Dopo molti mesi di lavoro, Bruno Giovanni Biscuso − già noto per aver curato nel 2005 un Manuale tecnico di tiro a volo per le "giovani speranze" − ha annunciato la nascita di una nuova tecnica di tiro rapido sportivo con pistola semiautomatica pensata specificamente per l'esecuzione nei poligoni del Tiro a Segno Nazionale e più in generale nei poligoni al chiuso.
Tale tecnica è descritta come "semplice ed attuabile in qualsiasi struttura che voglia proporre agli appassionati del tiro un’alternativa al bersaglio fisso" o che comunque voglia rendere il tiro da posizione fissa più adeguato alle esigenze di chi richiede un tipo di allenamento più indicato a fronteggiare eventuali necessità di tipo pratico o difensivo.
Denominata I.D.O.T. (acronimo di Instinctive Defense Operational Training- addestramento operativo alla difesa istintiva), essa trova spunto da ipotetiche situazioni di pericolo che nella vita reale possono accadere e interessare operatori della sicurezza e comunque soggetti a rischio.
L’obiettivo che si pone questa tecnica è quello di abituare chi spara ad adottare una serie di rigide procedure che escludano qualsiasi rischio o incertezza per giungere a un impiego dell’arma rapido, preciso e sicuro in un teatro dove quattro sagome possono rappresentare altrettante ipotetiche minacce: assalti a furgoni portavalori o attacchi terroristici, ad esempio.
La tecnica I.D.O.T. prevede l'uso di una pistola semiautomatica in calibro 9x21mm IMI con dieci (e solo dieci) colpi inseriti nel caricatore, dei quali nove (e solo nove) colpi saranno esplosi ad ogni round − questo almeno per quanto riguarda il livello-base.
Per il futuro si prevede l'uso di calibri diversi nei livelli superiori, allocati in diverse categorie.
Il tiratore accederà allo stage di tiro dopo un briefing nel quale sarà informato delle disposizioni e del regolamento, in modo da poter eseguire con facilità i comandi impartiti dal Range Officer, o direttore di tiro.
Il "Basic Level" − primo passo con cui il tiratore si avvicina a quest'attività − prevede, dopo la preparazione dell’arma sul tavolo tecnico, il suo posizionamento nella piazzola "A" al cospetto del Direttore di Tiro che dovrà sovrintendere a tutte le sue azioni.
Ogni esercizio si svolge in due manche da tre round ciascuna, da postazioni diverse − A e B; il tiratore occupa la posizione prima di ciascun round ma non può muoversi nel corso dell'esercizio di tiro.
Ulteriori postazioni (C e D) sono previste per disputare i round finali tra i primi sei classificati nelle manche di tiro dalle postazioni A e B.
Le angolazioni e distanze dei bersagli possono essere leggermente modificate dal Direttore di Tiro, fermo restando l’impianto base del "Teatro".
I Direttori di Tiro hanno inoltre la possibilità di fornire, assieme ai tiratori, il loro suggerimenti ai Range Master e al General Manager of I.D.O.T. Team ITA al fine di apportare le necessarie modifiche a una tecnica che è pensata per essere in continuo aggiornamento, e che il creatore auspica possa riscuotere un buon successo.