
Francesco Pusterla è uno di quei ragazzi a cui non si può rifiutare un invito, un giovane appassionato di caccia e di cinofilia che lascia ben sperare per il futuro di queste nobili arti troppo spesso impropriamente presentate e rappresentate. Al nostro arrivo in Val Borbera alla fine di novembre una nebbia densa ci avvolge all'imbrunire mentre alla luce del camino acceso facciamo i preparativi per l'indomani a caccia. Saranno giornate dedicate ai cani da ferma e alla ricerca delle beccacce ma Francesco ci assicura che in ogni caso sulle colline delle sue riserve qualche fagiano o pernice rossa comunque avremo buone possibilità di incontrarli. Ci troviamo in un territorio costituito da colline boscose piuttosto aspre, interrotte da prati e pascoli. Le temperature si fanno piuttosto rigide durante la notte scendendo di alcuni gradi sotto lo zero termico, mentre nelle ore centrali del giorno il clima si fa gradevole e rende meno faticose le ricerche per noi e soprattutto per i cani. Mettiamo in campo i miei setter inglesi e i cani che Francesco alleva e addestra, Épagneul Breton e Pointer inglesi. Alternando le diverse razze abbiamo modo di vedere all'opera vari standard di lavoro apprezzandone le differenze.
Ho portato con me varie tipologie di cartucce Baschieri & Pellagri, alcune ormai note e consolidate come la Mygra beccaccia e le Privilege, altre nuove ma sempre più convincenti, come le One Steel calibro 12 e calibro 20. Cacciamo con due fucili sovrapposti differenti di calibro io e Francesco; un Benelli 828 U Beccaccia lui calibro 12 e un F.A.I.R. Classic Deluxe calibro 20 io. Come faccio spesso decido di consegnare anche a Francesco le cartucce Baschieri perchè possa provarle e dare poi un suo parere sulle prestazioni.
La giornata inizia nel bosco e dopo ore di ricerche si dimostra avara di occasioni negli ambienti più fitti e vocati alla beccaccia. I cani segnalano alcune zone di pascolo dove qualche selvatico in transito si è soffermato prima dell'arrivo del gelo notturno ma riusciamo a vedere soltanto una beccaccia molto elusiva che si invola due volte distante dalla ferma dei cani senza darci la possibilità di concludere l'azione. Evidentemente il ghiaccio sopraggiunto nella notte ha contribuito in maniera decisiva e negativa allo spostamento delle beccacce che Francesco aveva visto nelle giornate precedenti. Non ci perdiamo d'animo e confidando nella presenza di qualche animale stanziale iniziamo ad esplorare anche le zone aperte e i prati vicini ai boschi. Le occasioni non tardano ad arrivare perchè i cani riescono ad intercettare sulla sommità di una collina e ai bordi di alcuni fossati, delle pernici rosse e dei fagiani. Si alternano precise le nostre fucilate con abbattimenti sicuri e puntuali recuperi dei cani. Al termine della nostra trasferta possiamo ritenerci soddisfatti soprattutto per il lavoro svolto dai cani ma anche per la bellezza di un carniere misto non scontato in questi territori che poco regalano al cacciatore che non sia disposto a lunghe e faticose marce.
Cartucce Baschieri & Pellagri Privilege e One Steel

Questo viaggio è stata l'occasione per ricevere conferme positive sulle cartucce Baschieri che stiamo utilizzando durante la stagione. La gamma Privilege sia nel calibro 12 che nel calibro 20 ha dimostrato di essere una garanzia di costanza nel rendimento, perché la stessa cartuccia con cui mi era capitato di cacciare colombacci e fagiani all'inizio dell'autunno con temperature piuttosto miti ha fatto apprezzare abbattimenti sicuri a medie e lunghe distanze anche sui fagiani e le pernici rosse che abbiamo incontrato nelle campagne coperte di ghiaccio con una temperatura di - 4 gradi centigradi. Queste cartucce caricate con bossolo Gordon e con borra biodegradabile Green core mantengono un'alta velocità residua che si traduce con forte potere di impatto sui selvatici garantendo abbattimenti immediati e sicuri. Disponibile con caricamenti da 30, 32 e 34 grammi di pallini in piombo e dosi da 28 e 32 grammi di pallini in acciaio la linea Privilege risponde alle esigenze dei cacciatori impegnati nei diversi ambienti sia della caccia vagante alla selvaggina stanziale, sia alla selvaggina migratoria di media mole come anatre e acquatici in genere. Anche le numerazioni di pallini disponibili dal numero 6 al numero 3 suggeriscono un impiego come specificato dal nome su selvaggina di pregio.
La gamma One Steel è arrivata nel 2024 per permettere ai cacciatori di poter utilizzare nelle zone interdette al piombo una cartuccia dalle prestazioni elevate, con un buon rapporto qualità prezzo e disponibili in varie numerazioni di pallini per un impiego più generico, sia con fucili dalle canne stell sia con fucili normali e non gigliati. Sono cinque le diverse soluzioni della gamma, ma nel nostro caso Francesco ha utilizzato la cartuccia con grammatura da 28 grammi e pallini numero 7. Le numerazioni disponibili vanno comunque dal 9,5 al 5 e suggeriscono un largo utilizzo su selvaggina di piccola e media grandezza. Durante le nostre giornate di caccia abbiamo visto i risultati positivi nella caccia con i cani da ferma sia sui fagiani, sia sulle pernici rosse con distanze di ingaggio e situazioni climatiche anche molto differenti, dove la cartucce si sono distinte non solo per la balistica terminale, quindi il potere di arresto e la capacità di abbattimento, ma come ci ha fatto notare Francesco, anche per la morbidezza alla spalla e la stabilità al momento dello sparo, importante per i cacciatori che impiegano nella caccia vagante fucili leggeri e canne dalle lunghezze ridotte.