal Banco.

Altri dati saranno quelli relativi alla quantità di armi importate, al numero di catalogo per le armi prodotte fino al 31 dicembre 2011, l’indicazione del mezzo di trasferimento, la data di partenza e la data di arrivo (indicativo) dell’arma sul territorio italiano, la data di ingresso e l’indicazione del tragitto che il vettore seguirà e l’eventuale valico entro cui lo stesso passerà per arrivare sul suolo italiano.

L’accordo viene rilasciato entro i successivi 90 giorni dalla data di richiesta e sullo stesso è riporto il termine temporale di validità del medesimo.

A questo punto il venditore   dovrà presentare alle autorità competenti sul proprio territorio l’autorizzazione al trasferimento e quindi alla spedizione in Italia dell’arma. Tale autorizzazione sarà allegata all’arma e la seguirà fino all’avvenuto trasferimento sul territorio italiano. A questo punto, come abbiamo già detto, l’arma sarà ritirata presso un’armeria di fiducia oppure passerà dal Banco nazionale per l’apposizione di marcatura unica e catalogazione.

Una volta giunta in Italia l’arma dovrà essere denunciata entro le 72 ore successive ai Carabinieri o alla questura competente sul territorio ove si risiede.

Se l’arma è stata prodotta entro il 31 dicembre 2011 e non risulta catalogata in Italia o comunque è stata prodotta oltre tale data e non sia comunque catalogata, sarà necessario presentare istanza di classificazione al Banco nazionale di prova. Per recarvi al Banco nazionale di prova, se del caso, sarà utile munirsi di avviso di trasporto delle armi e portarsi dietro una copia dell’accordo preventivo. Dopo la classificazione sarà utile notificarla alla questura competente sul vostro territorio di residenza.

A questo link il sito del Banco nazionale di prova armi per procedere alla classificazione

https://www.bancoprova.it/it/banco_nazionale_di_prova-armi_da_fuoco-portatili-munizioni_commerciali/

Dove ricevo l’arma una volta spedita?

Vediamo cosa dice la legge relativamente agli acquisti di armi a distanza, come avviene nel caso di acquisto da altro paese dell’Ue. L’approvazione del d.lgs. 104 del 2018, che in Italia recepisce la nuova direttiva europea armi (dir. 853/2017), ha stabilito, tra le tante cose, che per perfezionare un contratto di acquisto a distanza, e quindi per ricevere, in Italia, l’arma, sarà necessario prima di tutto appoggiarsi ad una armeria di fiducia o comunque ad un titolare di licenza di vendita e fabbricazione armi, che riceverà l’arma una volta spedita.

Cosa dice la legge relativamente alla marcatura unica sull’arma?

Altro punto, importante, è quello dell’art. 5 paragrafo 1d del d.lgs 104 del 2018 e dell’art. 11 paragrafi 1,2.

Sulle armi prodotte, assemblate o introdotte nello Stato, deve essere impressa, senza ritardo, a cura del fabbricante, dell’assemblatore o dell’importatore una marcatura unica, chiara e permanente, dopo la fabbricazione, assemblaggio o l’importazione. Tale marcatura, contenente il nome, la sigla o il marchio del fabbricante o dell’assemblatore, il Paese o il luogo di fabbricazione o assemblaggio, il numero di serie e l’anno di fabbricazione o assemblaggio".

Il decreto stabilisce anche che “è istituito presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, un sistema informatico dedicato per la tracciabilità delle armi e delle munizioni"

Relativamente a questo punto ci si dovrà accertare che l’arma sia classificata dal banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia. Nel caso non lo sia, sarà necessario farlo contattando il Banco di prova sul sito istituzionale e seguire la procedura.


Normative di riferimento

Artt. 7 e  8  d.lgs 30 dicembre 1992 n.  527

Artt. 11, 12 e 17 legge 18 aprile 1975 n. 110

Art. 31 R.D. 18 giugno 1931 n. 773