Stoeger Double Defense

Stoeger Double Defense
Dopo il lancio, avvenuto qualche anno fa, della doppietta “Double Defense” a canne giustapposte, per il 2012 la Stoeger offre un modello a canne sovrapposte

Negli USA come in Europa, in fatto di armi per la difesa abitativa è lo “Shotgun” a essere re: pur con tutti i difetti dovuti alla potenza della munizione, tra cui un potenziale di danni collaterali non indifferente e reazioni allo sparo (rinculo e rilevamento, vampa alla bocca, boato) che possono risultare controproducenti nell'impiego tipico delle situazioni di “Home Defense”, cioè in spazi ristretti, di solito nel buio della notte e in azioni concitate, è indubbio che le armi ad anima liscia siano di gran lunga le più diffuse su questo frangente, e non completamente a torto se pensiamo che il potere d'arresto del calibro 12 e la sua versatilità dovuta alle numerose tipologie di caricamento disponibile lo rendono forse il più potente e “completo” tra i tanti normalmente a disposizione dei comuni cittadini. Ma se pur la scelta oggi si orienta in particolare sui fucili semi-automatici e soprattutto sui fucili a pompa, non si devono tuttavia sottovalutare le potenzialità della buona vecchia doppietta del nonno, che per lunghi anni ha ricoperto lo stesso ruolo in virtù anche di una praticità che pochi tra gli appassionati di armi moderne sospettano.

Stoeger Double Defense
Tutti i modelli “Double Defense” della Stoeger sono muniti di rotaie Picatinny solidali alle canne e al castello superiore, per accessori di puntamento

Due colpi calibro 12 sono infatti più che sufficienti per affrontare il più tipico degli scenari d'intrusione domestica, l'eventuale ricarica è tutto sommato veloce e pratica anche per chi non sia particolarmente aduso al design dell'arma (basculare la canna, inserire due cartucce nuove e richiudere sono operazioni quasi istintive, decisamente più rapide rispetto a quelle necessarie per la ricarica di un semi-automatico o di un “Pump-Action”), e a differenza dei vari concorrenti più diretti è difficile che una doppietta possa subire un inceppamento dovuto a una carica ridotta o a uno "short-stroke", un cameramento incompleto a causa di un maneggio frettoloso e nervoso. A unire “il meglio dei due mondi”, per così dire, ci ha pensato la Stoeger, azienda americana (con un impianto produttivo anche in Turchia) di proprietà ormai da parecchi anni della holding Beretta: il risultato sono le due doppiette della serie “Double Defense”.

Stoeger Double Defense
Il grilletto singolo, che consente una percussione sequenziale, semplifica lʼuso e aiuta a evitare incidenti causati dalla scarsa pratica con il doppio grilletto tipico della maggior parte delle doppiette

Le doppiette della serie “Double Defense”, in calibro 12 o 20 con camera da 76mm (“Magnum”) ed estrattori automatici, sono disponibili già da un paio dʼanni sul mercato USA, ma solo nel 2012 sono finalmente arrivate in Italia in entrambe le versioni disponibili, a canne giustapposte e sovrapposte. Lʼidea di una “doppietta tattica” può far storcere il naso a qualcuno, ma in realtà è proprio di questo che si tratta: armi che combinano la semplicità dʼuso e lʼaffidabilità dei fucili a doppia canna liscia con le caratteristiche “cattive” della maggior parte dei semi-automatici e dei “pompa” oggi offerti per la difesa abitativa, il tutto a un costo decisamente inferiore, date anche le quotazioni sul mercato dei prodotti Stoeger, azienda che ha sempre fatto della competitività dei suoi prezzi uno dei suoi principali punti di forza.

Stoeger Double Defense
Le doppiette “Double Defense” sono munite di canne con fori di compensazione e tacca di mira anteriore al trizio

Le doppiette della serie “Double Defense” sono realizzate interamente in acciaio inossidabile, con astina e calcio in legno d'acero; sia le parti metalliche che quelle in legno sono rivestite da una patina di vernice protettiva nera opaca, che impedisce riflessi di luce indesiderati e protegge dalla corrosione e dagli agenti atmosferici. Funzionanti a cani interni, le “Double Defense” impiegano uno scatto sequenziale con grilletto singolo, garanzia di sicurezza contro la partenza accidentale di colpi. Le canne, da 20 pollici con strozzatori IC fissi in tutti e due i modelli, presentano una tacca di mira anteriore al trizio e rotaie Picatinny per puntatori tattici o torce (sotto le canne nella versione giustapposta, ai due lati per il sovrapposto). Unʼaltra rotaia Picatinny è posizionata sul castello superiore per consentire lʼimpiego di collimatori o altri tipi di ottiche. Le versioni con canne giustapposte sono inoltre munite di canne con fori di compensazione che riducono il rilevamento e la vampa di bocca, funzioni importantissime quando si deve tirare al buio. Una serie di soluzioni ingegnose da parte della Stoeger, dunque, che porta sul mercato un prodotto sicuramente atipico, ma decisamente adeguatissimo all'uso per cui è stato pensato.