Peste suina africana: il protocollo  tra Stato e regioni

La Conferenza Stato – regioni:  di cosa si tratta ?

Quando si parla di caccia, di gestione del patrimonio faunistico venatorio, spesso e volentieri sentiamo nominale la famigerata Conferenza Stato – regioni. Di cosa si tratta ?

La Conferenza Stato – regioni permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano opera nell’ambito della comunità nazionale per favorire la cooperazione tra l’attività dello Stato e quella delle regioni e le province autonome: può essere definita come la “sede privilegiata” della negoziazione politica tra le Amministrazioni centrali ed il sistema delle autonomie regionali. In particolare, la Conferenza Stato – regioni:

  • È la sede dove il governo acquisisce l’avviso delle regioni sui più importanti atti amministrativi e normativi di interesse regionale;
  • Persegue l’obiettivo di realizzare la leale collaborazione tra amministrazione centrale e regionali;
  • Si riunisce in un apposita comunitaria per la trattazione di tutti gli aspetti della politica comunitaria che sono anche di interesse regionale e provinciale;

Peste suina africana: che cos’è?

Veniamo ora ad un punto fondamentale del nostro articolo. Abbiamo spesso sentito parlare del problema della peste suina africana senza sapere, nello specifico, di cosa si tratti precisamente.

La peste suina africana (PSA) è una malattia virale che colpisce suini e cinghiali. È molto contagiosa per gli animali, che nella maggior parte dei casi muoiono una volta contratta la patologia. Non è invece trasmissibile all’uomo.

Nel 2014 è esplosa una grave e pesante epidemia di peste suina africana in alcuni paesi dell’est Europa, e da quel momento la malattia si è diffusa in alcuni Stati membri, come Belgio e Germania. In ambito internazionale la problematica si è presentata in Cina, in india, Filippine ed in diverse aree del sud est asiatico, raggiungendo addirittura l’Oceania, in particolare la Papua nuova Guinea.

Dal 2020 l’Italia, sulla base dei protocolli raggiunti a livello internazionale ed europeo volti alla gestione ed eradicazione della malattia, ha elaborato un piano di Sorveglianza nazionale. Il piano viene annualmente presentato alla Commissione europea per l’approvazione ed il finanziamento.

Il protocollo della Commissione Stato – regioni

La peste suina è una malattia che rischia di avere pesantissime ripercussioni sul comparto agricolo, dato che, come abbiamo già anticipato, gli animali una volta infettati, nella maggior parte dei casi muoiono. L’altro rischio, seppur meno probabile ma comunque possibile, è quello di una modificazione del virus della peste suina. Una variante (termine oggi ormai tristemente noto) rischierebbe di rendere vani gli interventi di gestione  e controllo portati avanti fino ad ora.

Nella Conferenza Stato – regioni è stato quindi siglato un documento di intesa in cui si stabiliscono le “indicazioni operative in materia di rafforzamento della sorveglianza  e riduzione del rischio per talune malattie animali”

Uno dei punti più interessanti del protocollo è quello ove viene a sottolinearsi il ruolo fondamentale della figura del cacciatore in termini di sorveglianza e segnalazione di possibili casi, oltre all’azione di riduzione della popolazione di cinghiali ove necessario.

Siti di riferimento

Sito della Conferenza Stato – regioni

https://www.statoregioni.it/it/