Qual è stata la tua formazione artistica prima di pensare di fare l’incisore?
A differenza di altri incisori non ho avuto una formazione artistica data da una scuola, visto che ho frequentato un istituto tecnico, però fin da piccolo sono sempre stato portato per il disegno, certe cose mi uscivano naturali e da lì è nata la mia passione per l’arte.
Quando è come hai iniziato a incidere? Quale motivazione ti ha spinto a accostarti a questo lavoro?
È nato tutto un po' per caso. Nel 2005, la mia allora professoressa di italiano mi aveva consigliato, vista la mia passione per l’arte, una scuola di incisione in Valtrompia. Dopo essermi informato ho fatto un periodo di prova e vedendo le mie capacità ho deciso di proseguire con quest’arte. Poi devo ringraziare Claudia Salvadori che mi ha insegnato a usare il bulino e il maestro Vitalji Quaranta che mi ha spinto a migliorarmi continuamente e che mi ha insegnato le tecniche della scavatura, del rimesso in oro e del cesello.
Come è nata e come si è sviluppata la collaborazione con Claudio Riboni?
L’amicizia con Claudio è nata nel 2016 grazie a un mio amico, il fotografo Cristian Tanghetti. Lui gli ha consigliato una collaborazione con me viste le mie capacità, e da allora è nata una bella collaborazione oltre che a una bella amicizia. Inoltre devo ringraziare Claudio perché mi ha dato la possibilità di esibirmi con lui in mostre importanti come il CIC di Milano e il Ficx a Parigi.
Quale tecnica usi per incidere? Puoi descriverla brevemente?
Per incidere uso diverse tecniche. Dalla tecnica della punta e martello al bulino, dal rimesso in oro al cesello con incastonatura di diamanti. La tecnica della punta e martello è forse la più complessa perché serve maggiore precisione e coordinazione tra il movimento del martello e l’impugnatura della punta. A differenza del bulino,che è più per lavori con maggiori dettagli visto l’utilizzo di una lente d’ingrandimento, la punta ha un incisione più pesante,usata quindi per ornati e scavature. Inoltre utilizzo sia il rimesso in oro sia il cesello, che sono anch’esse tecniche molto complesse.
Da quali attrezzature è composta la tua officina?
Non ho una vera e propria officina, visto che non è il mio primo lavoro ho semplicemente una stanza adibita all'attività di incisore. Questa è composta da una scrivania con una morsa sferica è una lampada che uso per i lavori a bulino manuale o bulino automatico per lavori più particolari, e da un banchetto che invece utilizzo per i lavori di scavatura e punta e martello. Ho anche una piccola libreria dove tengo dei libri d’arte e di incisione.
Qual è secondo te il pregio migliore dei tuoi lavori?
In ogni mio lavoro cerco di dare sempre il massimo. Quando faccio un lavoro nuovo cerco di migliorare i difetti di quello precedente cercando di avvicinarmi il più possibile alla perfezione. Riguardo al pregio, quello lo lascio dire a chi guarda e apprezza i miei lavori. Io cerco solo di fare il mio lavoro al meglio con massima serietà e professionalità.
Incidi solo coltelli o fai anche altri lavori?
Sì, oltre ai coltelli ho inciso anche su orologi, particolari di armi e strumenti musicali e gioielli.
Puoi parlarci della tua collaborazione con Dario Quartini?
Anche con Dario Quartini, come con Claudio, è merito di Tanghetti. Ci siamo conosciuti nel suo studio di fotografia, insieme a Lorenzo Mori. Entrambi hanno visto i miei lavori e sono stati subito colpiti dai miei lavori e hanno voluto iniziare una collaborazione che poi si è trasformata in amicizia e stima reciproca. Dario e Lorenzo mi hanno insegnato a conoscere meglio i metalli grazie alla loro ospitalità al maglio di Ome e sulla lavorazione del damasco, dove mi sono specializzato con il rimesso in oro. Con loro ho avuto anche una bella esperienza partecipando quest’anno al Ficx a Parigi dove mi hanno dato la possibilità di presentare i miei lavori.
Quale consiglio daresti ad un aspirante incisore?
Ad un aspirante incisore consiglierei di aver molta pazienza e provare a migliorarsi incisione dopo incisione, di non accontentarsi mai. Fare prove ed esperimenti per trovare la propria tecnica e il proprio stile, ma soprattutto fare quello che piace e appaga.
In un epoca di incisioni fatte con il laser e stampanti 3D, secondo te ha ancora un senso voler fare l’incisore?
Lo spero. Adesso, rispetto a qualche anno fa, è molto più difficile far capire e apprezzare l’arte dell’incisione visto che con le nuove tecnologie si raggiungono ottimi risultati con costi ridotti, ma per chi capisce e apprezza l’arte sa che dietro a ogni incisione c’è dietro un pensiero, un lavoro, una fatica e una passione, cose che con laser e stampanti non si potranno mai avere.
Come si fa a contattarti?
Sono sui social come Facebook e Instagram al nome di "Mauro Turrini Engraver", oppure per e-mail a mauroturriniengraver@gmail.com o telefonando al numero +39 3348323766.