Cinema: Mission Impossible 5, le pistole SIG Sauer padrone del set

Cinema: Mission Impossible 5
Un membro del Sindacato, a cavallo di una BMW S 1000 RR, punta contro Ethan una SIG-Sauer P226R

Il direttore della  CIA  Alan Hunley (Alec Baldwin) è deciso a chiudere la squadra IMF (Impossible Mission Force) non condividendone più le modalità operative. 

Ma Ethan Hunt (Tom Cruise), che da sempre ne è il simbolo e l’anima, non ci sta e continua in privato le indagini sul cosiddetto "Sindacato", un gruppo di agenti addestrati e pericolosi, per lo più dichiarati morti, e invece attivissimi in ogni settore del terrorismo contemporaneo. 

Non vi diciamo altro per, non rovinarvi il piacere, se ancora non lo avete fatto, di vedere il film uscito nelle sale cinematografiche di recente. Ma aggiungiamo qualche particolare che vi invoglierà alla visione se siete amanti del genere azione-spionaggio-thriller. 

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Ilsa Faust si serve della stessa arma silenziata in una delle scene finali del film
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Le splendide nere e lucenti BMW S 1000 RR impiegate nella scene di inseguimento sui tornanti appena fuori Casablanca
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Le splendide nere e lucenti BMW S 1000 RR impiegate nella scene di inseguimento sui tornanti appena fuori Casablanca

Come prevede la tradizione della saga iniziata nel 1996, anche nel quinto episodio,  Mission:  Impossible - Rogue Nation del 2015 abbondano sparatorie; inseguimenti mozzafiato; combattimenti corpo a corpo, con o senza armi bianche; scenari internazionali che vanno dalla Bielorussia, a Cuba, passando per il Marocco e Londra; un’affascinante agente del M16 britannico, Ilsa  Faust (Rebecca Ferguson), il tutto condito da quel pizzico di ironia che da sempre contraddistingue la serie. 

Grande abbondanza di veicoli a motore e di armi poi, come da tradizione del resto. 

Per i primi non si possono non notare le splendide nere e lucenti BMW S 1000 RR  impiegate nella scene di inseguimento sui tornanti appena fuori Casablanca; dotate di un motore 4 cilindri in linea da 999 cm³ in grado di erogare  circa 193 CV a 13.000 giri al minuto.

Non ce ne voglia la Triumph, che aveva fornito al nostro agente per Mission: Impossible 2 una altrettanto bella Speed Triple, ma qui siamo veramente su di un altro pianeta; per le seconde, le armi corte dominano, impiegate in molte più scene di fuoco, rispetto alle lunghe; ed è un duello tra SIG Sauer e Glock

Ma vediamo nel dettaglio come sono armati i buoni e i cattivi di Mission: Impossible  5, ce n’è veramente per tutti i gusti.

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L'ex agente dell'MI6 Solomon Lane, capo del Sindacato, con una Sig-Sauer P226R munita di silenziatore

Armi corte

Sia Ethan Hunt, sia Ilsa  Faust si affidano in quasi tutte gli scontri a fuoco ravvicinati  alle SIG Sauer P250 e SIG Sauer P226, anche se nel suo appartamento nascondiglio de L’Avana a Cuba, Tom Cruise tiene di scorta anche una classica M1911A1. 

La SIG Sauer P226 costituisce anche l’“arma di ordinanza” degli ex agenti affiliati al Sindacato. Sempre tra i cattivi, in questo caso i reparti operativi dell’esercito marocchino posti a presidio di un impianto nazionale strategico, spopola la Glock 17.  

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La carabina Colt M4A1 imbracciata dai membri della Special Activities Division della CIA nell’irruzione nel covo di Hunt a Cuba
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Uomini del Sindacato aprono il fuoco con degli AKS-74U

Armi lunghe

Gli uomini dello SCO19 (Specialist Crime and Operations Specialist Firearms Command), unità  armata di pronto intervento della polizia inglese, nelle scene che si svolgono a  Londra sono armati con pistole mitragliatrici  Heckler & Koch MP5, mentre gli affiliati al Sindacato imbracciano di norma dei AKS-74U

La carabina Colt M4A1 è invece usata dai membri della Special Activities Division della CIA nell’irruzione nel covo di Hunt a Cuba. Tra tutti un bel volume di fuoco.

Fucili camuffati e armi di fantasia

Qualche concessione alla fantasia in tema armiero la pellicola fa; del resto si sa, i film di spionaggio, e in qualche modo questo lo è per certi suoi aspetti, amano strabiliare il pubblico con una o più armi segrete camuffate da qualcos’altro. E di assemblaggi “impossibili”, vi assicuriamo, se ne vede più di uno durante quest’ultimo quinto episodio. Iniziamo con il tentativo di attentato al cancelliere austriaco all’Opera di Vienna: un cecchino del Sindacato riesce a far entrare in teatro un fucile di precisione camuffato da flauto

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Una delle diverse armi di fantasia che compaiono nel film: un fucile di precisione riassemblato dall’agente del M16 Ilsa Faust dietro le quinte dell’Opera di Vienna

Non è da meno Ilsa Faust, che nella stessa circostanza assembla, praticamente dal nulla, un’altrettanto micidiale fucile da tiratore, anche se a dire la verità non si capisce bene dove abbia trovato i pezzi; forse, sembra suggerirci il regista, in una finta valigetta di attrezzi lasciata precedentemente dietro le quinte o utilizzando dei tubi che ovviamente tubi non erano. Non finisce qui.

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Le pistole paralizzanti utilizzate a Londra da Ethan Hunt e dal suo collega William Brandt sono in realtà Walther SSP-E da tiro sportivo modificate per esigenze di copione

Le “pistole paralizzanti”, impugnate da Ethan Hunt  e dal suo collega William Brandt (Jeremy Renner) per immobilizzare il primo ministro britannico (Tom Hollander) sono delle Walther SSP-E da tiro sportivo modificate per esigenze di copione. Ne viene fuori una specie di via di mezzo tra le pistole ad impulsi elettrici, Taser, e le lancia siringhe di ambito veterinario. Nel film infatti i soggetti colpiti, non solo vengono solo paralizzati, ma si comportano come sotto effetto di qualche tipo di siero della verità.  Che dire di altro se non al solito… buona visione!

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