Test: semiautomatico Benelli M2 Speed in 12/76. Come si comporta l'inerziale per tiro dinamico

Non vedevamo l'ora e aspettavamo come bambini a Natale quando il corriere ci ha consegnato il pacco rosso e bianco con sopra la scritta Benelli. All'interno della scatola c'era il nuovo Benelli M2 Speed in 12/76 con canna da 61 cm (24 pollici)  come opzione è disponibile anche una versione con canna da 66 cm (66 cm). Il produttore italiano di fucili da caccia, con base a Urbino, celebre tra le forze dell'ordine e i tiratori sportivi di tutto il mondo per l'estrema affidabilità dei suoi semiautomatici serie M2, M3 e M4, ha inserito nel pacchetto molte chicche: oltre all'M2 Speed parzialmente smontato con uno strozzatore da ¼ già montato, nella scatola troverete ad esempio quattro strozzatori aggiuntivi.

Il Benelli M2 Speed utilizza il collaudato sistema Inertia-Driven

Benelli M2 Speed: i comandi rossi, come lo sgancio dell'otturatore e la manetta di armamento, sono sovradimensionati e ottimizzati per una rapida manipolazione. La manetta tubolare è molto comoda.

Questo fucile per tiro sportivo dal peso di  3,3 kg con carcassa in lega leggera si basa sul collaudato sistema inerziale Benelli "Inertia Driven" (ID). Il sistema consiste in un otturatore in due pezzi (corpo e testina) con una rigida molla interna. Quando il fucile spara e rincula, il corpo dell'otturatore inizialmente rimane fermo per il principio d'inerzia e blocca l'azione, comprimendo contro la testina la molla inerziale. Quando il movimento all'indietro dell'arma rallenta, la molla, distendendosi, spinge indietro il corpo dell'otturatore ed espelle il bossolo. 

La molla di rinculo posizionata nel calcio spinge quindi nuovamente l'otturatore in avanti e un'altra cartuccia viene introdotta dal caricatore tubolare nella camera di cartuccia tramite la cucchiaia di alimentazione. L'otturatore si blocca nuovamente in chiusura e il fucile è pronto per il colpo successivo. Questo sistema è più affidabile anche in condizioni ambientali estreme e si sporca meno rispetto a un sistema a presa di gas, che diventa sempre più suscettibile di malfunzionamenti dopo un'intensa serie di colpi senza una pulizia intermedia. D'altra parte, un fucile a presa di gas può risultare più docile nel comportamento al rinculo rispetto a un fucile ad anima liscia con sistema inerziale.

Benelli M2 Speed in 12/76: dettagli tecnici

Il montaggio del Benelli M2 Speed, che arriva parzialmente assemblato, è un gioco da ragazzi ed è spiegato dettagliatamente nel manuale di istruzioni a parole e per immagini; quindi, non ci dilungheremo oltre in questa sede. La capacità del tubo serbatoio lungo è di 10+1 cartucce in 12/76. Abbiamo accorciato la molla del serbatoio, troppo lunga, per renderla funzionale. Questo è stato fatto a vantaggio di un caricamento più facile e veloce, perché così la pressione della molla viene significativamente ridotta. Ciò implica che occorre minore forza per spingere le cartucce nel serbatoio. Nel nostro caso, la molla sporgeva di ben 50 cm dal tubo serbatoio montato ed è stata accorciata a 30 cm con un tronchesino. Se volete andare sul sicuro, accorciate la molla a 25 cm. Ma non accorciate troppo la molla, altrimenti potrebbero verificarsi malfunzionamenti.

Il Benelli M2 Speed parzialmente assemblato così come viene consegnato. Qui tutti i componenti, che altrimenti arrivano parzialmente avvolti in sacchetti di plastica dentro la scatola, sono disimballati sul coperchio dell'imballaggio.

Il calcio e l'astina sono realizzati in tecnopolimero nero molto resistente. Il calcio, con una LOP (Length of Pull, distanza tra calciolo e grilletto) di 365 mm, può essere regolato in lunghezza dopo aver rimosso la calciatura utilizzando i tre spessori inclusi nella confezione. Inoltre, insieme al fucile sono incluse due piastrine con le quali è possibile regolare la piega e il vantaggio su quattro diverse posizioni. Con il cane armato e la sicura inserita, il gruppo di scatto, molto facile da pulire e da montare, può anche essere estratto dalla carcassa premendo la relativa spina di arresto con una leggera pressione. La rimozione del gruppo di scatto è più facile se si preme il bottone comando elevatore. 

Durante il rimontaggio, il bottone comando elevatore deve essere premuto, altrimenti ostacola il reinserimento del gruppo di scatto. Abbiamo misurato il peso di rilascio del grilletto, che è pari a 2.750 grammi. L'otturatore ha uno speciale rivestimento per garantire elevate proprietà di scorrimento e un più rapido movimento dell'otturatore. A questo si aggiunge un trattamento superficiale chiamato BE.S.T. (Benelli Surface Treatment) con proprietà simili al diamante per la massima resistenza alla corrosione, all'abrasione, all'usura e agli agenti esterni. Secondo il produttore, il BE.S.T. utilizza una tecnologia ibrida altamente innovativa senza emissioni nocive per l'ambiente che è protetta da segreto industriale. Nella confezione del Benelli M2 Speed è inclusa anche una chiave per strozzatori, dotata di uno strumento di pulizia sul retro che serve a rimuovere lo sporco dalla filettatura dello strozzatore. Se vi è mai capitato di usare molto il vostro fucile, o meglio, avete sparato spesso, noterete subito che i detriti dei residui di polvere penetrano in profondità in questa area: si tratta quindi di uno strumento davvero utile per chi non si limita a tenere il proprio Benelli nell'armadietto delle armi, ma lo usa davvero al campo di tiro.

Prova pratica: con il Benelli M2 Speed al campo di tiro

Benelli M2 Speed: con un totale di cinque strozzatori intercambiabili, passare rapidamente a caricamenti diversi nelle competizioni sportive non è un problema. Uno strozzatore è già montato alla consegna.

Appena si imbraccia il fucile, il mirino si nota immediatamente. L'inserto in fibra ottica funziona perfettamente, tanto che abbiamo avuto quasi l'impressione che fosse alimentato da una batteria, proprio come un punto rosso elettronico. Un buon mirino supporta il tiratore, soprattutto in caso di declino dell'acuità visiva. Per il test di precisione a 25 metri con palla, abbiamo montato lo strozzatore da ½ (tre tacche) e, dopo un breve periodo di familiarizzazione, abbiamo ottenuto rapidamente rosate stretta a quella distanza. A 50 metri, l'M2 Speed ha sfruttato i suoi punti di forza e siamo stati in grado di sparare una rosata ancora più stretta con palle GECO 12/67,5 Competition Slug da posizione inginocchiata. A proposito: durante questo test non abbiamo sparato in appoggio, ma sempre in piedi o in ginocchio, come avviene nella maggior parte delle discipline sportive di tiro. A nostro avviso, in questo modo si ha una migliore percezione dell'arma. Certamente c'è la possibilità di ottenere rosate migliori in appoggio, ma per noi è l'impressione generale quella che conta. Abbiamo trovato il comportamento al rinculo molto piacevole anche quando si utilizzano cartucce potenti, e il calciolo elastico ha svolto un ottimo lavoro in questo senso. A questo punto abbiamo effettuato il solito test a 100 metri. Finora il fucile aveva sparato molto bene, con colpi accurati anche se leggermente alti – che è comunque meglio che colpire basso. Poiché i colpi andavano ancora leggermente alti tra i 25 e i 50 m, abbiamo mirato ai 100 m. Il bersaglio d'acciaio di 30x40 cm ha risposto immediatamente ai colpi con un piacevole "pling". I primi colpi sono andati circa 12-15 cm bassi con munizioni Brenneke Ruby Sabot. L'energia dei proiettili era ancora così elevata a 100 m che non rimaneva nulla della struttura del corpo del proiettile. Lo strozzatore da ½ è stato allora sostituito con lo strozzatore “long shot”, che non è contrassegnato da alcuna tacca. Sono inclusi anche uno strozzatore da ¼ (quattro tacche), uno strozzatore da ¾ (due tacche) e uno strozzatore "ampliator" caratterizzato da una sorta di rigatura che determina una dispersione ampia e uniforme  già a distanza ravvicinata.

Benelli M2 Speed: vista attraverso la canna con lo strozzatore Ampliator dotato di rigatura.

Ma torniamo allo strozzatore long shot: nelle discipline IPSC/action, i "no-shoot" metallici e i popper sono spesso affiancati, e con rosate così strette, i bersagli possono essere ingaggiati in modo pulito senza incorrere in spiacevoli punti di penalità. Abbiamo subito provato a ingaggiare cinque piattelli con questo strozzatore. Abbiamo anche provato la carcassa modificata con finestra di caricamento maggiorata sul lato inferiore. Il pollice scivola letteralmente in direzione del caricatore tubolare e può inserire le cartucce nel serbatoio in maniera affidabile. Il cappellotto spingicartucce sporge leggermente dal tubo serbatoio, e anche operando in velocità, si riescono a sentire le cartucce che vanno a posizionarsi nel caricatore senza incertezze. Un altro vantaggio è che quando il serbatoio è vuoto, il cappellotto rosso segnala immediatamente all'utilizzatore lo stato dell'arma. Abbiamo subito provato il metodo di caricamento preferito nell'IPSC, estraendo quattro cartucce dalla clip da cintura e inserendole con la mano destra nell'arma, abbassata a 45°. Ma poiché il serbatoio non era ancora pieno, le quattro cartucce successive sono state estratte da un altro portacartucce con la mano sinistra e inserite anch'esse nel serbatoio. In questo modo abbiamo verificato come, con l'arma tenuta alta, le cartucce venissero trasferite nel caricatore usando la mano sinistra. Anche in questo caso, la finestra è risultata abbastanza ampia da consentire al pollice di spingere facilmente le cartucce nel serbatoio.

A 100 metri, questo bersaglio d'acciaio è stato ingaggiato con munizioni  Brenneke Rubin Sabot a palla asciutta.

Ogni cartuccia si è posizionata con sicurezza con un avvertibile click mentre entrava nel caricatore tubolare. Dopo pochi colpi, eravamo in grado di caricare quattro cartucce con fucile abbassato e il timer che suonava sotto i tre secondi. Lo scatto è risultato pulito e netto, per cui è stato possibile ottenere tempi parziali da 0,23 a 0,26 secondi. Anche la molla accorciata ha funzionato perfettamente, spingendo in modo affidabile le cartucce dal caricatore tubolare alla cucchiaia di alimentazione. Per testare il comportamento delle strette rosate con lo strozzatore long shot, abbiamo montato un bersaglio IPSC al centro del supporto per le piastre d'acciaio e abbiamo sparato sul bordo delle piastre che sporgeva ai lati da varie distanze. Le rosate, ben concentrate, risultavano ben visibili sulle piastre d'acciaio appena verniciate, ma non un singolo pallino ha impattato sul bersaglio cartaceo. Infine, un bersaglio di dimensioni DIN A0 è stato montato su un portabersagli e colpito da una distanza di 10 m utilizzando cartucce 12/70 con pallettoni da 2,4 mm con tre dei cinque strozzatori previsti. In questo caso, è stato molto facile distinguere la stretta rosata ottenuta con lo strozzatore long shot, la rosata media dello strozzatore da ½ e l'ampia dispersione ottenuta con lo strozzatore "ampliator". Pertanto, con il Benelli M2 Speed, si è ampiamente a proprio agio in ogni contesto. Con munizioni e strozzatori diversi, è infatti possibile affrontare quasi tutte le sfide.

L'istruttore di tiro dei Baltic Shooters Frank Thiel ha testato intensamente sul campo di tiro il Benelli M2 Speed, lungo 116 cm.

Le conclusioni del nostro test con il Benelli M2 Speed

Il Benelli M2 Speed è una vera macchina da corsa per il tiro dinamico ed è possibile usarlo in gara “out of the box”. Le lavorazioni, le caratteristiche, il funzionamento e la maneggevolezza sono notevoli, soprattutto perché il calcio può essere regolato individualmente sulle esigenze dell'utente. La finitura superficiale si è dimostrata resistente all'abrasione ed è risultata impeccabile anche dopo l'uso pratico e più di 350 colpi. Il prezzo di 2.150 euro è a nostro avviso pienamente adeguato. Esame superato a pieni voti!


Per maggiori informazioni sul Benelli M2 Speed in 12/76 e altri prodotti, visitate il sito web Benelli.

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