Selecontrollore: chi è, cosa fa

Caccia di selezione e selcontrollore
La caccia di selezione non è rivolta solo ed esclusivamente a soggetti malati o anziani. In molti casi, sono soggetti giovani ed in salute ad essere abbattuti dopo un monitoraggio demografico da parte delle autorità, con l'aiuto del selecontrollore
Caccia di selezione e selecontrollore
Il daino è una delle specie selvatiche oggetto della caccia di selezione: il suo controllo demografico è particolarmente importante in alcune aree geografiche d'Italia
Caccia di selezione e selecontrollore
Il cinghiale è la specie selvatica che sta dimostrando una notevole capacità riproduttiva, che genera pesanti conseguenze sull'equilibrio dell'ecosistema

La caccia di selezione sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese. Il fenomeno dell’antropizzazione del territorio (ma non solo) sta lentamente modificando l’ecosistema con conseguenti squilibri demografici alla fauna selvatica, che può essere controllata e protetta  solo con la caccia di selezione.

Colui il quale è preposto a concretizzarla è il selecontrollore, un cacciatore con specifiche qualifiche e titoli che gli consentono di praticare questa particolare e utile attività venatoria.

Per diventare selecontrollori occorre innanzitutto partecipare ad un corso specifico, durante il quale vengono insegnati sia i fondamentali sulle specie animali (generalmente ungulati) oggetto della caccia di selezione, sia le modalità per lo svolgimento della stessa. Alla fine del corso, l’aspirante selecontrollore dovrà sostenere un esame per ottenere l’abilitazione all’esercizio della caccia di selezione.

Vediamo nello specifico di chiarire il più possibile questo particolare cacciatore. Il selecontrollore ha in sostanza il compito di abbattere una determinata specie selvatica che è stata precedentemente monitorata in un’area geografica stabilita, nella quale potrebbero sorgere scompensi demografici a causa dell’eccessivo aumento demografico a scapito di altre specie animali. Il selecontrollore, generalmente, “lavora” grazie alla concessione di speciali licenze durante il periodo di divieto di caccia e in zone protette.

L’attività di questo “speciale” cacciatore è gestita sotto la diretta responsabilità degli Agenti Venatori Provinciali, circoscritta e disciplinata da un rigoroso protocollo che ne regolamenta ogni attività.

La figura del selecontrollore (così come la conosciamo oggi) nasce in Lombardia nel 2002 in seguito all’emendamento dell’art.41 della legge regionale sulla caccia 26/93, il quale aggiunse ai soggetti coadiutori nel controllo numerico della fauna invadente, una nuova figura: quella degli “operatori espressamente autorizzati dalle province, selezionati attraverso specifici corsi di preparazione alla gestione faunistica”. Ogni selecontrollore, per collaborare con gli Agenti Venatori, deve essere iscritto all’Albo provinciale dei selecontrollori, provenire dalle fila dei cacciatori esperti di ungulato e risiedere perlopiù nei territori limitrofi alla zona che si vuole coprire”.

Il termine “selecontrollore” è lentamente entrato a far parte del vocabolario del cacciatore moderno, il quale si sta sempre più dimostrando sensibile alla salvaguardia dell’ecosistema. Nelle varie provincie d’Italia, ogni anno vengono organizzati corsi abilitanti alla caccia di selezione, ai quali partecipano molti cacciatori interessati a dare una mano alle autorità sanitarie locali, prestando non solo le loro capacità di cacciatori, ma anche le loro conoscenze sulla flora e la fauna del territorio. Un contributo molto prezioso che aumenta sensibilmente la buona riuscita della caccia di selezione, che lo scopo (lo ripetiamo) di mantenere l’equilibrio nell’ecosistema.

Bushnell Fusion One Mile
Il nuovo bino-telemetro Fusion 1600 della Bushnell: notevole trasmissione della luce grazie ai trattamenti Bak-4 e PC3: il selecontrollore può avvalersi di strumenti ottici con i quali rendere più efficace l'abbattimento del selvatico
Leica Serie Magnus
Posizionato sopra, il nuovo cannocchiale da caccia Leica serie Magnus 2.4-16x56 adatto alla cerca, al tiro lungo e al crepuscolo. Posizionato in basso, il nuovo cannocchiale da caccia Leica serie Magnus 1-6.3x24 progettato per la battuta con campo visivo di oltre 43 metri
Zeiss Victory HT
Le speciali lenti Schott HT del cannocchiale Zeiss Victory HT 1.1-4x24, realizzate tramite una tecnica innovativa di taglio dei vetri, garantiscono un livello di trasmissione luminosa che raggiunge il 95%, 2-3% più elevato di quello dei principali concorrenti
Browning Maral
Vista laterale destra della carabina Browning Maral: progettata perla caccia in montagna, la neonata di Casa Browning è una valida alternativa per la caccia di selezione
Geco Plus30.06
La versione .30-06 della linea Geco Plus, progettata per la caccia al cinghiale

La caccia di selezione ed il selecontrollore sono stati riconosciuti grazie all’articolo 17 della legge nazionale sulla caccia (n. 157/92), dove è previsto che i termini di caccia possano essere modificati solo nel caso di alcune specie e in relazione a condizioni ambientali particolari, che differiscono di regione in regione. Ogni Regione, in collaborazione con l’Istituto nazionale per la fauna selvatica, autorizza il piano faunistico venatorio da applicare in una determinata area geografica, nella quale si sono registrati scompensi demografici in una specie selvatica.

Fra le mansioni principali del selecontrollore spicca quella di coadiuvare gli Agenti Venatori provinciali in tutti gli interventi di controllo (principalmente numerico) di quelle specie animali, che per eccessiva protezione o per ottimale insediamento nel territorio vengono considerate invadenti. Uno degli animali che sempre più spesso sta diventando “protagonista” (suo malgrado) della caccia di selezione è il cinghiale. Questo selvatico sta dimostrando da molti anni una capacità riproduttiva straordinaria, la quale però crea spesso problemi sia alla specie stessa, sia all’agricoltura. Molti cinghiali si avvicinano ai terreni coltivati procurando non pochi danni ai contadini e alla produzione agricola in generale, ma sorpattutto "dilapidano" molte risorse naturali che diventano insufficienti per il mantenimento della specie stessa.

RWS Evolution Green
Le nuove cartucce RWS Evolution Green in calibro .30-06: praticare la caccia di selezione utilizzando cartucce "ecologiche" potrebbe dare un ulteriore contributo alla salvaguardia dell'ecosistema

Il selecontrollore dunque è un cacciatore esperto nel prelievo selettivo dell’ungulato ed ha la possibilità di esercitare tale attività anche durante periodi e ore nelle quali la caccia è vietata. La caccia di selezione ed il selecontrollore vengono costantemente monitorati dagli Agenti Venatori Provinciali, per garantire il pieno rispetto del protocollo che regolamenta l’attività di questi cacciatori speciali.

Il selecontrollore, una volta iscritto all’albo previo il superamento del corso abilitante, diventa parte integrante di un preciso piano faunistico con il quale si vuole mantenere (e in alcuni casi ricreare) un perfetto equilibrio naturale nella fauna selvatica.

Consigliamo ai cacciatori interessati a questo argomento di mettersi in contatto con le varie associazioni venatorie operanti a livello regionale. I corsi generalmente vengono pubblicizzati con un certo anticipo, quindi occorre fare delle brevi ricerche sulla rete per trovare molte informazioni e contatti ai quali chiedere maggiori chiarimenti.

Con questo breve articolo, ci auguriamo di aver dato un contribuito alla diffusione di informazioni sulla figura del selecontrollore, uno speciale cacciatore al quale sta a cuore preservare l’ecosistema. Invitiamo comunque i nostri lettori ad informarsi presso le sedi opportune per avere maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione al corso di selecontrollore, qualora fossero intenzionati a diventarlo.