Coltelli dicembre 2016 -gennaio 2017: i contenuti del nuovo numero

Il nuovo numero di Coltelli dicembre 2016- gennaio 2017 è in edicola con numerosi reportage dalle mostre di coltellinai sia italiane sia internazionali. In copertina il bellissimo Galet del francese Charlie Bennica

Nell’ultimo numero del 2016 (e primo del 2017: è una piccola magia della vostra rivista di lame preferita) non ci siamo fatti mancare niente, in tema di coltelleria custom. Kansas City, Parigi, Bologna, Cerveteri: quattro mostre, di diverso peso ovviamente, ma altrettante occasioni per mettersi sotto i riflettori per gli artigiani. E, con orgoglio, possiamo notare che quelli italiani sanno primeggiare: si va dal premio attribuito a Riccardo Mainolfi all’Icce di Kansas City (dove Abs e Knifemaker Guild hanno unito le loro forze) alla nutrita e di alto livello presenza italiana a Ficx-Paris. Colpisce inoltre l’alto livello raggiunto anche dagli espositori presenti nelle mostre più locali, dove hanno accesso sia gli artigiani più esperti sia quelli alle prime armi. Ampio spazio al Culter Expo di Novegro, che fa un po' da cerniera tra i due mondi della coltelleria: oltre a ospitare i coltellinai, accoglie anche le coltellerie che hanno modo di esporre le ultime novità proposte dalle aziende costruttrici.

Buona lettura dallo staff di Coltelli!

James Neilson, lame dalla Pennsylvania

James Neilson knife
Uno dei coltelli creati dal knifemaker della Pennsylvania, James Neilson, il Tilly

Il coltellinaio James Neilson, americano della Pennsylvania, è membro dell’American blade society (Abs), associazione che nel 2016 ha compiuto i suoi 40 anni di vita, ed è uno dei protagonisti di una trasmissione tv statunitense dedicata ai coltelli. Le sue realizzazioni con il damasco sono di rara bellezza.

Parigi è sempre Parigi

tre coltelli chiudibili Samurai di Daniel Cattaneo
Il coltello chiudibile Samurai esposto da Daniel Cattaneo al Ficx di Parigi

Quest'anno gli organizzatori del Forum international du couteau contemporain (Ficx) si è svolto in una nuova sede, ricca di fascino: i tavoli degli espositori, infatti, sono stati ospitati dal Carreau du Temple, mercato coperto parigino completamente ristrutturato di recente dell’Haut-Marais. La struttura in vetro, metallo e legno, ampia e resa luminosa dalle numerose vetrate, si è rivelata perfetta per ospitare i 72 espositori, provenienti da tutto il mondo.