Referendum costituzionale: Il C.P.A plaude il voto dei cacciatori

Il presidente nazionale del C.P.A Alessandro Fiumani, in un video messaggio aveva esposto chiaramente le possibili conseguenze della vittoria del Si in occasione del referendum costituzionale tenutosi domenica 4 Dicembre. 

L’articolo 75 della costituzione relativo ai referendum infatti avrebbe subìto un netta modifica sulle percentuali di partecipazione e di conseguenza sull’approvazione delle proposte di legge con un numero di votanti ai referendum  molto ridotto rispetto alle attuali disposizioni. Una proposta di legge che ora vede la sua approvazione con la percentuale del 50% più uno degli aventi diritto, sarebbe stata approvata in caso di vittoria del Si con una percentuale basata invece sul numero degli elettori votanti alla camera nelle precedenti elezioni, riducendo così la percentuale necessaria all’approvazione della legge intorno al 37,56%.

Alessandro Fiumani
Alessandro Fiumani Presidente Nazionale dell'Associazione Caccia Pesca e Ambiente

Il rischio per i cacciatori continua il presidente Fiumani era quello di vedere indetto un referendum con la raccolta di sole 800 000 firme e l’approvazione della proposta con il 37,56 %. Stando ai conteggi svolti dalla segreteria dell’associazione CPA il pericolo che il fronte dei contrari alla caccia avrebbe potuto raggiungere i numeri necessari ai propri intenti era reale e concretamente fatale per la sopravvivenza dell'attività venatoria. 

L’appello del presidente Fiumani è stato accolto e condiviso nelle pagine social da moltissimi cacciatori e il risultato del referendum costituzionale che ha visto una schiacciante vittoria del No ha sicuramente contato il voto di molti di loro preoccupati per le sorti della propria passione.

Conclude il presidente Alessandro Fiumani: “Il CPA è e rimane un’associazione venatoria però siamo disponibili  a confrontarci con qualsiasi forza politica abbia in animo il miglioramento della caccia, sempre secondo le nostre idee, come in occasione del referendum non era possibile restare neutrali o indecisi, non abbiamo fatto calcoli sulla convenienza, se ora sul carro dei vincitori vogliono salire altri a noi non interessa,  il CPA è sempre dalla parte della caccia e i cacciatori se ne rendono conto”.